[1] |
L'astio che amministra Cefalù [2]23 Aprile 2016, 12:56 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Diceva un grande filosofo che “chi insegna che non la ragione, ma l’amore sentimentale deve governare, apre la strada a coloro che governano con l’odio”. Credo proprio che a Cefalù sia accaduto questo. Di prove ne abbiamo avute tante e fra tutte spicca la frequenza, con la quale sono additati come colpevoli o responsabili dell'attuale situazione del paese coloro che l'hanno amministrato nel passato. Tale frequenza ha generato e genera un clima d'odio, che in molti casi determina scelte amministrative non dettate da motivazioni obiettive.
Ciò non toglie che gli amministratori del passato abbiano commesso errori, ma certamente questo dato obiettivo non può essere utilizzato per nascondere le responsabilità e gli errori degli amministratori attuali. Invece, accade proprio questo!
Prendo ad esempio due casi, che ho già trattato in diverse occasioni. Su questo blog è rimasta la presenza di almeno due di tali miei interventi: https://www.qualecefalu.it/node/18848 [5]; https://www.qualecefalu.it/node/18723 [6].
Il primo esempio è quello dell'albergo del Lungomare, l'altro quello del previsto supermercato MD a Santa Lucia. Guardiamoli alla luce dei recenti fatti.
Nel caso dell'albergo vi è da sottolineare che dopo una lunga diatriba fra l'Amministrazione, che ne aveva bloccato i lavori, e la Società proprietaria, il TAR, al quale questa si era rivolta, ha sancito con propria sentenza il suo diritto a completare i lavori. Non ha stabilito, però, che le dovesse essere riconosciuto il ristoro dei danni subiti, quantificati dalla stessa società ricorrente in ben cinque milioni di euro. Per tale mancato riconoscimento essa ha presentato ricorso al CGA.
Forse a causa di questo ricorso l'Amministrazione non è stata sollecita nel dare esecuzione alla sentenza del TAR. Anzi, la stessa Giunta municipale aveva approvato una propria deliberazione, con la quale negava o ritardava la concessione del permesso di costruire. Appena sette giorni dopo, però, il permesso veniva concesso. Che cosa era cambiato in quei sette giorni? Dall'esame delle “carte” risulta soltanto una cessione di quote di uno dei soci e le sue dimissioni dalla carica di amministratore.
In seguito a tutto ciò, fu affidata l'esecuzione dei lavori a un'impresa di Termini Imerese, la Futura 2000, specializzata nelle pulizie di uffici pubblici e privati, sebbene uno dei soci sia titolare di una stimata impresa di costruzione.
Sorge spontaneo il sospetto che fosse proprio il nome di uno dei soci a rappresentare il solo impedimento al rilascio del permesso di ultimare i lavori, visto che essi sono proseguiti subito dopo la nascita dei suoi rapporti all'interno della Società.
Il sospetto, tra l'altro, si ripete nel caso della licenza rilasciata dal SUAP per la costruzione del supermercato MD a Santa Lucia, prima concessa, dopo conferenze di servizi, sottoscrizione di impegni e pagamento degli oneri concessori, ma poi revocata con determinazione del Responsabile del Settore Edilizia Privata, architetto Simone Di Trapani. Qui può leggersi il testo della determinazione ( ANNULLAMENTO CE SANTALUCIA.pdf [7] ) . Anche in questo caso torna il nome dello stesso socio! Ma anche la considerazione che il dirigente in questione ha partecipato alle due conferenze di servizi, che hanno preceduto la concessione del SUAP!
Personalmente non so che pensare. Questo “solito socio” è amico della senatrice Vicari, il capro espiatorio preferito da questa Amministrazione, ma non credo che questo basti per renderlo inviso fino al punto da impedirgli d'investire a Cefalù. A meno che non si ritenga che in nome di questa sua amicizia egli non abbia ottenuto favoritismi e la possibilità di procacciarsi vantaggi illegalmente. Se così fosse, credo che l'Amministrazione – e il suo Sindaco in primis – avrebbe l'obbligo di denunciare il fatto alle Autorità Giudiziarie. Ove, nel caso di fondatezza dei suoi sospetti, non facesse questo, commetterebbe quantomeno il reato di omissione; nel caso, invece, che tali sospetti non fossero fondati, essa si troverebbe a svolgere una vera e propria attività persecutoria contro un uomo colpevole soltanto di essere amico di...
Nell'uno e nell'altro caso, non mi sembra che tutto ciò rappresenti un modo corretto di amministrare. Forse è soltanto un modo di governare con l'odio, come diceva il filosofo. Un odio, le cui conseguenze ricadono sulla nostra economia e sui giovani, che per lavorare sono costretti a emigrare. Sicuramente saranno costretti a emigrare i trenta giovani, che proprio in MD avrebbero trovato un'occasione di lavoro.
Complimenti!