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Un'Amministrazione dannosa e nemica dei suoi cittadini [2]9 Luglio 2016, 11:29 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Forse non possiamo più rimandare neanche di un mese un'azione clamorosa in grado di liberare Cefalù da questa nefasta Amministrazione e dal Sindaco, che ne è a capo.
Le ragioni di tale impellente necessità sono tante. Una è la pessima abitudine di scaricare sul passato le responsabilità dei problemi del presente, che invece sono responsabilità del presente, perché non li si è affrontati con sufficienti competenza e saggezza; l'altra è il richiamo al futuro, inventato o sognato, ma la cui attesa non è giustificata dal presente. Credo che valga in gran parte la frase di Napoleone Bonaparte: “Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.” Comunque, può giudicare il lettore attento. Sicuramente gli verrà in aiuto conoscere la “terribile” storia del supermercato MD a Santa Lucia. Una storia che proprio il 6 luglio scorso ha avuto una conclusione quasi definitiva con una sentenza del CGA. Una storia, in cui si sarebbe dovuto mostrare saggezza, che invece è stata mortificata dai sogni.
Alla fine di questo intervento sono riportati tutti i link riguardanti la cronaca della vicenda dell'autorizzazione a costruire, prima concessa e poi annullata in autotutela. Nei precedenti interventi avevo lasciato intravvedere che il dubbio dell'accanimento contrario di questa Amministrazione probabilmente derivava da un astio personale contro chi aveva goduto dell'amicizia di un passato, sul quale si scaricavano più colpe di quelle che Cicerone scaricò su Verre.
Si dà il caso che prima il TAR e oggi il CGA con propria ordinanza abbiano sospeso la decisione dell'Amministrazione. Prima lo aveva fatto il TAR, che aveva fissato a dicembre prossimo l'udienza per entrare nel merito e che, riconoscendo il fumus boni iuris, aveva sospeso gli effetti dell'annullamento deciso in autotutela; poi l'ha fatto il CGA decidendo, con propria ordinanza, il rigetto del ricorso presentato dall'Amministrazione contro la sospensiva del TAR.
Ecco una motivazione dei Giudici: “Considerato che, anche ove dovesse confermarsi l’esistenza del vizio individuato dal Comune nella mancata stipula della convenzione prescritta dalle N.T.A., non per questo s’imporrebbe ineluttabilmente l’annullamento della concessione già assentita, non apparendo possibile –almeno prima facie- escludere la possibilità di una sanatoria del relativo vizio attraverso una convenzione postuma”. Una motivazione ritenuta da essi più che sufficiente per emettere la seguente decisione: “Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in via giurisdizionale, respinge l'appello”.
Sorgono spontanee alcune domande. Chi consiglia l'Amministrazione e il suo Sindaco su simili questioni di diritto amministrativo? Possibile che dei quattro Assessori componenti della Giunta, che ha votato la deliberazione d'incarico, nessuno abbia sollevato almeno qualche perplessità? Possibile che l'avvocato, che ha ricevuto l'incarico, non abbia sentito il dovere di rifiutarlo per la deontologia professionale, che impone di non proporre azioni palesemente infondate, perché simbolo della pseudo dottrina giuridica, che in questi quattro anni l'Amministrazione propina, segnatamente nelle vicende riguardanti MD e l'albergo ex CFC del Lungomare?
Tutto ciò sarebbe farsesco, se non fosse drammatico. Drammatico perché ha sicuramente un costo per gli ignari cittadini e perché funge da freno o rallentamento alle attività imprenditoriali, che in un clima di rispetto delle norme vigenti e non delle arzigogolate interpretazioni dell'Amministrazione e dei suoi esperti consiglieri, creerebbe occasioni di sviluppo socioeconomico e posti di lavoro. E Dio sa quanto ne ha bisogno questo Paese languente!
Se i cittadini erano ignari, non lo erano o non dovevano esserlo i consiglieri comunali. Essi avevano il dovere di aprire un dibattito in Consiglio, per rendere edotti i cittadini e per tentare di fermare un simile modo di decidere sul futuro della Città. Un modo che i Giudici del TAR e quelli del CGA hanno più volte stigmatizzato e del quale, nonostante le esperienze giudiziarie, l'Amministrazione non mostra vergogna né pentimento.
O [5]rdinanza cga.pdf [6]
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