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È di 2.955,47 euro il debito giornaliero che, a partire dal 17 giugno 2016, il Comune dovrà pagare a Sorgenti Presidiana [2]3 Gennaio 2017, 21:51 - Saro Di Paola [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Come tutti sappiamo, lo scorso 17 giugno, mentre le fiamme devastavano il territorio di Cefalù, il Sindaco Lapunzina, con l’ordinanza n° 50, ha “vietato temporaneamente e fino a nuova disposizione l’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto di Cefalù, per il consumo umano e la preparazione degli alimenti” perché, al fine di “fronteggiare l’emergenza incendio aveva provveduto ad aprire il bypasse mettendo in circolo acqua grezza”.
Dal 17 giugno 2016 al 2 gennaio 2017 sono trascorsi 200 giorni durante i quali Sorgenti Presidiana ha immesso in rete una media di 6.500 mc al giorno per complessivi
200 x 6.500=1.300.000 metri cubi.
Il che, essendo 0,4547457 il costo unitario della potabilizzazione, significa che, sino al 2 gennaio a Sorgenti Presidiana dovranno essere corrisposti
1.300.000x0,4547457= 591.169,41 euro
Circa 600.000,00 euro, che, essendo vigente l’ordinanza n° 50 del Sindaco Lapunzia, nessun gestore del SII, a prescindere da chi sia stato e sia, potrà fare pagare agli utenti.
Chi pagherà, allora quei 600.000,00 euro circa e i 6.500x0,4547457= 2.955,47 euro al giorno, che a quei 600.000,00 si sommeranno sino a quando il Sindaco non avrà revocato l’ordinanza contingile ed urgente del 17 giugno?
Li pagherà il Comune, che resta, sempre e comunque, legato al gestore del potabilizzatore dalle obbligazioni assunte nel contratto di projet financing, in base al quale è stato realizzato l’impianto di potabilizzazione.
L’ho già scritto lo scorso 20 giugno nel post (http://www.qualecefalu.it/node/19430 [5]).
Eppure, nel Palazzo di Città, nessuno l’ha capito.
Né il Sindaco, né i suoi Assessori, né i Consiglieri che appoggiano la sua Amministrazione, né quelli dell’opposizione e neanche il Capo della burocrazia comunale.
A proposito, la burocrazia comunale di Cefalù ha un Capo?
Saro Di Paola, 3 gennaio 2017