[1] |
La strada ferrata, che andrà dismessa, e le piste ciclabili [2]16 Maggio 2017, 19:46 - Saro Di Paola [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Giosafat Barbaccia, commentando il mio post di ieri sulla, oramai, prossima soppressione di tre passaggi a livello, in territorio di Cefalù (http://www.qualecefalu.it/node/20748 [5]) ha scritto:
“ Speriamo inaugurino presto il nuovo tracciato e che si sfrutti a dovere lo spazio ceduto da quello vecchio. Per esempio si potrebbe allargare viale del Mediterraneo (la strada dell'ogliastrillo) adeguando a "standard umani" anche la pista ciclabile, e perché no prolungare la strada fino a capo plaia e alle salinelle così da dare un'alternativa viaria alla SS113.“
Gli ho replicato così:
“Sulla speranza "che si sfrutti a dovere lo spazio ceduto dal vecchio tracciato" non si può non essere d'accordo.
Così come, non si può non essere d'accordo sull'esempio che è stato fatto per lo sfruttamento del primo "spazio" che verrà "ceduto": il tratto di tracciato tra Ogliastrillo e Capo Plaia. Compreso "l'adeguamento a standard umani" della pista ciclabile esistente lungo una parte della via del Mediterraneo, che pista ciclabile non è e non è mai stata.”
Al solo fine di fare comprendere le ragioni del commento di Barbaccia e quelle della mia replica, a quanti, e sono certamente i più, non sanno, neanche, dell’esistenza di quella “pista”, pubblico le foto, che, giusto ieri, quando sono andato da quelle parti, avevo scattato per serbarne memoria della sua esistenza e delle sue condizioni.
L'inizio della "pista" dal lato di Capo Plaia:
L'imbocco della "pista" dal lato di Mazzaforno:
Alcuni tratti tra le estremità della "pista":
Sono foto che parlano da sole.
Dicono che le piste ciclabili, che, certamente, dovranno essere realizzate in alcuni tratti della strada ferrata che andrà dismessa, oltre ad avere una larghezza che le renda percorribili a doppio senso, devono collegare punti del territorio, che siano d’interesse per i potenziali utenti.
Al riguardo, mi capita, di sovente, che camperisti muniti di biciclette mi chiedano se, per raggiungere il centro dall’Ogliastrillo, ve ne sia una, che eviti loro i pericoli della strada statale.
Piste ciclabili con le caratteristiche di quella del Viale del Mediterraneo, che è la sola che esiste in tutto il territorio comunale, sono inutili.
Non servono.
E, proprio perché non servono, sarebbero destinate a fare la sua stessa fine.
Senza che, su di esse, siano mai transitate e transitino ruote di biciclette.
Come, con tutta probabilità, non transitano e non sono, mai, transitate su quella.
Neanche, per il diletto dei bambini delle tantissime prime e seconde case di Mazzaforno e Settefrati.
Saro Di Paola, 16 maggio 2017