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PORTO: le tre banchine da collaudare, viste da sotto [2]13 Giugno 2017, 23:48 - Saro Di Paola [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Come ho scritto nel mio ultimo post sul porto (http://www.qualecefalu.it/node/20868 [5]), il buon esito dei lavori, già appaltati, di demolizione e rifacimento delle due banchine collassate è legato al buon esito delle prove di carico sulle tre banchine, che, giocoforza, dovranno essere attraversate dai mezzi pesanti necessari per l’esecuzione dei lavori medesimi.
Oggi, al fine di rendermi conto dello stato di conservazione delle tre banchine, sono sceso in acqua per ispezionarle da sotto.
L’ispezione, ovviamente soltanto ottica, mi ha consentito di accertarne lo stato di conservazione, che, per le prime due è ottimale.
Infatti, le otto travi precompresse, che costituiscono la struttura portante di entrambe, non hanno alcun segno di deterioramento.
Si conservano talmente bene da sembrare che siano state messe in opera da pochissimo tempo e non da circa quaranta anni.
Perciò, a mio giudizio, le prove di carico, che saranno eseguite nei prossimi giorni, dovrebbero certificare la idoneità statica delle stesse alle sollecitazioni, cui saranno sottoposte dai mezzi pesanti che le attraverseranno.
Le travi della terza banchina evidenziano, invece, condizioni di degrado, piuttosto avanzato.
Perciò, a mio giudizio, è piuttosto probabile che le prove di carico su tale banchina non ne certifichino l’idoneità statica.
Tale banchina, peraltro, è quella che sarà sottoposta a sollecitazioni maggiori rispetto a quelle cui saranno sottoposte le prime due.
Infatti, su di essa, per tutta la durata dei lavori di demolizione e rifacimento della prima delle due banchine collassate, dovranno stazionare ed operare i mezzi pesanti.
Se le risultanze delle prove di carico su di essa dovessero essere quelle che io temo saranno, prima di iniziare i lavori appaltati dovrà, necessariamente, procedersi alla sua demolizione e ricostruzione.
Intanto, da sotto, le condizioni della prima delle due banchine collassate appaiono così:
Saro Di Paola, 13 giugno 2017