[1] |
I bagnanti selvaggi, il cefaludese virtuoso e le 5 vele [2]17 Giugno 2017, 08:59 - Saro Di Paola [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Il tratto di costa compreso tra le ultime due scale del lungomare è una distesa di “cuticchiuna ri mari”, che non è fruibile come spiaggia e sulla quale è difficoltoso, persino, camminare con le scarpe ai piedi.
È così da tre stagioni.
Il lido elioterapico con gli ombrelloni, che, per almeno trenta anni, gli hotel Santa Lucia e Le Sabbie d’oro avevano impiantato proprio là, è stato spostato più avanti e quel tratto di spiaggia, prima accudito dagli addetti al lido, da tre stagioni è abbandonato a sé stesso.
Anzi no.
Quel tratto di costa è accudito da un nostro concittadino, che si fa carico della sua pulizia.
Tutte le mattine.
Con sistematica puntualità.
Quel cefaludese virtuoso, fa lo spazzino, per rimediare alla inciviltà degli altri.
Raccoglie di tutto.
Buste, bottiglie, oggetti in plastica e quanto di altro e di altra natura il mare vi deposita.
Bottiglie in vetro, cocci di vetro, lattine per bibite, cartoni per pizze e quanto di altro e di altra natura viene lanciato da sopra.
Ad interrompere la distesa di cuticchiuna è il fazzoletto di sabbia che ho cerchiato nella prima foto.
È un fazzoletto ambito.
In particolare dai bagnanti della domenica.
Quelli selvaggi.
Quelli, che arrivano in fondo al lungomare, parcheggiano l’autoveicolo in zona di divieto, scendono in spiaggia con ombrelloni, tavolo, sedie, buste in plastica e borsoni refrigerati gonfi di viveri.
Quelli, che, dopo avere bivaccato per un’intera giornata, facendo, anche, razzia di ricci, vanno via senza avere speso a Cefalù un solo euro e lasciando, sulla sabbia, piene di rifiuti, indifferenziati, le buste in plastica che avevano sceso gonfie di vivande.
Buste che il cefaludese virtuoso raccoglie e accumula, insieme a quanto di altro aveva già raccolto prima, nella speranza che un operatore ecologico virtuoso, come lui, li veda e li porti via.
Purtroppo, in quel tratto di costa, e, purtroppo, in tanti altri del litorale cefaludese, va così.
Da sempre.
È, proprio, impossibile studiare ed adottare misure per reprimere questo intollerabile malcostume?
Quali sono le misure, che, per evitarlo, vengono adottate nelle 21 spiagge, che, giusto ieri, sono state premiate con le 5 vele di Legambiente e Touring Club?
Non è che sia, finalmente, il tempo di tentare di adottarne qualcuna anche a Cefalù?
Saro Di Paola, 17 giugno 2017