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Ospedale Giglio rallentato dalla cattiva politica [2]26 Maggio 2020, 16:40 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Da tempo sindacati e politici farneticano sulla sanità, sostenuti pure da associazioni dei consumatori, criticando e lamentandosi della lentezza dell'assistenza degli esami come ecografie, radiografie e simili. Tutti esami indispensabili per conoscere per tempo le cause delle proprie malattie in modo da curarle.
Proprio a Cefalù ne abbiamo esempi spesso clamorosi. Ecografie fissate a mesi dopo la richiesta, per esempio. A chi si dà la colpa di simili ritardi? Ma all'ospedale Giglio! E sì, dal nostro ospedale non ci si aspettano interventi chirurgici, che sono la conclusione delle indagini diagnostiche, per i quali esso ha raggiunto in molti settori un'eccellenza, che ne fa punto di riferimento per tutta la Sicilia e oltre; ci si aspetta che i suoi medici si dedichino ad accontentare la folla di coloro che, pur non avendo bisogno di interventi chirurgici, prenotano esami diagnostici.
Diamo un'occhiata su come dovrebbe funzionare la sanità. I medici di base visitano per primi i malati e per essere certi della loro diagnosi prescrivono alcuni esami, che erroneamente si crede che debbano essere affidati all'ospedale. Erroneamente, perché ogni ASL dovrebbe essere il primo riferimento. Quindi, per questo errore e per la disorganizzazione dell'ASL, il Giglio non riesce a soddisfare le numerose richieste non solo dei cittadini di Cefalù, ma anche dell'hinterland madonita e in parte dei Nebrodi.
Ecco allora le numerose code agli sportelli per prenotare gli esami e la loro fissazione a data troppo lontana. Giusto protestare contro questi ritardi, ma sbagliato attribuirne la colpa al Giglio. Non capisco, infatti, perché non una sola voce di protesta si leva contro l'ASL, che della situazione è la sola responsabile, con il tacito assenso della politica regionale. Finché si commetterà questo errore, nessuna protesta potrà ottenere risultati.
Come mai, mi chiedo e chiedo ai responsabili regionali della sanità, non si fa un investimento per creare un poliambulatorio della ASL, fornito di tutti gli strumenti tecnici, dei medici e degli infermieri, per accontentare quell'utenza, che in questo momento appesantisce inutilmente l'ospedale, togliendo tempo e professionalità ai malati che ne hanno effettivamente bisogno? In Veneto e in molte altre regioni italiane si è provveduto a questi poliambulatori, ma non in Sicilia. La mia voce è troppo flebile per ottenere la stessa cosa in Sicilia e per di più i sindacati e le associazioni elevano ingiustamente proteste contro l'ospedale, invece di suggerire l'unica soluzione capace di risolvere il problema. Mi meraviglia che i Sindaci del comprensorio non si siano uniti per far sentire la voce dei loro cittadini presso l'Assessore alla Sanità e lo stesso Presidente della Regione.
Tutto ciò sarà ancor necessario, se il Gemelli di Roma dovesse, come sembra assai probabile, aderire a una partnership con il Giglio, aumentandone la dotazione professionale e tecnica. In questo caso sarebbe semplicemente dannoso non dare vita, finalmente!, a un poliambulatorio della ASL, oggi purtroppo non all'altezza dei suoi compiti. Mi viene in mente, per esempio, che si potrebbe creare un poliambulatorio nella ex sede dell'Ufficio delle Entrate a Santa Lucia.
I sindacati e le associazione la smettano, perciò, di unire il loro mormorio a quello dei pazienti e suonino la sveglia ai Sindaci e alla politica regionale per agire e non per chiacchierare.