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L'assalto dei "cavilliggeri" [2]22 Agosto 2013, 10:42 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Ormai accade spesso a Cefalù che uno strano vento diffonda per ogni dove espressioni verbali, che mai corrispondono a un esame obiettivo e razionale della realtà. Si cerca sempre di svicolare, magari smentendo se stessi, dall'argomento e di “volare alto”, magari ad altezza della propria testa, come se questa fosse oltre la stratosfera. Il risultato è una gran confusione, testimonianza di un non pensiero o di un esercizio di arzigogolo.
Da una simile situazione non può che derivarne una carica di cavilliggeri, al galoppo sui loro cavilli, così numerosi da poter consentire un'intera divisione di cavilliggeri. Più dei cavalleggeri che Napoleone affidò al comando di Murat o di Ney. Su tali cavilliggeri sembra contare il novello Napoleone-Lapunzina, almeno a giudicare da alcuni interventi sui blog locali e nel gruppo di Facebook “Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù” del fratello Luciano-Gaetano. Quel fratello, che circondò con le sue truppe il Senato francese, per spianare a Napoleone la strada per il colpo di stato, divenendo l'antesignano di quello di oggi, che con i suoi cavilli circonda e assedia ogni voce dissidente. Giungendo al punto, in alcuni casi, di smentire il più autorevole fratello.
Di questo l'affetto fraterno gli procurerà sicuramente il perdono, ma non può esserci perdono quando la smentita riguarda documenti del Comune stesso. Non può dirsi che per il cambio della destinazione d'uso dell'area Scicolone occorre, tra l'altro, il parere del CRU, considerato vincolante. Non si può, se non smentendo la nota inviata il 25 gennaio 2013 dal “Settore LL.PP, edilizia privata, pubblica ed espropri”, firmata dal responsabile del Settore ingegnere Duca e diretta all'Assessorato Territorio e Ambiente. In tale nota, infatti, viene espressamente detto, a proposito del CRU, “quest'ultimo è organo tecnico interno a codesto Assessorato che esprime pareri obbligatori ma non vincolanti”. Forse perché si tratta dell'edificio “vecchie poste”, che non ha certo finalità filantropiche, ma gode delle simpatie dell'attuale maggioranza consiliare (forse).
Questa mia nota vuole essere un invito all'Amministrazione e ai suoi sostenitori interni ed esterni ad astenersi dall'uso spericolato “dei due pesi e due misure”. Vuole essere, soprattutto, un invito alla coerenza e all'uso di parole, che devono tassativamente essere espressione di un pensiero razionale, anche quando non si è d'accordo e forse soprattutto in questo caso. Con i cavilli non si difende la verità – anche quando essa è soltanto un'opinione ragionata – né l'interesse dei cittadini.
Chi volesse leggere le fonti della mia ispirazione, può andare direttamente ai link di questo stesso blog: http://www.qualecefalu.it/node/3075 [5], http://www.qualecefalu.it/node/3085 [6], http://www.qualecefalu.it/node/3066 [7], dove i commenti sono altrettanto eloquenti dei post.