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Lo stato dell'opera [2]18 Luglio 2012, 16:51 - Salvatore Culotta [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Non ho alcun dubbio sulla necessità della serie di operazioni di manutenzione e pulizia a vari livelli che si vanno conducendo da parte dell’Amministrazione e di volenterosi, operazioni a costo ( quasi) zero, più volte invocate negli ultimi anni e per le quali occorreva soltanto la volontà di farle. Che l’Amministrazione abbia ravvisato la necessità di intervenire è cosa ottima, in alcuni casi è giustificata pure l’urgenza, quello su cui non posso concordare è il modo in cui a volte questi interventi si sono esplicati. Andandoci ordinatamente : era qualcosa di indegno vedere il fianco del Duomo e tutta la piazzetta S. Croce adibitì a posteggio , ma la domanda ovvia è :”perché, invece di piantare paletti, non si fa osservare il divieto di posteggio ?” Non sarebbe stato più civile, economico, un’affermazione della legalità? ( che, mi sia permesso l’inciso, è qualcosa che va ben oltre fiaccolate e simili e necessita di concreti piccoli e grandi gesti quotidiani)?
Andiamo al molo: la terrazza, quasi inizio del percorso sulla scogliera, era da tempo priva di gradini, per delinquenza e mareggiate, i gradini sono stati ripristinati ma mancano ancora alcuni blocchi ( che non credo siano di difficile reperimento); incongruo e del tutto fuori luogo penso sia quel grosso faro posizionato in bella vista al di sopra degli archi, che fa anche il paio con quello collocato alla terrazza del Bastione, ambedue da considerare offesa alla natura del luogo e del tutto inefficaci come deterrente per i vandali notturni, che più agevolmente potranno scrivere sui muri ; di un posto suggestivo quel faro ha fatto uno spiazzo da cantiere.
Due parole vanno spese anche per quel lezioso paravento rosa confetto in legno multistrato (credo) addossato alla chiesa di S. Maria di Portosalvo : per quanto mi sforzi non capisco come possa ovviare allo stato di pericolosità del muro ( non si tratta di scegliere se è bello o brutto): è come nascondere la polvere sotto il tappeto, se quel muro può crollare non lo impedirà certo quel tavolato come non lo impediva la precedente inutile transennatura. Quanto ai vasi di fiori fanno il paio con la fioriera al Lavatoio, che niente ha a che vedere con lo spazio in cui è calata.
Più difficile sarà senz’altro affrontare il problema dell’occupazione senza vergogna della scogliera, sottolineato nel giorno della pulizia della stessa ma evidentemente trascurato, ma questo è un altro discorso.
Capisco il desiderio di evidenziare l’operosità e approvo ( purchè non si arrivi alla piaggeria), ma non posso fare a meno di ritenere utile una strategia generale, più studiata, e non lasciata alla sia pur generosa improvvisazione.