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Comitati permanenti, sponsor fatiscenti e rendiconti figurativi [2]13 Settembre 2013, 19:39 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Pochi giorni fa è stato pubblicato quello che lo stesso Comitato per i festeggiamenti della festa patronale ha definito il rendiconto 2013 (http://www.qualecefalu.it/node/3298 [5]).
Senza dubbio la definizione ha comportato uno sforzo di fantasia impari da parte dell'autore. Come può definirsi rendiconto quel ch'è stato diffuso? Numeri figurativi a parte, in esso mancano le cosiddette pezze d'appoggio, tanto care ai consulenti fiscali, che non vogliono esporre i loro assistiti alla mano pesante dell'Ufficio delle Entrate e dei suoi ispettori. Mancano – e questo è il massimo dell'intelligenza ragionieristica – persino i nomi degli sponsor, con la giustificazione che la legge sulla privacy ne impedisce la diffusione! Ma sanno i membri del Comitato qual è il significato di sponsor? Sembra proprio di no. Lo sponsor è colui che sostiene alcune spese per manifestazioni pubbliche e ne riceve in cambio un vantaggio pubblicitario o semplicemente di maggiore visibilità. Il mondo dello sport in genere ne offre esempi a iosa. Perché qui lo sponsor, che ha coperto le spese dei giochi d'artificio, non deve avere quel che gli spetta? Non è peregrino che nasca il sospetto che il contraccambio gli sia stato riconosciuto “privatamente” dal Comitato stesso, servendosi della legge sulla privacy come copertura.
Ma il Comitato quale contraccambio poteva garantire, se era un comitato spontaneo di cittadini senza capitali e senza poteri? Ma era, il Comitato, veramente spontaneo? O era qualcosa di diverso, come può desumersi dall'impegno dello stesso Sindaco, che con due lettere pubbliche ha sollecitato la cittadinanza a donare (http://www.qualecefalu.it/node/2597 [6] e http://www.qualecefalu.it/node/2672 [7]), e dall'impegno quotidiano con cui un consigliere di maggioranza – per sua pubblica ammissione per incarico del Sindaco – ha accompagnato i membri del comitato durante la questua presso gli esercizi commerciali?
Poiché ritengo incontrovertibile che questo secondo caso sia il più veritiero, che, cioè, il Comitato debba ritenersi emanazione diretta dell'Amministrazione, il sospetto di uno sponsor coperto da una illogica interpretazione della legge sulla privacy deve essere immediatamente allontanato. Spero che sia lo stesso Sindaco a dimostrare che esso non ha ragion d'essere. In alternativa, potranno e dovranno farlo le Autorità Giudiziarie, alle quali inoltrerò personalmente questa nota.