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La maschera dello pseudonimo [2]9 Ottobre 2013, 17:20 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
E' immorale nascondere la propria incapacità ad agire con l'esercizio gratuito dell'agitazione; è immorale sostituire la concretezza e la competenza con proclami astratti e inconcludenti.
Ancor più immorali sono le espressioni di opinioni di dissenso, coprendosi o dietro l'anonimato o dietro uno pseudonimo, come sempre più spesso si fa su facebook, anche in gruppi, che si richiamano ad amministratori della nostra Città.
Se poi tali opinioni si richiamano a ricostruzioni fantasiose o parziali, svolte secondo il tornaconto personale di chi le esprime, allora siamo di fronte a un esempio di stupidità. Di quella stupidità che fa male non a chi ne è destinatario, ma solo e soltanto a chi ne è autore.
Alludo a quanto un commentatore ha scritto, dietro lo pseudonimo di Anthony Vincent Venturella, nel gruppo facebook intestato a “Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù”. Un gruppo in cui non dovrebbe essere consentito l'anonimato o lo pseudonimo, non foss'altro che per dimostrare la lealtà della persona alla quale si richiama.
Personalmente non sono neanche offeso, ma preoccupato per il fatto che sta prendendo piede, in questa Città, un'abitudine a separare l'apparenza dall'essere e a comportamenti sleali, che non lasciano presagire nulla di buono.
Non lasciano presagire nulla di buono soprattutto perché individui simili trovano ospitalità anche presso chi dovrebbe stigmatizzarne il comportamento e non divenirne complice per distrazione. Chi offre tale ospitalità ne è forse l'incauto e incolpevole suggeritore. Il dottor Gaetano Lapunzina, che del gruppo intestato al Sindaco è l'amministratore e che in tale veste dovrebbe vigilare perché non accadano fatti incresciosi come quello accaduto quando egli ha riportato nel gruppo il mio post apparso su questo blog, in cui criticavo le accuse ripetute dallo stesso in una telefonata a CRM all'avvocato Punzi, “reo” di essere il “suocero” di Simona Vicari, lo stesso dottor Lapunzina, dicevo, non è intervenuto per chiedere lealtà da parte di un aderente, che io considero solo un anonimo. Seguendo l'esempio dell'amministratore, anzi, anche il sedicente Anthony Vincent Venturella mi ha accusato di avere avuto ascendenti “mafiosi”, non sottolineando che essi sono morti quand'ero ancora sedicenne e che il resto della mia vita l'ho trascorso combattendo lealmente proprio contro la mafia e contro qualsiasi illegalità, come qualunque Autorità Giudiziaria può confermare. Fatto, questo, che le stesse pagine riportate da “Sicilia Informazioni” e dal “Corriere della Sera” provano senza ombra di dubbio, se soltanto il sedicente Venturella avesse riportato per intero quanto raccontatovi.
Stia tranquillo tale individuo, io accetto anche i richiami ai miei ascendenti, purché lo si faccia a viso aperto. Lo accetto, perché prova che ho costruito la mia legge morale nonostante i cattivi esempi, che non hanno nulla da invidiare ai suoi.
Dal gruppo aperto di facebook "SARO LAPUNZINA Sindaco di Cefalù" [5]