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Ricordo di Rocco Chinnici [2]29 Luglio 2012, 22:32 - Angela D. Di Fr... [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Il 29 luglio 1983 veniva ucciso dalla mafia Rocco Chinnici. Con lui morivano due uomini della sua scorta e il portiere dello stabile di Via Pipitone Federico dove Chinnici abitava.
Rocco Chinnici era il creatore del pool antimafia a cui appartennero tra gli altri Falcone, Borsellino, Di Lello.
Tanti sono gli uomini coraggiosi da ricordare, tanti che a volte qualcuno lo si dimentica.
Il mio ricordo di Rocco Chinnici è un po' particolare. Sua moglie, Tina, insegnava Scienze al Liceo Mandralisca di Cefalù. Era una donna dolce e materna, anche troppo comprensiva con i ragazzi che come spesso succede ne approfittavano. Ma lei pur alzando la voce per tentare di riportare ordine, non si arrabbiava mai.
Ho "conosciuto" Rocco Chinnici nell'atrio del Liceo Mandralisca. Allora insegnavo lì.
L'ho messo tra virgolette, conosciuto, perchè spesso succede alle persone che muoiono tragicamente che tantissime persone le conoscevano. Io Rocco Chinnici non lo conoscevo. Solo qualche saluto, qualche informazione mentre aspettava che uscisse la moglie, nel periodo degli scrutini, per tornarsene insieme a Palermo.
L'ho visto in un momento di quotidianità, di serenità, e per questo forse la sua morte tragica mi colpì particolarmente. Aveva un viso onesto e comune, difficile da far rientrare in uno schema visivo agiografico. Sembrava un uomo come tanti. Anche se già allora quando entrava si sussurrava: "E' Rocco Chinnici...un magistrato importante...".
La sua morte ne ha fatto un eroe, ma non possiamo dimenticare che era già un eroe, durante la sua vita.
L'eroe non è diverso dagli altri, è un uomo. Appunto, un uomo, fiero nella sua umanità,consapevole dei suoi doveri e dei suoi ideali, consapevole della sua coscienza .
Io lo voglio ricordare semplicemente così, come una persona che vive un prezioso momento normale, che cerca di ritagliarsi un suo spazio banale e sereno.
E mi viene spesso alla mente il pensiero di Tina, la prof "troppo" buona e sorridente che i ragazzi tiranneggiavano ma amavano. Ricordo che una delle classi a fine anno fece ai professori dei regalini umoristici a seconda del carattere di ciscuno. A Tina fu regalato un bambolotto di quelli piccoli piccoli, forse allora si chiamavano "fiammiferino" o qualcosa del genere, per sottolineare il suo temperamento materno e dolce. Tina, coinvolta in una tragedia irredimibile.
Chi sa se qualcuno degli ex alunni la ricorda.