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“Catena di Storie” per la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne del 25 Novembre 2013 [2]26 Novembre 2013, 01:16 - Quale Cefalù [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Indumenti femminili: una camicia, una sottana, una gonna, una canottiera, un reggiseno, una borsetta, un paio di scarpe, le calze, raccontano il vissuto di chi li ha indossati, non sono solo oggetti ma “storie”. Questi segni legati fra loro compongono una catena che si slancia dalle finestre del Palazzo di Città, mostrandosi a tutti coloro che, passando, volgono lo sguardo verso la facciata, invitandoli a una profonda riflessione. Questa catena è metafora dell’unione solidale fra le donne che si rivolgono a tutte Istituzioni per rivendicare ogni diritto violentato da chi le considera oggetti da usare, gettare e persino distruggere.
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2013 è l’occasione per compiere gesti concreti di sensibilizzazione e di impegno volti a sradicare una barbarie che non può avere alcun posto in una società civile e moderna come la nostra si vanta di essere. Ogni tipo di violenza contro le donne non può certo essere vinta con i gesti simbolici ma essi servono a provocare l’attenzione, la riflessione sul fenomeno, tristemente presente ogni giorno su tutti i mass media, affinché le nostre città come le realtà più sperdute non conoscano più gesti di disumanità e di perversione quali quelli quotidianamente in cronaca. È l’impegno a combattere tale violenza che prendono oggi tutte le donne, ma ancor di più devono prenderlo gli uomini per essere più informati, più sensibili, più partecipi, e quindi, più aperti ad una civiltà del pari rispetto e delle pari opportunità.