[1] |
CRM: la stampa sotto accusa [2]20 Gennaio 2014, 10:54 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Ieri, nella trasmissione di CRM, nell'incontro annuale della stampa locale con i capigruppo al Consiglio, si è registrata una notevole concordia fra i due capigruppo di “maggioranza” e il Presidente su un tema di grandissima attualità, dal quale dipendono le sorti del Paese: il comportamento della stampa.
Accusata da uno di essere troppo silenziosa sulla sua attività nell'interesse della Città, specialmente da quando non è più un consigliere d'opposizione; da un altro di essere troppo critica, tra l'altro senza informazione sulle bozze da sottoporre alla maggioranza; dal Presidente di scrivere, andando fuori le righe e persino offendendo, come se definire “incompetenti” alcuni consiglieri equivalga a offendere anche gli elettori, che li hanno votati: accusata di questi e altri misfatti, gli operatori della stampa guardavano interdetti.
Per fortuna gli altri consiglieri di opposizione, verso i quali la stessa stampa non è stata sempre tenera, hanno sottolineato come quelle accuse non avevano ragion d'essere.
Dalla trasmissione di ieri, quindi, si trae la conclusione che per l'attuale maggioranza, che sostiene l'Amministrazione, non è importante che essa risponda con i fatti alle critiche, ma soltanto che le critiche sono un peccato di lesa maestà, perché non possono essere definiti incompetenti quei poveri consiglieri, che votano atti d'indirizzo al Sindaco, per impegnarlo a fare l'impossibile, come cedere l'impianto di potabilizzazione a qualsiasi gestore della rete idrica diverso dal Comune.
Se si riflette per un attimo e dando per scontata l'adesione di chi ha sottoscritto la convenzione con il Comune, chi diventerà proprietario dell'impianto di potabilizzazione alla scadenza della convenzione: il Comune o il nuovo gestore? E se esso sarà il nuovo gestore, il Comune non avrà perso la proprietà di un bene costato milioni? Se questa è competenza, allora sarà prova di competenza un atto d'indirizzo, che obblighi il Sindaco a prendere la Luna!
Per non dire del PUDM, che dovrebbe andare in bozza all'esame della maggioranza. In questo caso non soltanto siamo in presenza di un'incompetenza, ma anche delle regole a base della democrazia; regole che imporrebbero che il Piano, preparato dai funzionari su input dell'Amministrazione, sia esaminato dalle commissioni consiliari competenti, per essere infine sottoposto all'esame dell'intero Consiglio.
Ecco due delle incompetenze. A esse ce ne sarebbero altre da aggiungere, ma mi astengo, in attesa che i Giudici contabili, la Cassazione e la Commissione ministeriale si pronuncino sull'intera contabilità del nostro Comune.