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Un intervento dell'ex assessore Giuseppe Barranco [2]24 Settembre 2012, 07:09 - Quale Cefalù [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
In merito alla polemica sorta tra Cefalù Web e Cefalusport – Quale Cefalù vorrei esprimere alcune considerazioni.
Penso che il modo di operare di Cefalù Web sia legittimo ed anzi vada premiato perché figlio di un nuovo approccio alla comunicazione di cui la nostra città aveva bisogno.
Personalmente apprezzo molto il lavoro che Cefalù Web sta portando avanti anche perché, alle spalle, c’è un gruppo di giovani che sta dimostrando capacità, impegno e dedizione. I giovani della nostra città non vanno attaccati ma con essi bisogna dialogare soprattutto quando mostrano un positivo spirito di iniziativa.
Stipulare una collaborazione con due delle maggiori società sportive di Cefalù è una strategia importante che potrà anche garantire una maggiore visibilità allo sport cefaludese nel complesso.
Quello che, da ex Assessore allo Sport (e trovo grave che su tale questione non intervenga l’attuale Assessore, l’Arch. Cefalù), non condivido, è la scelta delle società che hanno deciso di siglare tale accordo di esclusiva. Non stiamo parlando, infatti, di squadre che militano in campionati che hanno una visibilità tale da necessitare di un simile approccio comunicativo che sarebbe necessario qualora ci fosse un brand da sponsorizzare in modo professionale. Il livello dei campionati a cui partecipano, ancora, non lo richiede.
Esprimo solidarietà ed apprezzamento ad Armando Geraci e Pino Lo Presti, risorse preziose della nostra città che con grande passione ci aiutano a documentarci su tutto ciò che riguarda gli avvenimenti più importanti del nostro territorio, sportivi e politici. Nei loro confronti ci voleva più riconoscenza da parte delle Società Sportive in questione.
Ritengo inoltre che tutti gli organi di informazione cefaludese, a cominciare da Cefalunews che ormai è un'istituzione, debbano essere valorizzati sempre più per l'importante ruolo che svolgono nella formazione dell'opinione pubblica.
Penso che, a Cefalù e nelle Madonie, si debbano ancora fare molti passi avanti nella gestione dell’attività sportiva a 360 gradi.