28 Febbraio 2013, 12:54 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Leggo su LiveSicilia la seguente notizia: http://livesicilia.it/2013/02/28/118-politici-condannati-cuffaro-dina-cascio_271650/. La decisione della Corte dei Conti regionale è di quelle che faranno testo per la Regione e anche per gli enti locali comunali, anche perché preceduta da una decisione della Corte Costituzionale, che era stata investita della questione da una richiesta dei deputati della Commissione Sanità, i quali ritenevano di non avere assunto con l'espressione del loro parere in sede di commissione alcun reato, perché tale parere era obbligatorio.
Di diverso parere è stata la Corte Costituzionale, che ha sentenziato che esso deve intendersi come un atto d'indirizzo e in quanto tale segna una corresponsabilità dei membri della Commissione.
Se dalla Regione trasportiamo questo principio – e non vedo come se ne possa fare a meno – ai comuni, allora non poche commissioni consiliari e persino consigli comunali corrono il rischio per aver votato bilanci contestati dalla Corte dei Conti o aver contribuito a decisioni delle commissioni.
A Cefalù come stanno le cose? Siamo sicuri che gli attuali consiglieri e quelli della precedente Amministrazione sono esenti da questo rischio d'imputazione?
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Commenti
Angelo Sciortino -
La sentenza della Corte Costituzionale
La sentenza della Corte Costituzionale, alla quale alludo nell'intervento, è la 337/2009, reperibile sul web con facilità.