21 Luglio 2012, 17:27 - Claudio Barbera [suoi interventi e commenti] |
L'intervento Di Marco La Rosa riguardante la richiesta di sospensione della tassa di soggiorno è cosa buona e giusta.
In attesa della spinosa questione del bilancio questo tema è certamente uno dei più controversi.
A parte la questione giuridica sollevata da Marco, che ha un suo fondamento ma che non sono in grado di commentare per non esperienza in merito, è utile ricordare come la tassa di soggiorno sia iniqua a prescindere. Non solo per le note questioni addotte dagli albergatori che ritengono dannoso un ulteriore balzello in tempi di crisi profonda, ma per una questione ideologica in se.
Come si possa penalizzare chi contribuisce a creare ricchezza per il paese attraverso il suo soggiorno, e invece lasciar scorrazzare e sporcare (per lo più) il turista (?) mordi e fuggi, è qualcosa che non riesco proprio a comprendere. Non è ragionevole. Immaginiamo che qualcuno venga nella vostra casa, entri, si sdrai sul terrazzo, si mangi un bel panino sull'erba di casa vostra, vi butti gli avanzi ovunque e nel pomeriggio se ne vada. (gratis) mentre, al contrario arriva un altro che decide di dormire a casa vostra, e vi paga, e vi compra l'acqua minerale, e vi paga, e gli preparate il pranzo, e vi paga, e gli preparate la cena, e vi paga. Ora ritengo che nessuna persona ragionevole possa concordare che nel primo caso io accetterò mai che il turista debba entrare a casa mia gratuitamente tanto quanto che io debba scegliere di tassare chi mi paga invece del gratuito. Chi lo farebbe? E allora perchè ciò che singolarmente non faremmo mai dovrebbe essere ragionevole se a farlo è una comunità? Ciò che è assurdo per il singolo è altrettanto assurdo per il singolo moltiplicato per diecimila. O no?
Questo l'intervento di La Rosa, ieri sera, 20 luglio, in Consiglio comunale:
Sindaco, presidente, signori assessori, colleghi consiglieri…
Non posso fare altro che sostenere quanto detto dal cons barranco sul tema della riscossione dei Crediti esigibili.
Sindaco in dieci anni di opposizione ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, adesso che ponga in essere quanto opportuno per far rientrare questi crediti nelle casse comunali.
Oggi però vorrei farle una raccomandazione su un caso curioso e complesso che mi ha colpito molto durante il mio studio. Mi riferisco alla tassa di soggiorno entrata in vigore l’1 luglio 2012.
Una tassa che ad oggi risulta molto contrastata dalle catogorie del settore.
Una tassa che queste categorie oltre che a considerarla dannosa per l’indotto turistico visto il forte periodo di crisi e il netto calo di presenze rispetto gli altri anni, la ritengono illegittima in quanto il regolamento comunale sulla detta tassa è stato approvato in carenza di un essenziale presupposto quale quello del mancato recepimento da parte della Regione Siciliana del decreto legislativo n. 23/2011 in forza del quale,per le regione a statuto speciale,la disciplina generale di attuazione dell’imposta di soggiorno deve essere dettata di intesa con la conferenza Stato-città .
Molti sono i solleciti fatti alla regione per regolamentare la questione.
Ad oggi risulta che si dovrebbe istituire la conferenza stato città per esprimere il proprio parere ma ancora nessuna notizia.
ALLA luce di queste incertezze ed ombre suggerisco al consiglio comunale per fini preventivi la momentanea sospensione della tassa di soggiorno e a mezzo della commissione turismo approfondire l’argomento e verificare che la sua imposizione non comporti un altro danno alla finanza locale dovendo successivamente all’incasso della tassa, rimborsarla a chi presa illegittimamente.
Sarebbe una scelta saggia viste le esperienze del passato.
In una situazione grave e difficile come la nostra meglio accertarsi con piu accuratezza prima di incappare nell’ennesimo pantano giudiziario.
Visto il periodo in cui siamo ,ossia luglio inoltrato, vista la necessità di affrontare il prima possibile la questione in consiglio, le chiedo di inserire l’argomento della tassa di soggiorno come punto all’ordine del giorno per la prossima sessione consiliare per votarne la sua momentanea sospensione.
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Commenti
Angelo Sciortino -
Ecco un caso di agitazione e non d'azione
Caro Claudio, giusta osservazione: facciamo pagare chi già paga e continuiamo a regalare la nostra ospitalità a chi sporca.
I primi sono portatori di ricchezza, culturale prima ancora che economica; i secondi sono portatori di distruzione e non sai come difendertene. Con questi ultimi, però, si esercita lo spirito di carità cristiana e qualcuno spera così di guadagnarsi il Paradiso, dimentico che esso non si guadagna fingendosi buoni, ma essendo buoni. Buoni servendosi di tutti i doni della Natura e primo fra tutti di quello dell'intelligenza, che fa distinguere fra l'agitarsi e l'agire.
E l'occasione per agire l'hanno data gli albergatori, che all'unisono si sono detti disposti a finanziare aree di parcheggio e servizio di navetta con il Centro, a condizione di non subire questo stupido balzello, procacciatore di miserabili entrate per il Comune.
Carlo Arcidiacono -
Per il no tax vada. per il resto no
Claudio Barbera -
Anche io
sono d'accordo che il "no tax" sia corretto. Ma visto che si deve imporre una tassa, farla pagare a chi soggiorna è davvero irragionevole. Per il turismo mordi e fuggi, che sia di auto o di pulman, basta chiedere ai commercianti quanta ricchezza portano. Gli automobilisti, se potessero, si porterebbero anche il parcheggio da casa, caricando pezzi di strada sul tetto della macchina, invece ahimè lo devono pagare, mentre per i pulman vige l'assoluto divieto di entrare in qualsiasi posto di ristoro, quasi che l'ingresso fosse l'anticamera di chissà quale sala delle torture corporali. Essi procedono in fila indiana interessandosi delle attività commerciali solo al momento in cui sono colti da bisogni fisiologici.
Pino Lo Presti -
Io la vedo così
1) - Fermo restando che la volgarità è trasversale a tutti i livelli economici e culturali, è pur vero che cento “piccoli” possono fare guadagnare quanto uno “grande”.
Dovrebbe però restare altrettanto fermo che diverse sono le funzioni e quindi i servizi da dedicare agli uni o all’altro.
“I Servizi” non sono una facoltà che si può agire ad libitum poichè vi è una stretta relazione tra la natura della Identità che li eroga e la loro.
Certi “Servizi” non possono essere erogati se non al prezzo della propria Identità e Natura.
Dunque, alla fine, “dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei” può essere ribaltato in “dimmi chi sei e ti dirò chi frequenti”!
2) - Sulla tassa di soggiorno la vedo così, correggetemi dove sbaglio.
Se si vuole che il Pubblico diventi “socio” dell’economia privata, alla “cassa” si devono sedere entrambi.
Già il Pubblico riceve le tasse normali da tutti i cittadini, ditte e imprese, per compiere la necessarie (dovrebbe) funzioni nei loro confronti, senza privilegi per nessuno.
Nel momento in cui una data categoria economica chiede di “informare” la Politica stessa della Città, e quindi alla città di fornire servizi ed assumersi oneri straordinari in proprio sostegno (a parte ogni considerazione sullo stato “di salute” di quella Città) appare chiaro - almeno a me così sembra - che, a quel punto, il Pubblico, chiamato a fare di più, abbia diritto ad una ulteriore e straordinaria sorgente finanziaria per potere integrare (come viene richiesto) più convenientemente i servizi già offerti dagli operatori di quella categoria economica nelle loro strutture d’impresa.
A meno che non si pretenda, da parte di quella categoria economica, che il Pubblico sottragga risorse agli altri cittadini ed alle altre categorie e imprese in favore della propria.
Ho sempre temuto le “specializzazioni funzionali” perchè uccidono la vitalità naturale di un organismo, riducendosi a devianze, o a espressioni di forme macrofaghe tumorali interne.
Mi preoccupa la natura della “liberalità” di chi combatte il Pubblico assolutista dicendo, nello stesso tempo: “il Pubblico siamo noi”!
Salvatore Solaro -
L'imposta dello 0,......%
Salvatore Culotta -
Perchè nessuno finora ha
Perchè nessuno finora ha parlato di questa tassa pagata dagli albergatori?
Claudio Barbera -
Sig. Solaro
probabilmente non mi spiego bene ed è un mio limite. Provo a farlo in maniera più consona.
Se c'è bisogno di una tax, perchè si ritiene indispensabile allora la si applichi. Ma questa tax non può gravare SOLTANTO su chi soggiorna lasciando liberi e belli i turisti mordi e fuggi. Quanto meno si faccia pagare AD ENTRAMBI.
In verità ritengo che la soluzione tassa di soggiorno la si applichi per la comodità intrinseca. La riscossione è facile perchè gli albergatori fungono da sostituti d'imposta. Ciò non toglie che far pagare la tassa di soggiorno e non la tassa d'ingresso è una cosa iniqua.
Oggi alle sette entravo a Cefalù da S.Lucia e per uscire c'era una fila di dimensioni bibliche. Un unico serpente che partiva dal centro storico. I turisti della pasta al forno. Ora perchè essi non debbano contribuire alle spese di cui Lei parla e debbano contribuire solo i turisti soggiornanti non lo riesco a comprendere. Questa massa enorme di persone, ammesso che si sia comportata tutta in modo civile, e ne dubito fortemente viste le foto che ci giungono da ogni blog, ha quanto meno prodotto un numero impressionante di tonnellate di spazzatura da smaltire che ci hanno lasciato sul posto. E perchè essi non dovrebbero contribuire alle spese di smaltimento? Perchè ciò dovrebbe ricadere solo sui soggiornanti e sui residenti? Non mi sembra equo.
Pino Lo Presti -
Certamente la dovrebbero pagare tutti
non solo quelli che soggiornano nelle strutture ricettive dichiarate.
Una soluzione per intercettare "i fai da te" certo non potrebbe essere quella di mettere dei "posti di controllo" agli ingressi della città ma le aree di parcheggio appositamente predisposte.
Se si proibisse il parcheggio dei non residenti all'interno dell'area urbana (interna alla Circonvallazione) e per loro si predisponessero delle aree di parcheggio dedicate (con mezzi di collegamento), la "tassa" la si potrebbe riscuotere all'interno del Ticket del parcheggio stesso.
Stesso discorso per i Pulmann.
Salvatore Solaro -
Caro Toto', nessuno ne ha mai
Carlo Arcidiacono -
Vorrei precisare che il mio