26 Settembre 2012, 18:24 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
E va bene, hanno rubato a man bassa, mentre tanti piccoli idioti si sono fatti loro strumenti, per raccogliere a ogni scadenza elettorale i voti necessari per tenerli vicino al bottino. A essi, a questi piccoli idioti, sono toccate le briciole e per queste briciole hanno acconsentito a farci rubare l'intero pane, con il quale speravamo di nutrire i nostri figli.
E va bene, con il loro esempio di vacuità morale hanno mortificato i nostri principi morali e ci hanno lasciati nelle mani della mitologia, che di tanto in tanto pontifica contro questi masnadieri, ma poi se li tiene al fianco, per non pagare l'IMU, per scroccare le briciole (che tanto briciole non sono), per sottrarre i suoi santoni colpevoli persino di genocidio.
E va bene, il danno finanziario è palpabile; il furto, perpetrato con la nostra complicità, è ormai di pubblico dominio; la loro faccia tosta è nota. Non si vergognano di chiedere ancora la nostra fiducia, convinti che per averla è sufficiente promettere di non sbagliare più; convinti di poterci ingannare ancora, anche con l'aiuto degli utili idioti, pronti a trasformarsi in galoppini elettorali.
E va bene tutto ciò: siamo in grado di sopportare i sacrifici, derivanti dai loro furti. Non va bene, però, un altro furto: il furto della nostra cultura; del nostro sapere; della nostra ricchezza paesaggistica; di una scuola in grado di preparare i giovani di domani; del vero spirito imprenditoriale, che è nel contempo figlio e padre della libertà e della dignità umane.
Leggo oggi, su Cefalunews (http://www.cefalunews.info/0_2014/b_lettere.asp?id=24101#alto), la lettera di una donna disperata, perché non sa come aiutare la figlia liceale a studiare ancora. Cose simili leggo su facebook, scritte persino nel gruppo del Sindaco di Cefalù. Disperate, le mamme che scrivono, si rivolgono ai loro sindaci, che però, forse, sono pronti soltanto a muoversi per cercare sostegno elettorale ai candidati della nostra Regione. Quei candidati che a tutt'oggi non sanno dire altro, se non che essi saranno più buoni sia di quelli che li hanno preceduti e sia di quelli candidati in concorrenza. Ma la smettano! La smettano di pensare che dissacrare gli avversari sia prova di intelligenza politica e di intelligenza tout court. Ricordino, questi candidati dal cervello obnubilato, che la politica è la nobile arte di governare e non l'arte dell'inciucio e della demagogia. Vadano prima a studiare Socrate e tutti gli altri, filosofi e no, che hanno cercato di suggerire soluzioni per migliorare la politica, e poi tornino a sostenere gli esami di fronte agli elettori.
Li sostengano, questi esami, per dimostrare con le loro proposte, che hanno afferrato il problema vero. Che non è, cari scarrafoni, quello economico o del posto di lavoro, ma quello nato dopo che voi, da destra a sinistra, non soltanto avete venduto all'Estero ricchezza materiale, ma state vendendo persino gli Italiani.
Sì, gli Italiani! Accade, infatti, che i giovani più capaci hanno abbandonato questo Paese, in cui voi li avete sempre mortificati con il tentativo d'imporre loro la vostra pochezza morale e intellettuale. Gli altri, i meno capaci, sono rimasti e vivono come voi avete sempre voluto: poveri, disperati e disoccupati. In attesa che i Cinesi o gli Emiri Arabi, già padroni di nostre banche e di industrie strategiche, comprino quel poco che si è salvato dalle vostre razzie e facciano di questi giovani rimasti i sudditi di un'altra cultura e poi, con il tempo, anche i seguaci di nuove religioni.
Grazie, politici con poca cultura, pochissima morale e nessun ideale, che si elevi al di sopra del potere per il potere. Pur di esercitarlo, vi circondate della più totale insipienza, che riuscite a usare persino per ingannare là dove non riuscite ad arrivare direttamente: a Cefalù o nel più piccolo paesino delle Madonie – sapremo dei politici locali chi e per chi ci chiederà il voto! - dovunque potete prima raccattar voti e poi denari per le vostre spese da Tardo Impero. Troppo ignoranti, forse non lo sapete, e, troppo duri di comprendonio, forse non lo capite, ma quell'Impero finì e con esso finì quella civiltà latina, dalla quale attingiamo ancora oggi sapienza e buon senso. Voi, troppo presi dalle inezie e con la contorta mente occupata a escogitare promesse demagogiche credibili, non vi rendete conto del danno fatto e di quali saranno le sue conseguenze. Non vi rendete conto che, come i cattivi amministratori delle famiglie baronali, avete depredato, come loro quei patrimoni, il futuro dei giovani. Il futuro economico, sociale e culturale.
Sì, anche culturale. Per voi la cultura è fatta di sagre senza un vero richiamo alla tradizione, purché siano finanziate e diventino così fonte delle vostre clientele. Ora che siete arrivati al fondo, questo non vi sarà più possibile. Ora non potete che presentarvi per quello che siete veramente: logorroici senza pensiero e menti senza buon senso.
Le elezioni di ottobre ne saranno una prova. Proveranno la vostra fine politica e sociale. Vi resterà soltanto quella economica, simile al pastone del maiale.
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Commenti
Pino Lo Presti -
Vale anche
per Cefalù?
Angelo Sciortino -
Anche per Cefalù!
Credo che anche Cefalù non si salva.
Saro Di Paola -
più disonesti dei disonesti
Quei "piccoli, utili idioti che si trasformano in galoppini elettorali" sono più disonesti dei disonesti per i quali galoppano.
Sono già operativi !
Nel miraggio di qualche "briciola" !