LA LEZIONE DI VITA DI UN NOSTRO RAGAZZO
6 Marzo 2010, 09:35 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti]
|
Due mesi addietro, un ragazzo di Cefalù, M.C., dopo una partita di calcetto, ha sferrato un pugno al viso di un coetaneo, suo avversario di gioco.
Ieri, in una lettera inviata a Cefalunews, il ragazzo ha chiesto pubbliche scuse all’avversario.
La notizia di ieri mi ha colpito più di quanto, allora, non mi avesse colpito quella del pugno.
Il pugno, gesto sempre assolutamente deprecabile, M.C. lo ha sferrato nella concitazione, nella tensione e nella “adrenalina” che una partita di calcetto, anche se amichevole, può, pure, suscitare.
Le scuse M.C. le ha chieste nella serenità che solo il pentimento autentico, quello che viene dal più profondo, è riuscito a ridare alla sua coscienza.
Il fatto, poi, che M.C., contrariamente a quanto egli aveva sostenuto per giustificare quello che egli stesso ha definito “deprecabile gesto di violenza”,abbia tenuto a fare sapere a tutti che, il “ragazzo colpito” non aveva “lanciato offese” nei suoi confronti e neanche nei confronti dei suoi familiari, riscatta il ragazzo agli occhi di tutti.
Ancor di più lo riscatta agli occhi dei suoi genitori.
Lo riscatta, soprattutto, ai suoi stessi occhi di ragazzo che si affaccia alla vita.
Sono certo lo riscatterà anche agli occhi dell’avversario colpito.
Altro ragazzo che si affaccia alla vita.
Ho molto apprezzato il direttore di Cefalunews per l’evidenza e per il rilievo che ha dato alle scuse del ragazzo.
A mio giudizio, infatti, contribuiranno a quella “riflessione” sulla “bellezza della vita vissuta nel rispetto degli altri” cui M.C. si è auspicato possa servire il suo gesto.
Per “tanti suoi coetanei”, come egli ha scritto.
Per tantissimi di noi più grandi, come aggiungo io.
È con l’obiettivo di dare un ulteriore contributo alla riflessione in tal senso che ho ritenuto di sottolineare il gesto del ragazzo, anche, su questo blog.
IL GESTO DEL RAGAZZO E’, per me, UNA LEZIONE DI VITA!
Una LEZIONE DI VITA che quel celebratissimo “campione” di calcio che è stato, ed è, Zinedine Zidane non ha saputo dare ai giovani.
Al mondo intero.
È una lezione di vita che giunge, ironia del caso, all’indomani della dichiarazione che il “campione” ha reso pubblicamente :
“Meglio morire che chiedere scusa a Materazzi”.
Dichiarazione deprecabile almeno quanto la clamorosa testata che Zizou ha sferrato al petto di Materazzi, in mondo visione.
Non dopo una partita di calcetto in un campo di provincia ma nel corso della finalissima di un campionato mondiale di calcio.
Saro Di Paola, 6 marzo 2010
- Accedi per inviare commenti.