Il noto per l'ignoto.
18 Marzo 2012, 13:31 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti]
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Stanno accadendo cose straordinarie a Cefalù e, se vogliamo capirle, sarà il caso che studiamo un po'.
Si legge infatti, in un intervento di un giovane politico, il termine “ossimoro” e in un altro intervento un altro politico prontamente gli spiega l'etimologia del termine, come se volesse suggerirgli, dall'alto della sua sapienza, di usarlo più correttamente.
Se questo elevarsi culturalmente è l'effetto dell'arrivo di Sgarbi e di Croci, allora stendiamo loro un lungo e rosso tappeto per accoglierli degnamente. La loro presenza sta già cambiando la nostra società, al punto che il riconoscimento è già diffuso e così convinto, che alcuni di coloro che credevano di poter aspirare alla candidatura a sindaco hanno deciso di fare un passo indietro. Desiderosi di crescere, hanno deciso di restare più vicini a questi illustri portatori di cultura e si offrono come collaboratori, per il momento forse soltanto domestici, ma poi politici, quando saranno cresciuti.
Se le cose stanno così, allora i due candidati non sono, come li ha definiti il Sindaco uscente, colonizzatori, ma portatori di civiltà, come lo furono gli Europei quando andarono in Asia e in Africa.
D'altra parte ne è prova il fatto che Sgarbi, come novello Ulisse o Cristoforo Colombo, per sete di conoscenza lascia il noto per l'ignoto: il noto (Giam)Marinaro per l'Ignoto Marinaio. Anche Croci non gli è da meno, perché lascia la Capitale morale dell'Italia per questa landa deserta di cultura.
Non sarà facile, per costoro, raddrizzare il legno storto di questo popolo ignorante, ma sono certo che ci riusciranno. Non per nulla godono del sostegno di chi tentò di raddrizzarlo per dieci anni, non badando a spese, ma inutilmente. Questa persona, oggi, riconosce ai due candidati la forza e la capacità, che a lei mancarono, e affida a loro il compito di fare di Cefalù qualcosa di più di una “repubblica delle donne”: la repubblica delle lettere.
Sono certo che sapranno dividersi i compiti, per cui la loro non sarà una competizione, ma una sinergia (spero che qualcuno me ne spieghi l'etimologia) di intelligenze e di sapienze. Allora, non ci sarà più alcuna differenza tra Cefalù e l'Atene del V secolo A.C. o la Firenze del XV o la Vienna del Novecento.
Passeremo alla storia, finalmente!
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ossimoro
Ma "il noto per l'ignoto " è un ossimoro ?
Dimenticanza
Nel tuo illuminante intervento fai torto a Nietzsche non citandolo. Forse che non vi siano sufficienti superuomini a Cefalu' per ricordare? A meno che hai paura del confronto filosofico. :-)
Nicci, chi era costui?
Mi hai messo nei guai! Meno male che ho trovato un giovane polacco di madre russa che mi ha detto come si pronuncia quel nome che citi! Nicci o Niccio. Quindi il nome di un vecchio dipendente di mio nonno. Ma non era un filosofo, ma il capraio dell'azienda di mio nonno. Non era un superuomo, ma a quel che si diceva, era superdotato e aveva p...lle.
Perdonami, ma sono proprio un ignorante.
La falsa conoscenza
Caro Angelo,
onestamente mi viene da ridere, per non dire da piangere, sullo sfoggio, assolutamente superfluo, ne converrai, di termini così "elevati culturalmente" che in questi giorni invadono i nostri siti cefaludesi, termini e frasi che vorrebbero quasi dimostrare che :" Hey, io non sono ignorante come avressero detto tutti, io andrebbi sempre su wikipedia e troveressi dei termini da usare per far vedere che o studiato tantisimo" ah ah ah che ne dici ??? Povera Italia e povera Cefalu'.
Come disse Socrate : C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
Io aggiungo che non c'è di peggio che l'ignorante che vuol fare credere a tutti i costi di non esserlo.
Ignoranze pericolose
Non sei solo, anche Goethe diceva che "nulla è più pericolo di una ignoranza attiva",
Una precisazione . . .
. . . che sento di esprimere ed esplicito come ringraziamento rivolto alla Redazione di "laltracefalu" per l' ospitalità concessami sino ad oggi nel dibattito in corso che ha come baricentro l' elezione del Primo Cittadino di Cefalù. Si, scrivo dopo aver seguito attraverso la tv della Repubblica Fed. le di Germania l' elezione del Pastore evangelico, Joachim Gauck, a 11° Presidente di questo grande Paese per la durata di 5 anni. Grande emozione anche per me che in Germania vivo e lavoro da più di 4 anni, ma anche amrarezza e rabbia nel leggere su alcuni media italiani delle indagini disposte dalla Procura di Palermo e condotte da Carabinieri e Digos in relazione a presunte irregolarità nel corso delle recenti primarie celebrate dal centrosinistra. Non c' è che da augurare ogni bene ad un Pd dall' immagine annacquata dai comportamenti poco limpidi di alcuni suoi personaggi di primo piano come Penati, Lusi, Ernani, Emiliano, etc., tutto questo dopo: a. Quasi 70 anni di una condanna forfettaria e preconcetta dell' ideologia del Fascismo; b. L' esperienza governativa a maggioranze assolute sono controlli democratici e istituzionali nell' Emilia-Romagna dell' import-export con la miseria dei Paesi ex comunisti dell' Est (e non solo); c. Il crollo dell' ideologia sovietica (che intendo diversificare da quella comunista); d. I successivi cambiamenti cutanei e rinnegazioni d' identità storico-ideologica, sino (e.) all' invasione (per fortuna fallita) di quello ch' era rimasto del Socialismo italiano dopo l' orgia craxiana. Stessi fenomenti di rinnegazione li abbiamo registrati in altri partiti (sic) come ex Msi, poi ex An, ed ora, spudoratamente, Pdl-berluskoniano e,non poteva essere diversamente, nell' ex partito del "biancofiore", nella sua reincarnazione messianico-rinascimentale del Pierferdy nazionale.
Insomma se l' Italia continua a ritrovarsi tra i piedi avventurieri e rinnegati, le cose, per quanto ci riguarda da vicino, non cambieranno in meglio né in Sicilia (come Regione e e città-capoluoghi di Province), né nei Comuni e centri minori. Che alla luce di un sì vergognoso sfascio istituzione - la cagione del quale dobbiamo, tralaltro, ricercare in fenomeni sociali che dallo stato di pauperismo culturale e spirituale globalizzante, attraverso un cronico stato di necessità, sino alla mancanza di prospettive esistenziali in certa sedicente classe politica dirigente si sia consolidata la vocazione all' all' arbitro ed alla sopraffazione, è stato conseguenziale. Donde il passaggio da rabbia repressa contro un "sistema" perverso si muta in dileggio e attacchi frontali contro gattopardi rampanti - si chiamino essi Vicari o Micciché, Lombardo o altri sottoprodotti della politica di traffichini e lestofanti - e fermo proposito di togliere loro l' esistenza politica.
Ecco, pertanto, come la scelta dei Primi-Cittadini, oltre a restare ambito precipuo e inviolabile di scelte meditate degli elettori (locali), libere da imposizioni dall' alto (che, poi, è infimo)o indicazioni di sette politicanti extraterritoriali, deve rappresentare una vera palingenesi politica e momento di crescita morale che dal principio cartesiano del "Cogito, ergo sum", mi permetto quì di declinare con i relativi sotto-principi (deduttivi)dei: 1. Quod cogitat, non potest non existere; 2. Ego cogito; 3. Ego sum.
Un terzo stadio che acquista interezza,espressività e valore nell' interposizione di quell' "ergo", nella elisione di quell' "ego" e, soprattutto, nell' introduzione di quel "cogito", inteso come risultato di un processo logico-intellettuale. Chiunque esso possa essere eletto a Primo-Cittadino di Cefalù, un punto dovrà essere chiaro: l' elaborazione di un sistema di coordinate morali, culturali, spirituali, politiche, economiche e sociali con le quali posizionare nel quadrante della complessa vita quotidiana un modo "altro" di gestire la "res publica" per il conseguimento di un "bonum communs erga omnes" e non "erga ordinis" aut "erga generis", e una dimensione geo-politica nuova: il "Comprensorio di più Comuni", collocato tra una rivisitata P.A. regionale ed una Provincia "mministrativa", e non "politica" come quella (insignificante, pretestuosa e costosa) attuale. Cefalù, insomma, come "modello" ? Perché, no ? Andiamo, intanto, alla ricerca del "modellatore". Non occorrono le Vicari, i Micciché, i Lombardo & Derivati della malapolitica.
Ignoranza e ingratitudine
Di tutto quel che lei ha scritto evidenzio le seguenti parole: "Quasi 70 anni di una condanna forfettaria e preconcetta dell'ideologia del Fascismo". Esse rendono inutili e deliranti chiacchiere tutto quello che lei ha scritto e scriverà. Lei non potrebbe scrivere con la libertà che ha se in Italia l'ideologia fascista fosse rimasta al potere, né in Germania J. Gauck sarebbe mai diventato capo dello Stato eletto da quasi tutti i partiti se dominasse oggi il Nazismo, di cui il Fascismo fu alleato e complice di stragi, guerre, genocidi, repressione del dissenso, volgarità culturale e ogni altro tipo di nefandezza capace di bloccare e far degenerare la società europea del Novecento per oltre un tristissimo ventennio. Qualcuno giustamente ha detto: "La peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore delle dittature"; il Fascismo fu dittatura ottusa, idiota, feroce e spietata, non minore o più bonaria del Nazismo, dello Stalinismo e dei vari fascismi e comunismi realizzati qui e là nel mondo.
Solo un "minus habens" dal punto di vista mentale può difendere l'indifendibile; altro che preconcetti! L'urlo silenzioso dei milioni di morti della II Guerra Mondiale, dei milioni di perseguitati, incarcerati, torturati, deportati, sterminati con il Fascismo come aguzzino protagonista risuona reale e drammatico ancora oggi e deve tormentare il sonno di ogni imbecille che si permetta di offendere le vittime e l'Italia intera anche con una sola parola di elogio per tale Vergogna della storia nazionale! Che tutti i dittatori di ogni specie brucino nelle fiamme eterne dell'Inferno, che non ci sia mai perdono per nessun fascista assassino, torturatore, impunito o anche solo nostalgico.
P.S.: l'avverto, arch. Piro, se la ritrovo a scrivere anche una sola parola di elogio del fascismo su questo blog, mi vedrò costretto a produrre un esposto alla Polizia denunciandola per apologia del fascismo e di idee razziste.
RAZZISMO E FASCISMO
Scusate l'intrusione, ma il sig. Piro con chi ce l'ha? E con chi Sta? Io non ci capisco + niente mi sembra contro tutti! Ripeto chiedo scusa per la mia intrusione e non voglio fare polemica con nessuno.
Al Signor Antonio
Al Signor Antonio Franco:
Strano che dalla sua penna, si fa per dire, non sgorghi la parola "comunismo". L' occhio sinistro gli fa vedere ciò che l' occhio destro ha consegnato alla libera interpretazione della storia. Per amor del cielo, Signor Franco, ognuno è libero di portare le lenti che ritiene più adatte ai suoi occhi. Le ricorso, Egregio Signore, che l' emigrazione antifascista che si rifugiò a Mosca, cioè nel grembo della grande mamma, per volontà disonesta dei vari Togliatti (il Migliore), Robotti (il cognato: l' uomo dagli occhi di ghiaccio), D' Onofrio et similia, fu prima torturata nei sotterranei della Lubijanka per essere finita con un colpo alla nuca nei boschi di betulle della periferia moscovita. Di più: con la fine dell' ideologia comunista di stampo sovietico, del terrore instaurato nella stagione delle purghe staliniane (25-30 milioni di vittime nei terribili gulags - uno per tutti quello nell' isola di Nasino, Siberia, diretto dal famigerato Genrich Jagoda, di origine ebraica (v. "L' île aux Cannibales: 1933, une déportation-abandon en Sibérie", di Nicolas Werth, Ed. Perrin, Paris), dove la prassi del cannibalismo fu quotidiana e dove alle giovani donne veniva asportato il seno in quanto ricco di sostenze necessarie a combattere il freddo) e la successiva urbanizzazione di quelle maledette periferie moscovite, alcun comunistello italiano (dai Togliatti, ai Longo ai Berlinguer, ai Napolitano, prima, e i vari D' Alema, Fassino, Diliberto, Bertinotti, Bersani, etc , poi), componente o meno della 5° Colonna sovietica in Italia, si preoccupò (e così sino ad oggi) di raccogliere quelle ossa e riportarle nella Madrepatria. E che dire delle peripezie e le morti per fame della comunità italiana di Ucraina, i cui resti furono deportati in Kasachistan dove, sino ad oggi, mai ha ricevuto la visita di un rappresentante istituzionale italiano, o di un ex socialista o ex comunista ? Ci venga a dire, Signor Franco, della fine dei 2 figli di Antonio Gramsci, di grazia, prima di accusarmi di "ignoranza e ingratitudine". Il Fascismo è stato tanto dittatura, al punto che 83, tra padri e madri, hanno impiegato quasi 2 anni per scopiazzare la Costituzione della 2. Repubblica dalla Costituzione della 1. Repubblica, la R.S.I., pensata e scritta in una settimana da Mussolini e dal suo ministro alla Cultura (che, Le ricordo, non fu culturame di quallo che ha saputo esprimere lo scimmiottare comunista e pos-comunista sino ai nostri giorni). E che dire della Scuola, del mondo del Lavoro e delle conquiste sociali dei lavoratori, del Diritto, della Bonifica integrale, dell' Architettura e dell' Urbanistica fasciste con le splendide "città di fondazione" e il connubio, per la prima volta nella storia della cultura urbana, tra archeologia e urbanistica il cui revival in tutto il mondo (testi, convegni, dibattiti, pubblicazioni, saggi, etc.) viene meschinamente sottaciuto nella sua Italietta delle mafie che hanno pianificato e continuano a pianificare la città storica italiana. Cosa sarebbe stata la sua Italietta del dopoguerra senza la legislazione fascista, senza l' apporto di quei funzionari della P.A. che erano stati edicati al senso del dovere ? Cos' è divenuta è, ahinoi, sotto gli occhi di tutti e di chi ha una mente sana per pensare.
Al sig. Mauro Zito:
Racconterei l' incontro tra Mussolini di ritorno dalle Madonie a guidare la sua auto, senza scorte e cortei, ed una rappresentanza di mariuoli maurini in quel di Pintorna: tra Castlbuono e Geraci. Il discorso ci porterebbe lontano, sfociando in considerazioni poco esaltanti per il sig. Zito. Ha qualcosa in comune, il sig. M. Zito, con l' ex preside dell' ex Istituto Tecnico Superiore per Geometri "F. Parlatore" di Palermo, Placido Zito ?
Con chi ce la può avere chi come me vive e lavora in un Paese ordinato come la Germania ? In un Paese, cioè, dove una quantità di giovani italiani, disperati in quanto senza futuro, vorrebbero venire, sia pure per fare l' esperienza di uno stage ? Prima la padronanza della lingua (scritta e parlata), e, poi, si vedrà. Ecco la ragione per la quale i Goethe-Institute di tutta Italia, hanno potenziato i corsi di lingua tedesca.
Il sig. Zito è curioso di sapere con chi io sto. Certamente non con i pepè e i piripillè. E, quasi, chagne, il sig. Zito . . . al punto da non capire + niente. Impari a scrivere correttemente la nostra lingua italiana, intanto, evitando di amputarla o volgarizzarla con le sue smorfie.
Si, sig. Zito, non le deve sembrare . . . è proprio così: sono contro tutto e contro tutti coloro che esprimono ignoranza, saccenteria, presunzione, pauperismo culturale, analfabetismo intellettuale, meschinità d' animo.
A chi ha chiesto scusa per la sua intrusione, sig. Zito. Io la devo ringraziare e restarle obbligato.
Non solo non sa scrivere, non sa neppure leggere
Lei arch. Piro non solo non sa scrivere (è troppo contorto e involuto il suo linguaggio, evidente specchio delle pessime idee che le frullano nel cervello), ma evidentemente non sa neppure leggere: la sua ottusità politica le ha impedito di leggere quanto ho scritto sul fatto che "il Fascismo fu dittatura ottusa, idiota, feroce e spietata, non minore o più bonaria del Nazismo, dello Stalinismo e dei vari fascismi e comunismi realizzati qui e là nel mondo". O forse lei è distratto: stia attento, non si distragga; più o meno dei suoi coetanei, professanti le sue stesse idee bacate sul fascismo, circa quarant'anni fa, per eccesso di distrazione si sono fatti scoppiare tra le mani le bombe che stavano preparando per attentati simili a Piazza Fontana o Piazza della Loggia (con il concorso di loro amici traditori dello Stato presenti nei Servizi Segreti deviati). Guardi che non ha a che fare con il semplice opinionista occasionale: so molte cose di gente come lei e i suoi sodali, da Tilgher a Delle Chiaie, da Gaudenzi a Freda e a tutti i repubblichini infiltratisi nelle professioni e rimasti attaccati come piattole alla nostra società. Vi ho sempre combattuti e continuerò sempre e non si permetta di parlare di mafia con me: in Sicilia il Fascismo è andato a braccetto con la mafia, specie con il suo compaesano Alfredo Cucco, le cui responsabilità sono in atti processuali; magari ha messo in galera o confinato qualche boss mafioso, ma ne ha arruolato i "colletti bianchi". Comunque, tutta la sua tirata sui comunisti non mi interessa, appartengo ad un'altra storia che, guarda caso, nasce proprio in quella S.Mauro che - vedo - le sta antipatica. Lei fa il saputello su storielle fasciste di Castelbuono, terra straordinaria d'ingegni e anche di menti democratiche e antifasciste (non solo del Cucco suddetto, discutibile e ambiguo in tutto, del quale andrebbe cancellato ogni riferimento pubblico); sbeffeggia un giovane oriundo maurino, ma non sa che anch'io sono orgoglioso di essere oriundo di San Mauro. Ben distinto e distante da certi miei compaesani, ho imparato fin dall'infanzia a combattere la mafia e ad essere un servitore solo dello Stato e di quella Costituzione che non ha niente a che vedere con il suo fascismo. Da operetta è stato il suo fascismo con tutti i suoi rituali cretini e le sue divise ridicole: un'operetta che è diventata tragedia con la guerra, le stragi, le deportazioni e ogni nefandezza di cui si sono macchiati anche i repubblichini e, in particolare, quella feccia di criminali assassini che fu la senz'altro a lei cara X Mas. Criminali assassini e, in Sicilia, amici dei proprietari terrieri, dei campieri e dei mafiosi! Ecco da dove viene il suo mondo, quello in cui lei crede; e dov'è finito: nel fango delle stragi nere degli anni '70 e nella tragica comicità della vostra insignificanza. Sì, se ne stia in Germania, ben nascosto: sparli dei comunisti, se vuole, ma non si permetta più di esaltare i fascisti; in Italia è reato, seppur poco applicato, fin quando non si trova qualcuno che lo denunci! Inoltre, non che io voglia affatto difendere la FIAT attuale (ne sono distantissimo), ma lei ha detto, in altro suo post, che sarebbe in mano alla "lobby ebraica degli Elkann": attento, perché l'uso dell'aggettivo "ebraico" è dispregiativo e tradisce il suo razzismo, la sua nullità culturale. Ah, infine le volevo chiedere di non citare nemmeno il preside prof. Placido Zito, che - guarda caso - è parente mio e non del sig. Mauro Zito: al di là di ogni sua considerazione su di lui, che non mi interessa sapere perché non giudico lei un interlocutore credibile, sono assolutamente certo che il suo livello culturale (malgrado tutto il bla bla di citazioni, erudizioni e varie assurdità affastellate che lei scrive nei suoi interventi) non sia alto quanto un solo pelo pubico del preside Zito.
Al Sig. Piro
Il Sig. Placido non è un mio parente e non lo conosco; Perchè dovrei imparare a scrivere la lingua italiana, ho commesso qualche errore grammaticale? Penso di avere tanta compassione per Lei perchè suppongo che nella sua vita ha sofferto parecchio ma non è giusto che attacchi tutti a destra e manca... Le avevo anticipato che non era mia intenzione far polemica con nessuno ma a quanto pare Lei non ha gradito, forse per le cicatrici che ancora vede e ricorda di un lontano passato. Secondo me dovrebbe essere più vicino ai suoi connazionali!!!
Che pena, signor Zito !
1. La lingua italiana va curata per non continuare ad offenderla come fa Lei.
2. Grazie per l' afflato "compasssionale" fattomi pervenire via-etere. Brevemente: a. Studente-geometra nel prestigioso Corso A dell' Istituto Tecnico Superiore, "F. Parlatore", preside Placido Zito, e diversi anni di attività di praticantato in uno Studio di Architettura di Palermo; b. Giovane Ufficiale della Benemerita; c. Concedo; d. Dopo breve attività di praticantato, attività professione tra Castelbuono, Cefalù, Palermo e Milano; e. Grazie all' incontro con il compianto, e mio méntore - Prof. Arch. Alberto Sartoris (relatore nella tesi di Diploma in Architettura: "Chiesa-Teatro come organismo polivalente". Consulenza teologica del Padre De Bernardis, S.J. Milano, e urbanistica di Padre Alessandri, S.J. Milano, architetto e urbanista per molti anni in Madagascar)- e pratica di cantiere in Svizzera, inizio dell' esperienza professionale in Germania, corroborata da anni di esperienze di praticantato in rinomati Studi di Architettura negli ambiti: progettazione, direzione, contabilità dei lavori e direzione di personale. Indi libera professione e, ora (73), libero ricercatore (www.paa-teorico.eu; www.madonielive.com)negli ambiti: "urbatettura-ricerca e teoria urbana", con ritagli di tempo libero dedicati ai nipotini. "Nella mia vita", in Italia e all' estero, non ho incontrato sofferenze, bensì gioie, tante gioie per i gratificanti incontri umani e la cultura di questo straordinario Paese: la Germania. Si, io - rispettoso dell' Autorità costituita e del Diritto, continuo il mio attacco "erga omnes", non a destra e manca, bensì in direzione mirata di parassiti, disonesti, politici corrotti, drogati, incopetenti & derivati. Ella non ha anticipato l' intenzione di far polemica, sig. Zito; ha soltanto farneticato in guisa sconnessa mescolando "cicatrici e passato". Cosa le ha fatto presumere ch' io sia lontano dai miei connazionali ? Lo sa cos' è lei, signor Zito ? Non voglio scriverlo, sig. Zito !
Che tragedia, Signor Franco !
Leggendo il suo vomito il mio pensiero è volato alla massa cerebrale di una gallina. Pensi. neanche di un gallo o di un cappone ! Una cura rieducativa, signor Franco, prescritta da un bravo psicoanalista e psichiatra come il mio concittadino: Dr. Pietro Mitra. Sui miei rapporti personali con maurini e cefaludesi ho avuto occasione di esprimermi in altra occasione su questo sito. Lei, da 100opiedi espressione del più becero sinistrume culturoide, non è entrato - mancu pi pigliarimi pi fissa - nel mirito della tragedia che ha colpito l' emigrazione antifascista a Mosca, o la colonia dei contadini di Ucraina o la moglie e i figli Antonio Gramsci. Vada lei con le sue scarpe di pelo a raccogliere le ossa delle vittime del terrore robottiano nelle betullaie della periferia moscovita per consentire loro il riposo eterno sotto la terra della Madrepatria. Se non fosse per l' amicizia che mi lega a tanti amici d' Israele e il rispetto silenzioso per le vittime della Shoa - sentimenti dai quali non sottraggo minimamente il mio sdegno per opportunisti come gli Elkan e i De Benedetti (vada a cercare lei le ragioni se ne è capace) - scriverei bel altre cose. Desisto e le dico soltanto: vade retro.
ALLO STAFF : METTERCI LA FACCIA E PERDERCI LA FACCIA
Metterci la faccia è condizione necessaria per intervenire su L'AltraCefalù.
Non è, però, condizione sufficiente perchè L'AltraCefalù non ci perda la faccia.
Il Piro(filo) pensiero
Premetto che la nostra discussione (si fa per dire) finisce qui, perché con un retrogrado fascista incivile non si può avere alcuna interlocuzione. Qui, Piro, se c'è uno che ha bisogno di un bravo psichiatra questo è lei: basta fare una rapida analisi dei suoi scritti per riscontrare i sintomi palesi di squilibri interiori, che avrebbero dovuto indurre lo Staff di questo Blog a toglierle l'accesso. Da questa parte, la mia, c'è una persona che si fa una risata, insieme a migliaia di altre che mi conoscono molto meglio di lei, alle sue insignificanti offese, provenienti da un asino com'è lei, che raglia interventi contorti con cui si autoerotizza per frustrazione senile. Non ho riso per niente, invece, alle sue apologie del fascismo, cioè l'unica, risibile, aberrante pseudoidea subpolitica che il suo cervello microbiforme ha potuto afferrare: non c'è da entrare nel merito di alcun argomento che lei maldestramente adduce (anzi insinua, perché non voglio usare alcun riferimento a quel mostro debosciato imbecille che lei adora); le sue conoscenze sono spazzatura indifferenziata, nella quale lei - per quanto mi riguarda - affonda per sempre.
Rimango esterefatto
Rimango esterefatto dall'alto grado della discussione, a mio avviso inconducente e polemica, oltre che democratica.
Ti consiglierei di "vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano te" (Ojetti Ugo).
Ti ringrazio anticipatamente per il turpiloquio di cui saro oggetto!
Grazie sig. Piro
... per avermi risparmiato. Per la quarta ed ultima volta Le ripeto che non ho mai avuto intenzione di fare polemica con nessuno; se Lei cliccasse sui miei interventi e i miei commenti capirebbe. Ritengo di essere una persona giusta anche se non sta a me giudicarlo... ma agli altri che mi conoscono. Le confesso che non riesco a seguire tanto bene i suoi pensieri ma voglio credere che sia una brava persona. La conosco solo tramite questo Blog e non mi sembrerebbe giusto attaccarla. Le ho fatto una semplice domanda in buona fede e stiamo arrivando ad un punto di "non ritorno", quindi ritengo opportuno chiudere quì la vicenda. Cordiali saluti.