29 Novembre 2014, 18:36 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Io non so quanti lettori abbiano letto i comunicati, riportati in questo link: https://www.qualecefalu.it/node/15579. Accedendovi, si potranno leggere, se non lo si è già fatto, i comunicati relativi alla questione dei pre-ricoveri, sollevata dal sindacato CISL, la risposta della Direzione dell'ospedale e, infine, la presa di posizione del sindacato UIL-FPL.
Il comunicato della CISL lanciava il sospetto che la rimodulazione di alcuni servizi, come quelli relativi ai pre-ricoveri, metteva in forse il corretto funzionamento dei servizi ospedalieri, con grave pericolo per la salute dei cittadini.
Le affermazioni del comunicato si prestano al sospetto che si tratti di un caso di procurato allarme, soprattutto alla luce della smentita della direzione dell'ospedale e delle più equilibrate affermazioni del comunicato della UIL-FPL.
Qualcuno ha preso troppo sul serio un comunicato troppo superficiale, che esigeva, prima di essere commentato, un approfondimento della situazione dell'ospedale, che tra l'altro su questo blog abbiamo trattato più volte e riportando le diverse valutazioni dei sindacati e della direzione.
Nonostante ciò, per due giorni l'avventato comunicato della CISL ha messo in preoccupazione i cittadini e quanti riconoscono la necessità che il nostro ospedale conservi un valore di eccellenza.
Per fortuna, però, le cose stanno un po' diversamente, come le smentite dimostrano. Caso chiuso, allora? Assolutamente no!
Assolutamente no, perché vorremmo che fosse allontanato il sospetto che si sta giocando con la seria questione del nostro ospedale, che sembra indifeso nella indifferenza della politica regionale e locale; il sospetto che dietro questo lancio di dichiarazioni, che poi si dimostrano infondate, ci sia una regia occulta, per mezzo della quale qualcuno vuole ottenere qualcosa. Un sospetto che deve essere allontanato a ogni costo, soprattutto se si tiene conto che il sindacato CISL è legato alle maggioranze, che governano localmente e alla Regione.
Abbiamo sentito da più parti che ormai dovevano considerarsi chiusi i reparti di urologia e di ostetricia, che invece sono ancora aperti. Queste voci non fanno bene all'ospedale e al suo corretto funzionamento, specialmente in un momento in cui lo si deve difendere a ogni costo, anche e soprattutto dal silenzio della politica e dalla totale assenza del Sindaco da questo dibattito.
Per allontanare ogni sospetto; per difendere l'ospedale anche dai pettegolezzi più o meno interessati; per fare, insomma, il suo dovere di Sindaco e di socio della Fondazione, adoperi per una volta con profitto la sua fascia e la usi per legarsi, in segno di protesta, davanti all'ospedale. Quereli infine, visto che questo ha dimostrato di saperlo fare bene, quanti spargono voci false e tendenziose sul funzionamento dell'ospedale.
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