21 Febbraio 2015, 11:11 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Si è svolto, ieri, a Palazzo Comitini, l’incontro, che era stato programmato per definire le modalità del passaggio all’AMAP del Servizio Idrico Integrato nei 42 Comuni della Provincia di Palermo, già serviti dalla fallita APS.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Governo Regionale, dell’AMAP, del Comune di Palermo e dei Comuni ex APS, che, a larga maggioranza, sono stati a favore dell’affidamento all’AMAP della gestione del servizio.
Tale affidamento della gestione, prima di diventare definitivo, avverrà con la formula dell’affitto del ramo d’azienda.
Per il periodo dal primo marzo al 30 settembre, necessario per trasformare l’AMAP da società interamente partecipata dal Comune di Palermo ad azienda "in house" allargata alla partecipazione dei Comuni ex APS.
In tal senso, hanno manifestato la disponibilità i Comuni di Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bonpietro, Campofelice di Roccella, Camporeale, Casteldaccia, Cerda, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Partinico, Piana degli Albanesi, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Sciara e Torretta.
Saranno i rispettivi Consigli comunali a deliberare l’adesione all’azienda entro il 31 marzo p.v. e a definire, in tempo utile, la sottoscrizione delle quote di partecipazione alla "nuova" azienda.
E Cefalù?
“Cefalù è contro”.
Intendiamoci, non contro l’AMAP, perché vuole riprendersi la gestione del servizio.
Per adesso,
“Cefalù è contro Montalbano Elicona.
“Nella sfida per diventare il borgo più bello d’Italia.
Sul palcoscenico del programma di RAI3 Kilimangiaro”.
Saro Di Paola, 21 febbraio 2015
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