Massacro per le vie di Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

29 Settembre 2015, 09:32 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il cammino verso la primitiva inciviltà sembra per Cefalù ormai prossimo al traguardo.

L'altro ieri 27 settembre sul Lungomare c'era stato un litigio fra due immigrati, che si contendevano il “posto” per l'esposizione della loro mercanzia. Un “posto” abusivo, per il quale non pagano suolo pubblico e che nessun intervento delle Autorità tende a regolare, come avvenne per i famosi “tavoli” dei ristoratori, per la cui rimozione intervenne anche la Procura di Termini Imerese.

La lite sul Lungomare si concluse con un dente rotto di uno dei litiganti. Tutto finito? Nemmeno per sogno! Nella giungla vige però un'altra legge: quella della vendetta e della giustizia “fai da te”.

E così, ieri 28 settembre, due immigrati, armati di bastoni, hanno fermato un altro immigrato accanto al negozio di Capo Serio e di fronte al Commissariato e lo hanno letteralmente massacrato, lasciandolo poi steso sul marciapiedi in una pozza di sangue. Questi, appena i suoi aggressori si furono allontanati, con fatica cercò rifugio al Commissariato. I poliziotti di servizio chiamarono il 118 e  l'immigrato è stato ricoverato in ospedale e in nottata è stato dimesso.

A noi sorge spontanea un'osservazione. È vero che il nostro Comune per tre anni non ha saputo mettere ordine sul Lungomare, ma è ancora più grave che nessuno degli abusivi è stato finora generalizzato, per cui in casi del genere l'Autorità Giudiziaria non saprebbe contro chi procedere, proprio come accade nella giungla, dove non regna la legge, ma la sopraffazione del più forte.

Spero che gli incivili esempi di questi ultimi due giorni facciano riflettere l'Amministrazione e la spingano a prendere idonee iniziative a tutela dei suoi cittadini. Generalizzare la frotta di immigrati, che ogni mattina scendono alla stazione ferroviaria con il loro carico di cianfrusaglie non sarebbe difficile, anche con l'aiuto delle altre Autorità, che il Sindaco potrebbe sollecitare. Capisco che gli esempi delle azioni del passato facciano dubitare della capacità e della volontà di coloro che abbiamo eletto a rappresentarci, ma una piccola speranza dobbiamo nutrirla. Altrimenti la giungla cefalutana sarà probabilmente popolata da qualche cadavere e sarà insicura per i suoi abitanti e per i turisti, che vi si vogliono attirare.