30 Gennaio 2016, 22:34 - Salvatore Ilardo [suoi interventi e commenti] |
RADDOPPIO FERROVIARIO: “IL TRENO È PARTITO”, MA PUÒ ANCHE RALLENTARE O FERMARSI.
Nel secondo incontro che ha avuto luogo il 28 gennaio u.s. in Comune, alla presenza di responsabili di R.F.I., Italferr, Toto Costruzioni, Italiana Costruzioni, il Sindaco ha preannunciato tempi difficili per la vita dei cefaludesi. “Dovranno cambiare le abitudini delle persone”. Questo sconvolgimento delle abitudini va attribuito all’imminente inizio degli scavi di una galleria di emergenza in contrada Spinito. Esattamente in prossimità della piazzuola dedicata a Padre Pio, in via Antonello da Messina.
Scavi che comporteranno quantitativi enormi di materiale di risulta da trasportare con mezzi pesanti. È stato riferito che vi sarà una media di una trentina di camion al giorno, la cui movimentazione sarà alquanto ardua conciliare con l’angusta rete viaria presente in contrada Spinito.
Ora il Sindaco ha preannunciato per lunedì prossimo, 1 febbraio, una ordinanza del traffico che dovrà conciliare l’esistente traffico dei residenti di c.da Spinito con tali mezzi pesanti, stracarichi di terra e di materiali di costruzione, oltre che con gigantesche betoniere.
Siamo convinti che il traffico impazzirà in tale area. Già si prevede di tagliare in due via Antonello da Messina, all’altezza della curva, prospiciente la piazzetta di Padre Pio. Tutto il traffico pertanto verrà dirottato verso la cosiddetta ingessatura del passaggio a livello, tanto per intenderci via dei Mulini. Punto difficilissimo da percorrere, già in condizioni normali. Tanto è vero che nel periodo estivo viene disposto il senso unico di marcia in salita, in quanto l’incrocio con la via Roma è estremamente critico.
L’altro sbocco attuale dei residenti di c.da Spinito è il sottopasso attuale delle Ferrovie di via F. Juvara, che risale al 1887. Opera storica, ma decisamente angusta (appena 240 cm di larghezza), che consente il passaggio soltanto di un’autovettura. I pedoni devono aspettare con pazienza , quando si crea un piccolo break di auto.
Questo è il panorama della rete viaria lato Palermo di via Antonello Messina. In direzione di via del Giubileo Magno, le cose non saranno decisamente più facili, in quanto al traffico normale, si dovranno aggiungere le decine di camion per il trasporto del materiale di scavo. Prima si trattava di una decina di camion, all’ultimo incontro sono diventati una trentina. Chissà quanti saranno alla fine. Alla rotonda con via del Giubileo Magno, ci sarà il caos, per di più con grossi camion in una salita abbastanza ripida, con problemi d’inquinamento non indifferenti.
Ora, se il Sindaco ci preannuncia tempi difficili per la vivibilità delle persone, seppure con il “cambiamento di abitudini” richiesto, l’impatto di questo cantiere di via Antonello da Messina, non potrà mai essere metabolizzato dalla Comunità locale. È un’opera di cui pochi erano a conoscenza.
Con il senno di poi, potremmo far rilevare all’Amministrazione locale che già con la Conferenza di Servizio del 2003, cioè 16 anni fa, veniva richiesto un “piano del trasporto del materiale di risulta a discarica, dettagliato per singolo cantiere”. Ora R.F.I. scarica questo onere interamente sul Comune di Cefalù, senza predisporre adeguate compensazioni. Questo, almeno è quanto ci ha detto il Sindaco nell’incontro del 28 gennaio scorso, contraddicendo invece le ampie assicurazioni fatte al riguardo dal Responsabile del Progetto di R.F.I., Ing. Palazzo nell’incontro del 26 novembre 2015. “A fronte dei disagi che la popolazione dovrà sopportare, saranno riconosciute delle compensazioni”. Continuando: “lasceremo il territorio migliore di oggi”.
Immagino che l’autorevolezza dell’Ing. Palazzo porti a pensare che non si possano fornire assicurazioni che non siano supportate da riscontri oggettivi. Vanno quindi rimossi i dubbi del Sindaco che eventuali richieste di compensazioni possano non essere accettate. Dovranno essere accettate, perché in discussione vi sono le condizioni di vivibilità e di salute della popolazione locale.
Richiesta di compensazioni per la realizzazione di opere infrastrutturali
Pensiamo al periodo estivo, quando le code di auto in direzione di Cefalù raggiungono Ogliastrillo, a seguito della chiusura per pochi minuti del passaggio a livello della Gallizza, come pure le difficoltà, in condizioni di traffico normale, che si hanno all’incrocio della SS. 113 con la via De Gaetani, in contrada Santa Lucia. Sono proprio tali punti estremamente critici della rete viaria, che ci portano a valutare se possano essere incluse in quelle compensazioni da parte di R.F.I. la realizzazione di un sottopassaggio alla Gallizza, di cui pare vi siano non pochi progetti in Comune. Sarebbe uno straordinario successo riuscire ad eliminare tale anacronistica strozzatura, che porterebbe ad un insostenibile paralisi del traffico con l’avvio della piena attività del cantiere, sia a Ogliastrillo che nel centro urbano di Cefalù. Non sarebbe affatto un alibi, quello di pensare che, forse fra 10 anni o più, tale passaggio a livello verrebbe ad essere soppresso dalla linea in galleria. Inoltre, all’incrocio tra la SS.113 e la via De Gaetani, si potrebbe facilitare il traffico con la realizzazione di un’ampia rotonda, di diametro adeguato. Per quanto riguarda il sottopasso pedonale di via F. Juvara, diventato nel frattempo carrabile (è largo appena 240 cm), occorrerebbe ottenere da R.F.I. la sua trasformazione in sottopassaggio a doppio senso di marcia. Gli spazi ci sono. Infine, un qualche adattamento in larghezza dovrà essere previsto anche per via dei Mulini, sia prima che dopo il passaggio a livello.
Evidentemente, per ottenere e realizzare queste compensazioni ci vorrà un po’ di tempo. Per cui appare consequenziale la decisione di posticipare l’apertura del cantiere di via Antonello da Messina. D’altronde, l’Ing. Viscovo di Italferr, all’ultimo incontro del 28 gennaio, ha precisato che la Soprintendenza ha chiesto di “presentare un progetto specifico”.
Infine un pensiero va a quella bellissima scalinata che da via Antonello da Messina porta a via Cirincione, all’Istituto Tecnico Commerciale, alla Chiesa di Santo Spirito.
L’abbiamo percorsa in una mattinata piena di sole, che ci ha fatto apprezzare tantissimo il suo contesto paesaggistico, pieno di pini, ulivi, palme e soprattutto di una fitta e lussureggiante vegetazione.
Da questa scala si possono godere squarci bellissimi del litorale e della città. Non è affatto pensabile che questa scala, così ben inserita in un contesto naturale di grande impatto paesaggistico, possa essere rimossa.
In conclusione, se qualche riflessione su tale progetto può venire in corso d’opera, per migliorarne gli aspetti sul piano dell’impatto ambientale e paesaggistico, oltre sulle condizioni di vita dei residenti, che ben venga.
Cefalù, 29 gennaio 2016
Salvatore Ilardo
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Commenti
Giosafat Barbaccia -
Secondo me
Secondo me la scelta più logica per il cantiere, ma anche per il quartiere, è allargare la via dei mulini e collegarla con un nuovo ponte alla circonvallazione attraverso la strada dell'Ospedale.