31 Marzo 2016, 13:48 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il Venerdì Santo abbiamo visto e venerato la statua “ra Matr’Addulurata”, come la videro e la venerarono i nostri padri.
Per circa un secolo, dopo che, nella seconda metà del secolo XIX, Salvatore Restivo, uno dei “Signuruzzi”, l’ebbe a scolpire da un blocco di latifolia e sino a quando, nel 1977, per cancellare i segni del tempo e della xilofagia, non venne sottoposta ad un intervento di ridipintura totale, che finì per falsificarne l’originale cromia.
L’abbiamo vista e venerata così perché l’abbiamo restaurata.
GRAZIE alla iniziativa, che Giuseppe Giangardella, capovara del fercolo dell’Addolorata, intraprese, dopo la Processione del 29 marzo del 2013, quando resosi conto del deterioramento e della malattia della statua, di concerto con Frà Aurelio Biundo, diede l’avvio alle procedure per il restauro.
GRAZIE alla professionalità della restauratrice Dottoressa Antonella Tumminello e del suo collaboratore Erich Messina, alle cui cure Sandro Varzi, interpellato da Giangardella, consigliò di affidare la statua. (https://www.qualecefalu.it/node/5457)
GRAZIE al contributo di quanti, in anonimato e non, hanno raccolto l’appello, che Giangardella ci chiese di lanciare, con la locandina disegnata da Riccardo Catania e stampata da MP grafica, gratuitamente.
Contributo, che è stato raccolto in complessivi 9.294,50 euro, con i quali, detratti 76,00 euro di spese, sono state pagate le competenze professionali per un importo complessivo di 9.218,50 euro.
Tale importo, rispetto all’importo preventivato in 8.170,00 euro, è stato maggiorato di 1.048,50 euro per comprendere, parzialmente, i maggiori oneri per gli imprevisti, che la Tumminello ha evidenziato, non corredandoli di un ulteriore preventivo scritto, nella relazione integrativa redatta dopo i test ed i saggi effettuati per la rimozione degli strati filmogeni, a partire dal 16 settembre 2013. (https://www.qualecefalu.it/node/5559)
Le foto che seguono fanno cogliere le differenze tra le cromie della statua, prima e dopo il restauro.
Nella foto che segue il quadro riepilogativo della raccolta.
Le ricevute dei contributi, non anonimi, sono conservate dal Sig. Giangardella insieme alla Autorizzazione al restauro rilasciata dalla Soprintendenza il 20 agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/5527) e a tutti gli atti propedeutici al rilascio della stessa, sottoscritti da Frà Aurelio Biundo, da Giuseppe Giangargella e dall’ ing. Stefano Marino, segretario della Confraternita Maria Santissima Annunziata.
Saro Di Paola, 31 marzo 2016
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