Il Pala Tricoli e il suo parquet

Ritratto di Angelo Sciortino

31 Maggio 2016, 22:09 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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LETTERA APERTA AL SINDACO DI CEFALU' E AL COMMISSARIO DELLA PROVINCIA DI PALERMO.

 

La vicenda relativa al Palasport Marzio Tricoli, quello, per intenderci, dove avrebbe dovuto giocare la squadra di serie B Real Cefalù, non si è dimostrata soltanto irresponsabilmente annosa, ma pure caratterizzata da un eccesso d'improvvisazione.

Ammetto che a Cefalù ormai siamo abituati alle improvvisazioni dei politici e degli amministratori – si va dalla vicenda del Punto Nascite alla chiusura dei lidi; dal sequestro dei tavoli al Lungomare alla scomparsa dell'Ufficio del Giudice di Pace. Siamo abituati a tutto questo, ma nel caso del Palasport credo che si sia superato il limite di sopportazione. Un limite, che la stessa pazienza dimostrata dagli uomini del Real Cefalù, costretti a giocare le loro vittoriose partite a Termini Imerese, finiranno con il superare alla ripresa del campionato.

Premesso che il Real Cefalù e la Zannella Basket sono due realtà sportive, che negli ultimi anni hanno dato visibilità a Cefalù oltre gli angusti confini entro i quali si spinge il miope sguardo dei suoi amministratori locali e provinciali, esaminiamo che cosa è accaduto negli ultimi due anni.

Le intemperie, complice l'inadeguatezza progettuale ed esecutiva, hanno scoperchiato il Palazzetto, esponendo il parquet al suo interno alla pioggia, che ha finito con il distruggerlo. Le richieste di provvedere alla sistemazione del tetto e alla sostituzione del parquet sono state così numerose e pressanti, che alla fine si è addivenuti a indire la seguente gara d'appalto: Bando_palazzetto.pdf nel rispetto del seguente capitolato:capitolato.pdf  e del seguente Elenco Prezzi.pdf

La lettura del capitolato dimostra come a nessuno è venuto in mente che, non essendo prevista la sostituzione del parquet, le prossime partite non potranno giocarsi, a meno che non s'imponga ai giocatori di giocare sul tetto rifatto o sulle previste aste per le bandiere.

Già queste cose, da sole, provano quanto e come a dettare l'azione siano l'improvvisazione e la superficialità. Per fortuna si è ancora in tempo per rimediare. Basterà soltanto utilizzare il ribasso d'asta per acquistare, anche usato, se necessario, un parquet. Si eviterebbe così l'ulteriore perdita di tempo e di denaro pubblico per nuovi progetti o varianti da approvare, che farebbero soltanto la gioia delle imprese eventualmente coinvolte.

La decisione spetta al Commissario, che legge, mentre al Sindaco spetta, nell'interesse della Città, spingerlo nella decisione e sostenerlo.

Vedremo, se saranno in grado di agire con competenza. La Città e i suoi sportivi aspettano.