Mistificazioni a Radio Cammarata

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Febbraio 2017, 21:27 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Circa 32.000 industrie manifatturiere sono state distrutte in Italia negli ultimi quarant'anni; non esistono più, a Cefalù, artigiani e agricoltori, ma soltanto cuochi, mezzi cuochi e camerieri, e una numero grande di disoccupati o di emigrati.

Di chi la colpa? Di tutta intera la classe politica, che non ha avuto la capacità di darsi una strategia per aiutare l'Italia. E così come la colpa è della classe politica per l'Italia, a maggior ragione lo è per Cefalù. La sola cosa che le differenzia consiste nel fatto che la prima sta facendo di tutto per far scomparire l'Italia, la seconda sembra pronta a far scomparire la millenaria Cefalù.

Questi tristi pensieri mi hanno affollato la mente dopo avere ascoltato l'intervento a Radio Cammarata dell'assessore Garbo, completato da una telefonata del Sindaco. Due interventi farciti di mistificazioni, in forza dei quali entrambi i politici ritengono di riuscire a ottenere i voti necessari per il rinnovo del loro mandato alle prossime elezioni. Se non fosse per questa loro convinzione, le loro mistificazioni sarebbero quasi divertenti. Tra queste una le supera tutte: la colpa del dissesto è adesso del Ministero, che ha perso oltre un anno ad approvare il piano di riequilibrio decennale – in verità è stato precisato dall'Assessore novennale – impedendo all'Amministrazione di mantenere fede ai suoi impegni nei confronti di uno o più creditori. Divertente, ma forse tragicomico. Infatti, come scrissi inascoltato per ben due volte relativamente alle scelte dell'Amministrazione, https://www.qualecefalu.it/node/1178 e https://www.qualecefalu.it/node/14267, concludevo, quasi presagissi la strategia elettorale odierna, confermata da due esponenti dell'Amministrazione a Radio Cammarata: Proroga su proroga, ne hanno fatto un ginepraio, al punto che il cittadino non ci capisce più nulla. Ma forse vogliono proprio questo, per ingannarlo ancora e perpetuare il potere della loro incompetenza.”. E proprio in forza di tale difficoltà a capire che oggi è facile chiedere ancora la fiducia ai cittadini con le mistificazioni, non provando vergogna.

Siccome, però, questo intervento rischia di superare la lunghezza, che l'argomento merita e che la pazienza dei lettori potrebbe trovare stancante, non aggiungo altro, se non la mia buonanotte e l'augurio che per me sia una notte senza l'incubo di svegliarmi e non trovare più questo Paese.