12 Marzo 2019, 18:05 - Archeoclub d'It... [suoi interventi e commenti] |
Per il ciclo “Conferenze di Marzo” dell’Archeoclub d’Italia sede di Cefalù, sabato 16 Marzo 2019, alle 17.30, nella Sala delle Capriate del Palazzo di Città, in Piazza Duomo a Cefalù, avrà luogo il primo dei due appuntamenti culturali previsti. “L’IMPRONTA DELLA PENISOLA IBERICA NELL’ETA’ DEL BRONZO SICILIANO” è il tema della conferenza che la dott.ssa Francesca Mercadante presenterà ai partecipanti. Si tratta di un importante lavoro di ricerca, svolto dalla relatrice e da poco pubblicato dalle Edizioni del Mirto di Palermo, sulle origini dei popoli antichi della Sikania.
Un lavoro di ricerca, svolto per la prima volta con metodo multidisciplinare di comparazione e analisi fra i supporti materiali, quali ceramica, osso, architetture del sacro a carattere rupestre megalitico, decori-pitture, lette come “segni di comunicazione” tra Mondi apparentemente lontani e diversi: la Penisola Iberica e la Sicilia. Una ricerca che ha permesso di scoprire una realtà storico-archeologica lunga due millenni, nella quale popolazioni e/o “gruppi familiari” dalla Penisola iberica, in un continuum temporale, fatto di fasi, di contatti e generazioni diverse, ha dato vita ad un comune “sentire”, nel vicendevole riconoscimento, dei Segni del “Sacro”, nell’Isola siciliana.
I Segni del Sacro Iberico del “Deus de la nocte”, rappresentato localmente in autonomia, con forme proprie, ritrovato negli Ossa a Globi di Castelluccio, nelle pitture e forme delle ceramiche della Mukulufa, nelle ceramiche impresse di Monte Saraceno a Ravanusa, aprono a studi con percorsi diversi dalle ufficialità accademiche, nei quali il Mediterraneo occidentale appare la “culla” di una identità dei Popoli antichi della Sicilia, probabilmente già a partire dal Neolitico, fino all’età del Ferro.
Un lavoro che rivisita, in un compendio analitico le Fonti degli Autori antichi e i dati materiali di due territori “cugini”, evidenziando i caratteri comuni identitari sinora mai conosciuti prima e che delineano un percorso non più derogabile di studi crono-storiografici del Mediterraneo antico.
FRANCESCA MERCADANTE
Geologo, Malacologo, Geo-archeologo, ricercatore presso GeoArchPa.
Titolare della casa editrice Edizioni del Mirto.
Fondatrice della Associazione Mirto Verde: “Per una corretta cultura tra uomo e ambiente”.
Prima Targa Albero Falcone 1993 “Per l’impegno di diffusione della Legalità nelle scuole”.
Premi ricevuti per la Narrativa:
Premio Grand Prix Méditerranée États d’Europe, Napoli 1988;
Premio Circe, Roma 2006;
Premio Città di Salerno, 2007;
Premo Iride Città Cava de Tirreni 2008;
Premi ricevuti per la Saggistica:
Premio Arché 2006;
Premio Città di Firenze 2008;
Premio di Etnostoria G. Pitrè - S. Marino Università di Palermo 2011;
Premio Internazionale della Cultura Salvator Gotta 2014;
Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa 2014-2015.
Principali scoperte archeologiche:
- Il Castrum di Hierkte (264-240 a.C.);
- Il sito a megaliti di Pietra Tara, (3183 B.P., dat. Cal.);
- Necropoli punica di Fondo Raffo (Palermo).
Dal 2006 ha in fase di studio il sito a megaliti di Pietra Tara (Palermo), con prossima pubblicazione.
Di recente pubblicazione:
“L’Impronta della Penisola Iberica nell’Età del Bronzo Siciliano. Il segno del Deus/Dea de la nocte della Penisola Iberica, nella Sicilia centro- meridionale durante il II Millennio a.C. e l’Etnos Ibero-Sikano”, Edizioni del Mirto.
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