2 Aprile 2020, 12:13 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Il documento riportato in calce credo che sia sufficiente a chiarire come si stia esagerando da giorni, trattando un argomento meritevole di intelligente conoscenza nell'interesse della salute di tutti, al solo scopo di spargere terrorismo. Vero è che la paura è cattiva consigliera, ma peggio della paura c'è l'approfittarsi di essa per guadagnare visibilità e simpatie, anche elettorali, come in questi giorni fanno in tanti, il Sindaco in testa. Capisco pure che è difficile parlare di un argomento, sul quale si è poco preparati, senza impegnarsi a studiarlo approfonditamente e senza confrontarsi con chi di esso ha probabilmente migliore conoscenza, ma una simile pigrizia intellettuale non ci autorizza certamente a giudicare persino nascondendo o mistificando fatti obiettivi, come quelli che possono evincersi dal documento stesso.
Due sono, soprattutto, i fatti sui quali esso dovrebbe farci riflettere. Il primo riguarda il coinvolgimento dell'ospedale Giglio nella cura degli eventuali contagiati dal Covid 19. Tale coinvolgimento avverrebbe solo e soltanto nel caso in cui la pandemia dovesse malauguratamente assumere un carattere così virulento, da mettere in forse la salvezza di un numero grandissimo di persone. Il documento non esclude, tra l'altro, che le cure potrebbero essere elargite fuori dallo stesso ospedale con l'offerta di locali idonei allo scopo, ospitando macchinari per le cure. Invece di offrire tali locali si preferisce protestare come bambini, che non vogliono sottoporsi a una iniezione. Il tutto mi ricorda quando questo Sindaco, allora semplice consigliere comunale, raccolse le firme per non far pagare le bollette dell'acqua, che invece fece pagare quando sindaco lo divenne, nonostante la qualità dell'acqua fosse peggiorata.
Ma c'è di più: oggi gli eventuali contagiati riceverebbero soltanto le prime visite e nel caso di necessità di cure più approfondite verrebbero trasferiti ad altro ospedale. Ciò non può esimerci, però, dal tenerci pronti a dare le cure necessarie nel caso in cui non si trovassero posti altrove. In sintesi, la paura non deve farci dimenticare che non è male prevedere come difendersi, ove il pericolo divenisse realtà.
Quindi, va bene avere paura e va bene stare attenti che non si faccia qualcosa per aumentare i pericoli di contagio, ma non va bene permettere che qualcuno approfitti di questa nostra paura, facendosene portavoce, quando ben altra è la voce che dovrebbe far sentire, se non altro per dovere istituzionale. E bene farebbero coloro che gli fanno coro a riflettere. Leggano, costoro, il documento allegato e poi parlino con cognizione di causa e soprattutto con consapevolezza.
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