![]() |
16 Agosto 2021, 09:13 - Giovanni La Barbera [suoi interventi e commenti] |


Come è noto il Ministero dell'Ambiente ha mutato, per far fronte ai complessi compiti imposti dalle politiche ambientali, il nome, la struttura e le competenze.
È nato cosi il Ministero per la transizione ecologica, che ovviamente non consiste nel mero cambiamento nominale.
Quello della transizione ecologica, é un concetto,, che mira a creare un nuovo modello economico e sociale per rispondere alle sfide ecologiche che le problematicità del nostro tempo impone.
A supporto del raggiungimento di questa varietà di obiettivi, nelle diverse legislazioni degli stati europei, compresa l'Italia, e per noi anche la Regione Sicilia, sono stati fissati traguardi temporali entro i quali raggiungere l'azzeramento del consumo di suolo.
In questa finalità ed obiettivo gli enti locali non possono fare eccezione e non possono sottrarsi a questo impegno, che ha un senso e una positiva prospettiva, se e solo se, si pensi in termini di azione globale sul sistema.
Le politiche ambientali sono o dovrebbero essere, ormai, parte integrante dei piani urbanistici locali, e spetta agli amministratori pubblici dei territori occuparsene.
Un concreto strumento di valutazione e verifica della compatibilità delle scelte di pianificazione urbanistica con il concetto della sostenibilità ambientale, è dato dal procedimento della Valutazione Ambientale Strategica (acronimo VAS).
Purtroppo sia nella nostra Regione che nei nostri Comuni non si è sempre su questa lunghezza d'onda.
Un esempio concreto.
Sul Piano Regolatore Generale del Comune di Campofelice è stata prodotta, presso l'Assessorato al Territorio la prevista istruttoria VAS conclusasi con un Decreto Dirigenziale, nel quale, motivatamente, l'Assessorato al Territorio ha impartito prescrizioni, alcune delle quali sono limitative dell'edificabilità.
Il Comune, contrario a queste limitazioni, aveva impugnato il detto Decreto Dirigenziale al TAR.
La sentenza TAR aveva confermato, sostanzialmente, la legittimità e la correttezza delle prescrizioni impartite.
Il Comune insiste ricorrendo alla giurisdizione superiore al TAR, che nella nostra Regione è il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA).
In coerenza con il generale impegno politico europeo e statale, in materia ecologico-ambientale, per le improcrastinabili azioni di contrasto ai problemi sopra accennati, mi sarei aspettato una opera di sostegno politico-amministrativo, da parte dell'Assessorato, affinché le sue stesse prescrizioni VAS divenissero patrimonio culturale della pubblica amministrazione locale.
Questo è, tra altri, il compito della Regione, in vista di un responsabile, concreto contributo, all'attuazione di quello che è la politica di Transizione Ecologica.
Di fronte a questo andamento, delle “cose”, non avverto, sicuramente per miei limiti percettivi, che sia stata intrapresa, dalla Regione, una energica attività persuasiva nella direzione degli amministratori degli enti locali.
Ciò premesso mi sono permesso di esporre personalmente alla Regione e al Mistero la necessità di una azione di tutela giuridicamente adeguata alla posta in gioco.
In tal modo ho inviato una istanza che allego a questa mia.
Regione Siciliana
Assessorato del Territorio e dell'Ambiente
Dipartimento dell'Ambiente
Via Ugo La Malfa, 169 - 90146 Palermo (Italia)
PEC: dipartimento.ambiente@certmail.regione.sicilia.it
e p,c Al Ministero della Transizione Ecologica
Direzione Generale per la Crescita Sostenibile e la qualità dello Sviluppo (CreSS)
Via Cristoforo Colombo 44 - 00147 Roma (Italia)
E-mail: PEC: cress@pec.minambiente.it
Oggetto:
- Agire insieme per un uso sotenibile del suolo -
- Comune di Campofelice di Roccella - PA
- Piano Regolatore Generale. Obbligo del Comune di rispettare il Decreto Dirigenziale contenente prescrizioni VAS sul PRG -
- Richiesta di azione di resistenza contro l'impugnazione del Sindaco protempore del Decreto VAS al CGA della Regione Sicilia.
Con lo scopo in oggetto, lo scrivente Giovanni La Barbera, residente in Campofelice di Roccella, vuole porre gli auspici, affinché si possa impedire l'ulteriore danno al territorio di questo Comune costiero, nel quale, nella pluridecennale assenza del Piano Regolatore, è stato consentito uno smisurato, quanto disordinato, uso del suolo, per lo più di tipo speculativo.
Chiede
di contrapporre adeguata resistenza, ai tentativi, del Comune, di annullare le prescrizioni VAS adottate in sede d'esame regionale del PRG.
In particolare chiede all'Assessorato al Territorio della Regione Sicilia, di far valere, nel procedimento in corso presso il CGA, la fondata, motivata istruttoria VAS, esperita sul PRG dal competente Servizio dell'Assessorato al Territorio.
Inoltre osservo ancora:
stupefatto
che sia proprio il Sindaco, in quanto autorità locale la cui attività dovrebbe essere improntata allo “sviluppo sostenibile”, ad opporsi all'azione di salvaguardia ambientale esperita meritoriamente dall'apposito servizio VAS della Regione Sicilia
e preoccupato
che tale impugnativa sia stata avviata senza alcun mandato dell'organo consiliare, notoriamente unica autorità locale competente a valutare l'interesse pubblico in virtù del potere amministrativo conferitogli dalla legge in materia di pianificazione urbanistica e del territorio.
Arch. Giovanni La Barbera
-
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1205 volte