15 Dicembre 2023, 13:48 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
All'inizio della seduta del Consiglio comunale di ieri sera, il Presidente, Avv. Francesco Calabrese, ha dato lettura della nota, con la quale, il 23 ottobre scorso, RFI ha riscontrato quella, con la quale il Sindaco di Cefalù, il 15/09/2023, aveva “richiesto informazioni circa lo stato dei lavori del cantiere del raddoppio ferroviario, tratta Ogliastrillo-Castelbuono”.
La nota è stata pubblicata, stamattina, sulla pagina Facebook del Gruppo consiliare “InnoviAmo Cefalù”.
Di tale nota mi occuperò in due scritti, al fine di non scriverne uno solo, che sarebbe potuto risultare eccessivamente lungo.
In questo primo scritto, ritengo prioritario soffermarmi sulla parte finale della nota medesima.
Parte finale, nella quale RFI "coglie l'occasione per fornire aggiornamenti relativamente agli iter in corso che mirano all’ottenimento dei nuovi titoli abilitativi per l’esecuzione in variante della galleria di sfollamento della fermata di Cefalù".
Ciò, perché, tale galleria è l’opera senza la quale Cefalù non potrà avere la fermata sotterranea.
Ciò, per l'importanza, fondamentale, che tale opera ha nel generale contesto del raddoppio della tratta Ogliastrillo-Castelbuono.
Ciò, a prescindere dalla variante relativa alla scelta della modalità, EPB, con la quale la talpa Margherita avanzerà per realizzare le due canne della galleria “Cefalù” e dal tempo entro il quale la stessa variante ha protratto la fine dei lavori, aspetti di cui RFI si occupa nella parte iniziale della nota e di cui io, invece, mi occuperò nel secondo scritto.
Variante della galleria di sfollamento, che è la terza delle soluzioni, che sono state adottate, dal 2002 al 2022, come "progetto definitivo".
Riguardo a tale terza variante, che prevedeva le opere di sbocco in località Gallizza, a monte dell’attuale passaggio a livello,
nello scritto, www.qualecefalu.it/node/24530 , che ho pubblicato su questo blog il 15 novembre 2022, ho spiegato le ragioni per le quali, a mio giudizio, dopo le soluzioni n°1 e n°2, sarebbe abortita anche la soluzione n°3.
Ho concluso quel mio scritto con le testuali parole:
“La Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, se c’è , dovrebbe essere la prima a battere un colpo.
Cefalù non potrebbe subire un ulteriore attentato al suo paesaggio, già sin troppo martoriato dagli scempi di Vallone di marzo, Fiume Carbone, Mazzatore, Ogliastrillo e Torretonda”.
Ebbene, leggere nella nota di RFI che “la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo ha imposto una rivisitazione del progetto con una traslazione delle opere di sbocco della galleria di sfollamento” significa che la Soprintendenza c’é ed è stata la prima a battere un colpo.
Significa che, dopo le soluzioni n°1 e n°2 anche la soluzione n°3 è abortita.
Soltanto, ed evidentemente, per ragioni di natura ambientale che prescindono dalle altre ragioni di natura idrogeotecnica delle quali ho, pure, scritto.
Ciò, ovviamente, se “traslare” significa “trasferire, trasportare da un luogo a un altro, da una sede a un’altra”.
Come insegna tal Giovanni Treccani.
Saro Di Paola, 15 dicembre 2023
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