6 Giugno 2024, 08:52 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Dopo poche ore dall’apertura del cantiere per la realizzazione della galleria di accesso alla fermata sotterranea di Cefalù, nell’area antistante il muro nel quale è previsto il suo imbocco, l’acqua affiorata si presentava così:
i
ieri, invece, si presentava così:
Raffrontando le prime due foto e quelle di ieri, non è difficile rendersi conto del fatto che, col cantiere fermo, il livello del pelo libero dell'acqua si è alzato, e non di poco.
Eppure nessuno ne parla.
Neanche chi, il 27 luglio del 2000, dopo avere ottenuto da RFI la fermata sotterranea, che, addirittura, avrebbe voluto più urbana di quella attuale con accesso dalla Piazza Bellipanni, arrivò a chiedere ad RFI di “valutare per lo scalo viaggiatori di Cefalù l’opportunità di realizzare, sempre in sotterraneo e preferibilmente verso nord, oltre ai previsti binari di “corsa” anche due binari di “precedenza””.
Neanche chi, il 16 maggio del 2023, tra le "tecniche di realizzazione di gallerie "in sicurezza" che dovrebbero essere adottate a Cefalù, www.qualecefalu.it/node/24655 , arrivò a suggerire "il metodo del congelamento, che prevede l'inserimento nel terreno di tubi verticali contenenti azoto liquido per stabilizzare il terreno congelando l'acqua in esso contenuta".
Lo stesso metodo adottato per "una corona di terreno dello spessore di oltre 1 metro attorno al perimetro di scavo di un tratto di 50 metri delle gallerie di banchina della stazione della linea 1 di Napoli".
Peccato che, a prescindere da ogni altra considerazione:
- nelle zone di Pietragrossa, Pacenzia, Spinito e Pietrapollastra, sotto le quali dovrebbe essere congelata l'acqua delle gallerie indispensabili per la fermata - accesso, mezzanino, discenderie per le scale mobili e fisse e sfollamento- non esistono aree libere da costruzioni con superfici tali da permettere l'impianto delle aree di cantiere altrettanto indispensabili per adottare questa tecnica;
- a Cefalù, i tratti di gallerie nei quali dovrebbe essere congelata l'acqua sono più lunghi, molto più lunghi, dei 50 metri di galleria della linea 1 di Napoli.
Nessuno ne parla.
Eppure, se la galleria di accesso o una sola delle altre da scavare e realizzare con metodi tradizionali dovesse risultare irrealizzabile, Cefalù avrebbe perso, soltanto, un quarto di secolo.
Saro Di Paola, 6 giugno 2024
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1558 volte