1 Settembre 2024, 08:08 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Non tutta l'acqua della sorgiva dell'EGV CENTER si sversa sulla piazza Bellipanni, dopo essere scesa attraverso la scala, che collega la piazza medesima al piazzale della stazione.
Una parte si infiltra nel terreno tra il piede dell'antico muro in pietra ed il muro in cemento armato intonacato, che delimita il ballatoio e la seconda rampa della scala medesima.
Con la conseguenza che il terreno tra i due muri si sta imbibendo d'acqua.
Eloquente al riguardo è la macchia d'umidità nella parte bassa dell'intonaco del muro in cemento armato.
Basta poggiare su quella macchia il palmo aperto della mano per rendersi conto che l'intonaco, addirittura, trasuda.
L'antico muro in pietra, inclinato e lesionato da tempo,
col terreno di fondazione rammollito dall'acqua potrebbe crollare.
Per evitarne il crollo, per l'igiene ed il decoro del luogo e per non procurare danni al locale del gruppo elettrogeno dell'EGV CENTER,
qualcuno dovrà provvedere ad eliminare la causa, per la quale, dopo oltre 40 anni, la sorgiva è tornata ad essere tale.
Se ciò non dovesse risultare possibile, quel qualcuno dovrà canalizzarne l'acqua per convogliarla, intubata e sotterrata, magari, nello stesso chiusino dove confluisce per caduta.
Chi sarà quel qualcuno?
L'AMAP, il COMUNE, RFI o TOTO?
D'intuito escludo L'AMAP.
E, se la scala non fosse di uso pubblico, escluderei pure il Comune.
Chiunque finirà per essere, quel qualcuno dovrà provvedere al più presto, anche perché la pavimentazione della piazza dove l'acqua ristagna non è impermeabile e, col passare del tempo, l'acqua finirà per arrivare al piano garage del complesso edilizio.
Intanto, tutti tacciano e sullo sversamento d'acqua chiara all'EGV CENTER a farla da padrone è il silenzio.
Saro Di Paola, 1 settembre 2024
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