14 Settembre 2024, 07:15 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il 12 settembre ho scritto: “a breve dovrebbe essere iniziato lo scavo di sbancamento, anch'esso propedeutico all'apertura dell'imbocco alla galleria di accesso al piano mezzanino della fermata sotterranea. Scavo, che dovrebbe interessare il terreno, che, per eseguirla, è stato addossato al muro in pietra della sottostazione elettrica ed il terreno in situ a ridosso dello stesso muro".
"A breve" sì, ma non immaginavo che un escavatore sarebbe stato all'opera qualche minuto dopo che avevo finito di scriverlo, www.qualecefalu.it/node/24955.
Com’era ovvio, l’escavatore ha iniziato col liberare la testa dei micropali della paratia,
al fine di preparare il piano di posa della trave in cemento armato di collegamento degli stessi.
La celerità con la quale si sta procedendo è segnale, certamente, positivo.
Infatti, dovrebbe consentire di arrivare, con altrettanta celerità, all’apertura ed alla realizzazione dell’imbocco della galleria di accesso.
Se, come io ho fondate ragioni per temere, il livello della falda idrica, la geologia del sottosuolo e la morfologia superficiale, dovessero rivelarsi ostacoli alla realizzazione di tali opere tecnicamente insuperabili, si arriverà, presto, al nocciolo della questione: L’IRREALIZZABITA’ DELLA FERMATA SOTTERRANEA.
Ciò, a prescindere dalla realizzabilità, tutta da verificare, delle altre opere indispensabili alla sua esistenza ed al suo esercizio in sicurezza.
Ciò, dopo oltre 20 anni da quando ne venne elaborato il progetto definitivo e dopo 12 anni da quando ne venne elaborato il cosiddetto “progetto esecutivo”, non sarebbe un gran risultato.
Per tutti.
Sarebbe, comunque, un risultato che eviterebbe ferite ambientali in altri luoghi nel cuore del centro abitato di Cefalù, quali sarebbero, a Pietragrossa, quelle per i due pozzi delle scale di sicurezza e, a Gallizza, quell’altra, molto più grave, per la rampa di accesso alla galleria di sfollamento.
Oltre, ovviamente, al risparmio di danaro pubblico per un importo che, stimo, intorno a 100 milioni di euro, ed alle ripercussioni, assolutamente imprevedibili, sulle opere di urbanizzazione e sull’edificato in superficie da Pietrapollastra a Pietragrossa.
IN BOCCA AL LUPO, CEFALU’!
Saro Di Paola, 14 settembre 2024
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