2 Dicembre 2024, 16:24 - Pasqualino Turdo [suoi interventi e commenti] |
Nella seduta straordinaria ed urgente del Consiglio comunale tenutasi il 28/11/2024, sulle problematiche del raddoppio ferroviario, sono intervenuto iniziando con la citazione testuale di alcuni passaggi dell’intervento, col quale l’allora Sindaco Lapunzina esordì nella presentazione del primo incontro che organizzò sul progetto del raddoppio, nella Sala delle Capriate il 26/11/2015.
Il vicesindaco, intervenendo dopo di me, mi ha dato sulla voce e tra l’altro ha detto:
“non si può citare il passato per strumentalizzarlo, per creare confusione e per ricordare Liguori e Cafiso. Allora ho incaricato prima Liguori e poi Cafiso perché si voleva iniziare l’imbocco di una galleria a meno di 10 metri dai palazzi Argi”.
Basta riascoltare l’audio dell’intervento di Lapunzina Sindaco,
cefalusport.it/Varie2015b/151126_Confernza_Ferrovie/01 Sindaco Lapunzina.mp3 , per avere la certezza che a creare confusione, non ero stato io, ma lui che, da vicesindaco si era dimenticato di ciò che aveva detto da Sindaco.
Infatti, Liguori era stato incaricato da Lapunzina Sindaco, per “elaborare uno studio geologico e geotecnico sulle aree interessate dal progetto che avrebbe consentito al Sindaco di esercitare i compiti assegnatigli dalla Legge” e non come, 9 anni dopo, ha detto Lapunzina, da vicesindaco, “perché si voleva iniziare l’imbocco di una galleria a meno di 10 metri dai palazzi ARGI”.
Lapunzina, di fatto, ha sconfessato sé stesso e la storia di cui si sente unico depositario, pur di non riconoscere l’importanza di affiancare il Sindaco con esperti in materia, come reiteratamente chiesto dai Consiglieri del Gruppo “InnoviAmo Cefalù.
E’ stato lui a citare il passato per strumentalizzarlo.
Fatta questa precisazione pubblico di seguito l’intervento che ho svolto il 28/11/2024.
Sono passati esattamente 9 anni e 2 giorni dal 26 novembre 2015, quando in questa sala si svolse il primo incontro pubblico, nel quale i Tecnici delle Ferrovie, della Toto e di altre imprese dell’ATI che, nel 2012, aveva assunto l’appalto del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono, ne illustrarono il progetto alla Cittadinanza.
Nella Sala, gremita come questa sera, c’ero anche io.
Per quanto impressi nella mia memoria sono rimasti alcuni passaggi degli interventi svolti, in quella occasione, da Tecnici e Politici, ho riascoltato gli audio che sono disponibili su CefalùSport.it, nella pagina di Armando Geraci.
L’intervento di esordio fu, ovviamente, dell’allora Sindaco Rosario Lapunzina.
Cito,
“ ….. tutti abbiamo bisogno di capire, di entrare nei dettagli tecnici, di avere rassicurazioni, di essere informati sui problemi che si potrebbero verificare e sui modi per risolverli,
é necessario che i tecnici ci aiutino a comprendere i punti di forza e le eventuali criticità di un progetto così complesso e per forza di cose invasivo …..
altro aspetto che tratto per ultimo, anche se non meno importante dei precedenti, è quello della sicurezza delle persone e degli edifici e quindi della salvaguardia della pubblica incolumità ….
È compito del Sindaco, quale responsabile locale della protezione civile adoperarsi per garantire ai cittadini che non ci siano rischi per le persone e le cose sia durante la realizzazione delle opere sia a seguito delle stesse.
Per questo ho ritenuto mio preciso dovere affidare al dott. Prof Vincenzo Liguori, docente di chiara fama, l’elaborazione di uno studio geologico e geotecnico sulle aree interessate dal progetto, il lavoro del Professore sarà utile al sottoscritto per consentirgli di esercitare i compiti assegnatigli dalla Legge…
il Prof. Liguori sarà presente nel prossimo incontro, che avrà natura tecnica specifica ed al quale saranno invitati tutti gli abitanti che hanno le case dove ci sarà sottostante la realizzazione delle galleria.
Il Prof Liguori sarà a disposizione di tutti i cittadini”.
Ed in effetti, al successivo incontro del 28/01/2016 in questa stessa sala, limitato all’esame delle opere previste per la fermata sotterranea, il Prof. Liguori partecipò nelle vesti di Consulente dell’Amministrazione, “per salvaguardare l’interesse pubblico del Comune di Cefalù e dei suoi abitanti, per evitare pericoli, per interfacciarsi con le imprese e con il committente e per richiedere alle ditte varianti alle opere sotterranee ”, come precisò l’allora Sindaco Lapunzina.
Tra i passaggi degli interventi del Prof. Liguori a rimanermi, particolarmente, impresso fu il seguente:
“la mia è una posizione di difesa del Comune e dovrò trovarmi una allocazione stabile all’interno del Comune”.
Come si ricorderà, il Prof Liguori si dimise dall’incarico con la nota scritta protocollata il 18/02/2016, cioè appena due mesi dopo il conferimento dell’incarico.
Di quella lettera, cito testualmente alcuni passaggi, che, nel 2024, sono più attuali di quanto lo erano nel 2016 :
Egregio Sindaco, battagli per avere un ampio consenso dai suoi cittadini e per avere da RFI risposte concrete e non a chiacchiere,
Lei deve porre questi problemi al committente e a nessun altro perché ritengo che i problemi nasceranno.
Elenco i problemi nello stesso ordine nel quale li elencò Liguori:
1 – il cunicolo di sicurezza e soccorso di Via Antonello da Messina, per i rapporti con la falda idrica, con gli scavi nel vallone Spinito e per quelli tra gli scavi e gli edifici; al riguardo, mi permetto di aggiungere che lo spostamento dell’imbocco di questa galleria alla Gallizza non ha, affatto, cambiato i rapporti con la falda idrica e quelli tra gli scavi e gli edifici di cui scrisse Liguori.
Anzi li ha estesi ad una fascia d’influenza più lunga di circa 500 metri.
2 – Il cunicolo di drenaggio Rio Pisciotto, per i rapporti degli scavi con gli edifici;
3- Il cunicolo di discenderia alla nuova stazione, per i rapporti degli scavi con gli edifici”.
Ai due incontri, che ho ricordato, dei “tantissimi” promessi da Lapunzina ne è seguito uno, che si svolse nella Sala Don Carmelino Serio della Parrocchia dello Spirito Santo il 26/02/2016 ed un altro, in questa sala, il 25 giugno del 2016, per illustrare la relazione redatta dal Geologo Prof. Fabio Cafiso, che, dopo le dimissioni di Liguori, era stato incaricato di “valutare le interferenze tra il progetto del tunnel di sfollamento e le edificazioni presenti in contrada Spinito”.
Dopo il 2016 e dopo il Prof Cafiso, il Sindaco Lapunzina non si è più avvalso di Tecnici che, come ebbe a dire il 26/11/2015, ripeto, “ci aiutassero a comprendere i punti di forza e le eventuali criticità di un progetto così complesso e per forza di cose invasivo”, aggiungendo che sarebbe stato “compito del Sindaco, quale responsabile locale della protezione civile adoperarsi per garantire ai cittadini che non ci siano rischi per le persone e le cose sia durante la realizzazione delle opere sia a seguito delle stesse.
Lapunzina, non ha, neanche, ritenuto di sottoporre al Prof Cafiso la soluzione della galleria di sfollamento con imbocco in località Gallizza per chiedergli se con questa soluzione venivano meno gli scenari di rischio che Cafiso aveva prefigurato per gli edifici del complesso ARGI.
Dopo il 2016 e nel quinquennio dal 2017 al 2022, il Sindaco Lapunzina, che, per l’approfondimento delle sue conoscenze geologiche e geotecniche, che frattanto avrà fatto, per perorare la causa della galleria di sfollamento con imbocco alla Gallizza è andato avanti da solo.
Senza essere sfiorato dal minimo dubbio sulle altre opere previste per la fermata sotterranea che, come scrisse Liguori nella lettera di dimissioni e come ho ricordato prima, faranno nascere problemi.
Il suo successore Tumminello, ha continuato sulla strada tracciata da Lapunzina con la quale lo stesso Lapunzina aveva sconfessato sé stesso, per essere venuto meno alle promesse fatte ed a quanto dichiarato il 26/11/2015, il 28/01/2016 ed il 26/02/2016 negli incontri pubblici che ho ricordato all'inizio.
Siamo stati noi Consiglieri del gruppo “InnoviAmo Cefalù”, eletti nel giugno 2022, a rompere il silenzio sulle problematiche del raddoppio, dopo che, il 3 settembre, il passaggio della talpa aveva causato l'apertura di una voragine a Vallone di Falco.
Noi, sul raddoppio, abbiamo rotto il silenzio due volte.
La prima il 9/11/2022, con la mozione sottoscritta, anche, dalla Consigliera Vicari,
con la quale avremmo voluto che il Consiglio
impegnasse il Sindaco
“ad avvalersi di un pool di tecnici esperti in materia di opere in sotterranea, al fine di affiancare l’Amministrazione nel seguire le risultanze dei sondaggi prima dell’inizio delle opere per la fermata sotterranea e darne opportuna conoscenza al Consiglio ed alla Città prima dell’inizio di ogni singola opera,
proponendo, altresì, la costituzione di un tavolo tecnico e per tutta la durata dell’intervento che si relazionasse con il pool di tecnici.
Apriti cielo!
Siamo stati presi a pesci in faccia.
Dai Consiglieri di maggioranza e dal Presidente del Consiglio.
Siamo stati tacciati di populismo, di non avere fiducia nel Sindaco e di volerlo commissariare.
La seconda volta il 23/03/2023, con una mozione che, nella speranza venisse approvata, avevamo reso più snella e con la quale avremmo voluto che il Consiglio
impegnasse il Sindaco
“ad avvalersi di tecnici esperti in materia di opere in sotterranea, al fine di affiancare l’Amministrazione nel seguire le risultanze dei sondaggi prima dell’inizio delle opere per la fermata sotterranea”.
Anche questo nostro secondo tentativo di rompere il silenzio sulle problematiche del raddoppio non ha avuto fortuna ed è andato a vuoto.
Come il primo si è infranto contro la forza dei numeri dei Consiglieri di maggioranza.
A dare lampante dimostrazione di quanto i nostri due tentativi fossero fondati e meritevoli di attenzione da parte dell'Amministrazione e della maggioranza, sono stati gli accadimenti dell'ultimo mese.
Le lesioni, tutt’altro che capillari, ed i danni registrati in diversi appartamenti e magazzini del complesso ARGI allo Spinito hanno gettato nel panico coloro che li hanno subiti ed hanno destato allarme nei proprietari degli immobili sotto i quali la talpa continuerà a realizzare la prima canna della galleria “Cefalù”.
Signor Sindaco,
chiedo a lei e a tutti i presenti, quale sarebbe stato il nostro stato d’animo, se, nel cuore della notte, fossimo stati svegliati da una sorta di terremoto?
E che cosa diremmo se ci ritrovassimo con le nostre abitazioni, acquistate con i sacrifici di una vita, con mutui ancora da pagare e con il valore delle stesse irrimediabilmente compromesso?
Tutti quei nostri concittadini hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati nelle loro persone e nelle loro cose.
È inammissibile che il Sindaco, primo responsabile di protezione civile e quindi della loro protezione, come ho ricordato ebbe a dire Lapunzina il 26/11/2015, se ne lavi le mani e, addirittura, si permetta di dire:
state tranquilli la Toto ha una bella assicurazione che vi pagherà i danni.
Signor Sindaco, questo suo atteggiamento è inaccettabile.
Nessun soccorritore davanti ad un incidentato, ferito e dolorante sull’asfalto, si è mai sognato di dire:
stai tranquillo chi ti ha investito ha una bella assicurazione.
Signor Sindaco, il risarcimento dei danni non sarà un atto di benevolenza da parte di chi li ha causati.
Quanti hanno subito danni devono essere risarciti ope Legis.
Tutti i proprietari di immobili nella fascia di influenza delle opere del raddoppio non possono accontentarsi del risarcimento del danno subito o che subiranno per il primo passaggio della talpa, hanno il diritto di conoscere quali altri danni subiranno per la realizzazione delle altre opere previste nel progetto e, soprattutto, di quelle la cui realizzazione non potrà che essere con metodi tradizionali.
Signor vicesindaco, a nulla serve che lei dica, come ha detto nei giorni scorsi, che i danni che si sono verificati erano “previsti nel progetto”.
Tali danni sono ben maggiori di quelli che erano stati previsti e, perciò, i nostri concittadini non credono più nel progetto e vogliono che la pubblica amministrazione venga affiancata da tecnici esperti e di fiducia.
Come dire, Signor Sindaco che le ragioni per le quali nel 2022 e nel 2023 le abbiamo chiesto di farsi affiancare da Tecnici, oggi nel 2024, alla luce di quanto accaduto, sono più attuali che mai.
Signor Sindaco,
le ripetiamo che la nostra reiterata richiesta non era, e non è, per “fare populismo”, né “per commissariarla” e neanche “per mancanza di fiducia nei Suoi confronti”, come hanno detto i Consiglieri della Sua maggioranza, tra cui una che, animata da un dubbio ambientalismo, ci ha, addirittura, sbeffeggiato ricordandoci,
quasi che noi non lo sapessimo,
che sotto La Manica venne realizzato l’eurotunnel lungo 50 chilometri e che a Firenze sono in corso di realizzazione i tunnel del passante ferroviario ad Alta Velocità da Campo di Marte a Rifredi.
Signor Sindaco,
non ce ne vorrà, era, ed è, perché, non Le riconosciamo quelle competenze che, persino il Suo predecessore, riteneva di non avere tanto da avere incaricato due esperti docenti universitari.
In ciò, che, in estrema sintesi, ho ricordato della storia più recente del raddoppio, si colgono, piuttosto chiaramente, le ragioni per le quali voterò il documento di cui darà lettura il collega Consigliere Carmelo Greco e che, nell’interesse dei cittadini, auspico il Consiglio voti all’unanimità.
Pasqualino Turdo, Consigliere comunale
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