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6 Gennaio 2025, 14:48 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |


Da tempo mi ero ripromesso di dare ordine alle “carte” che, da circa venti, conservo, una sull’altra, in uno scaffale della libreria.
Stamattina avevo cominciato a provarci e, senza esserci riuscito, mi sono imbattuto nella news pubblicata il 12 luglio 2007 dal giornale telematico “Cefalunews”, di cui alla foto che segue.
La news seguiva quella che lo stesso giornale, quello stesso giorno, aveva pubblicato “in primo piano” e che era il mio aggiornamento sull’avanzamento dei lavori di somma urgenza, per l’importo di euro 182.000,00, che il Genio Civile aveva iniziato il 17 giugno 2007 nel Vallone Sant’Oliva.
Lavori che sarebbero consistiti, come sono consistiti, nella rimozione e nella sostituzione, per quasi tutto il suo sviluppo, del tubo ARMCO nel quale erano state canalizzate le acque del vallone.
Con quei lavori, del tubo originario venne lasciato soltanto il tratto più prossimo all’imbocco lato monte, che, per quanto vistosamente deformato, era impossibile da rimuovere e sostituire, come lo è ancora oggi.
Ciò perché per rimuoverlo si sarebbe dovuta demolire, come ancora si dovrebbe, la gabbionata a forma di ELLE con la quale venne “adattata” a spalla lato Est, quella che, nel progetto della cosiddetta “intercomunale” era, soltanto, la pila centrale del viadotto di attraversamento del vallone, con la conseguente chiusura al traffico della strada, da poco ultimata.
Ho pubblicato la news del 12 luglio luglio 2007, non già per ricordare agli altri "l'encomio al valore civile" che secondo l'Architetto Prof. Panzarella avrei "meritato per la costanza con cui da anni seguivo l’evoluzione della situazione del vallone Sant'Oliva”, bensì per ricordare a me stesso che l'etichetta di “catastrofista”, che mi viene attribuita non è, poi, tanto datata.
Risale, infatti, al 2016 quando avendo avuto la possibilità di studiare a fondo le tavole del "progetto esecutivo" del raddoppio ferroviario con fermata sotterranea, ne ho evidenziato le criticità.
Quelle che sono emerse, già, al primo passaggio della talpa sotto le zone urbanizzate di Spinito e Pietragrossa e quelle altre che emergeranno col secondo passaggio della talpa e con la realizzazione delle opere indispensabili alla fermata sotterranea.
Saro Di Paola, 6 gennaio 2025
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