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29 Giugno 2025, 08:40 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |


Il resoconto della seduta consiliare celebratasi il 7 febbraio 2008 su richiesta del PD, pubblicato, testualmente, negli scritti dei giorni scorsi, suscita, spontanee, molte domande.
Eccone alcune:
- Le questioni sollevate dal PD “riguardavano la salute dei cittadini”?
- Il Sindaco Vicari con l’ordinanza dell’11 luglio 2005 aveva messo in esercizio il potabilizzatore senza quell’autorizzazione sanitaria, che, secondo il PD, era "indispensabile per garantire la salute dei cittadini"?
- Il Sindaco Guercio avrebbe potuto revocare quell’ordinanza?
- La “Sorgenti Presidiana” non aveva adempiuto all’obbligo contrattuale di fornire al Comune tutte le autorizzazioni necessarie per l’inizio dell’attività di potabilizzazione?
- Il Sindaco Guercio avrebbe potuto rescindere il contratto con il gestore dell'impianto, che, per essersi aggiudicato il projet financing promosso dalla Vicari e per averlo realizzato con fondi propri, avrebbe dovuto gestirlo per 25 anni?
- Le Leggi vigenti, per le acque, che, prima di essere destinate al consumo umano venivano sottoposte a processo di potabilizzazione, come erano, per Cefalù, quelle emunte dalla sorgente di Presidiana e dal pozzo di Santa Barbara, prevedono e/o prescrivono, a garanzia della salute pubblica, il rilascio dell'autorizzazione sanitaria da parte del Dipartimento di prevenzione medico della Regione?
- Dopo il dibattito del 7 febbraio 2008 e sino al 12 agosto 2017, quando "Sorgenti Presidiana" chiuse il potabilizzatore, per l'impossibilità economica di continuare a sostenere le spese di gestione a causa del mancato pagamento da parte del Comune delle fatture relative al servizio reso, per il potabilizzatore è stata mai richiesta e rilasciata l’autorizzazione sanitaria?
- La seduta consiliare del 7 febbraio 2008 fu utile alla Città?
- Il Consiglio comunale, in quella seduta “diede prova di alta politica” o scrisse una pagina nera della politica cittadina?
Le risposte a tali domande ed alle altre, tecniche e politiche, che, ancora oggi, suscita spontanee il dibattito della seduta consiliare del 7 febbraio 2008, sono nelle certezze, che il tempo ha, già, acclarato e che, purtroppo, continuerà ad acclarare.
Inoppugnabili le une, inesorabile l’altro.
A domani.
Saro Di Paola, 29 giugno 2025
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