La “dichiarazione di guerra” del Comune a “Sorgenti Presidiana” (6)

Ritratto di Saro Di Paola

30 Giugno 2025, 10:11 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Dalla “follia” della politica sull’inadempienza della “Sorgenti Presidiana” rispetto alle clausole del contratto stipulato col Comune di Cefalù, al primo lodo arbitrale previsto dallo stesso contratto, il passo fu breve.
Infatti, la prima sconfitta per il Comune arrivò già il 24 luglio del 2009.

Gli arbitri condannarono il Comune al pagamento di oltre 60.000,00 euro a titolo di interessi per ritardato pagamento di fatture degli anni 2006- 2007 e 2008 e di circa 40.000,00 euro per le spese del giudizio e delle consulenze, il tutto per un totale di circa 312.000,00 euro.

Il 27 novembre del 2009, a dare notizia della “incredibile decisione arbitrale” fu il Consigliere Rosario Lapunzina sulle pagine de “L’Altra Cefalù” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/124), sotto il titolo “L’eredità della Vicari”!.

Quella notizia, ruppe il più assordante dei silenzi, che, nei mesi successivi al deliberato del Consiglio comunale del 7 febbraio 2008, aveva fatto calare il sipario sulla questione potabilizzatore e fece chiarezza sui due aspetti fondamentali della questione medesima.

Il primo: nessuna certificazione o autorizzazione sanitaria all’impianto era prevista dalla Legge prima dell’immissione in rete dell’acqua trattata.

Il secondo: nessun sindaco avrebbe potuto rescindere il contratto con il gestore per la mancanza di un adempimento, che la Legge non prevede.

Come dire che il GIORNO DELLA VERITA’ sulla questione potabilizzatore giunse ben presto.

A quel lodo ne seguirono altri.
Per il Comune arrivarono altre sentenze di condanna, tutte con interessi e spese legali a carico.
L’ultima di tali sentenze, il 20 giugno scorso, del Tribunale Civile di Termini Imerese, www.qualecefalù.it/node/25114 , che ha condannato il Comune a pagare a “Sorgenti Presidiana” le fatture per il servizio di potabilizzazione reso nel 2017, cioè nell’ultimo periodo prima della chiusura dell’impianto, per un importo, che, spese e interessi anatocistici compresi, sarà di circa un milione di euro.

La questione potabilizzatore è, definitivamente, chiusa?
Per il Comune arriveranno altre sentenze di condanna in altri giudizi promossi da “Sorgenti Presidiana”?
Da contribuente di Cefalù, mi auguro di no.
Da conoscitore della questione, temo di sì.

Saro Di Paola, 30 giugno 2025