6 Novembre 2013, 18:21 - Totò Testa [suoi interventi e commenti] |
... quelli della mia generazione, se il destino non ci avesse dato l'Inter, la nutella e De André!?
Re Saro ha vinto la sua guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
comizio a porta tera
e fascia tricolor
Il Guercio, lo Sgarbio e l’Edoardo
seduti sopra un cardo
boccheggian di dolor
Invano si leccan le ferite
son perse le partite
è Saro il vincitor
"In ansia di gloria e sete d'onore
il Sindaco nuovo e vincitore
non si concede un momento per atti d’amo - o - re
Ma pensa, invece, cosa soave
Di rimediare al dissesto grave
solo che della cambusa ha perso la chia - a - ve!
E’ così che comincia a lamentarsi
incerto sul da farsi
novello pipiton
Gli scialacqui li fece la Simona
che prima era più bona
il Guercio, invece, no
Quand'ecco che nel sogno si compone
mirabile visione
una lottizzazion
Dalle ombre di freddi e bui uffizi
il Duca de’ supplizi
al fin la rivelò.
"Mai non fu vista migliore occasione”
Disse Re Saro con decisione
“Mi pare meglio chiamarla localizzazio - o - ne!
De' consiglieri non titubate
è tempo perso se cincischiate
ad altra più facile fonte la sete calma - a - te"
Sorpresi da un dire sì deciso
che a tutti i probi viri
Re Saro riservò
si chiesero se fosse la ventura
o un colpo di bravura
d’un grande matador.
Poi vennero in guise non previste
valanghe di richieste
d’antichi guiderdon
per l’acqua, l’IMU, l’ICI e la monnezza
che misero tristezza
a tutti gli elettor.
"Ma questo è un sindaco oppure un marrano
che nella tasca mi mette la mano?
Lui cerca soldi ma trova il mio talisma - a - no!
"Io che fatico siccome un mulo”
Disse perplesso Carmelo Gargiulo
“Non ho più forze, ma debbo mandarlo affancu - u lo!”
Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir.
Veloce lo arpiona la bidella
antica è la querella
del plesso elementar
“Mio Sire, da qui non se ne parta
d’igienica la carta
ci deve ancor dotar!"
"E' mai possibile o colpo d’un legno
che le vicende di questo regno
debban tutte gravarmi sul cozzo, ma senza rite - e - gno
E questo fatto è una vera manfrina,
al tempo del Guercio, ogni mattina
l’alunno portava da casa la carta Regi - i - na!”
Ciò detto agì di grande urgenza
impegno e competenza,
la carta si trovò.
Fu salva la scuola elementare
la gloria dell’altare
il Re si conquistò
Re Saro, che vinse la sua guerra
lo accolse la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
si squaglia l'armatura
del sire vincitor.
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Commenti
Totò Testa -
Errata corrige
Mi sono accorto di un refuso sulla quinta strofa, che va letta, anzi cantata, così:
"In ansia di gloria e sete d'onore
il Sindaco nuovo e vincitore
non si concede un momento per atti d’amo - o - re -
Quale Cefalù -
Correzione effettuata
Abbiamo apportato la correzione segnalata direttamente nel testo originale
Angelo Sciortino -
Se ti dicessi, caro Totò,...
... che mi hai fatto sorridere, non sarei sincero totalmente e mostrerei di non avere capito il messaggio. Un messaggio quasi disperato, che condivido e che dà tanta amarezza al mio sorriso. Ma anche così, come non complimentarsi con te?!
Totò Testa -
l'ironia non ci salverà
.. dalle vessazioni, dai disservizi, dalle telefonate a favore o sfavore di qualcuno, dalle cialtronerie del potere, dal tesseramento di morti, esquimesi e guerrieri Bantù, dalle "localizzazioni", insomma da tutti i frutti amari di una classe dirigente inadeguata ed incapace che siamo costretti a digerire ogni giorno.
Ma è medicina per la mente, e, fino a che la mente rimarrà lucida, c'è una speranza di salvezza, quantomeno individuale.
Il fatto è che più avanzo negli anni e più mi accorgo di dovere ricorrere ad alti dosaggi. Tu mi capisci, io ti capisco, altri ci capiscono e noi comprendiamo loro, ma in troppi non capiscono nè vogliono capire, altri i peggiori, fanno finta.
Non solo di non capire, fanno solo finta di tutto!