![]() |
Sarebbe il tempo che il Vicesindaco ed il Sindaco facciano pace con sé stessi e con la Città [2]16 Giugno 2024, 09:25 - Pasqualino Turdo [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
L’articolo 50 del TUEL, Testo Unico Enti Locali, conferisce al sindaco, “quale rappresentante della comunità locale, il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti in situazioni, imprevedibili di necessità e urgenza, come quelle che possono riguardare la tutela ambientale a livello locale”.
Tale potere può essere esercitato dal vicesindaco in caso di assenza o di impedimento del sindaco, senza necessità di specifica motivazione in ordine alle ragioni dell’assenza o impedimento del sindaco.
Per tali ragioni, se vi fossero state “le situazioni imprevedibili di necessità e urgenza” nulla si potrebbe eccepire al vicesindaco sulla seguente ordinanza,
con la quale ha “ordinato la deroga acustica, per lo svolgimento degli eventi musicali nell’ambito della manifestazione Cefalù Pizza Fest presso il lungomare G. Giardina di Cefalù nelle date del 14-15 e 16 giugno 2024 dalle ore 22,00 alle ore 2,00.”
Purtroppo, però, le situazioni previste dal TUEL per l’emanazione dell’ordinanza contingibile e urgente non vi erano e non vi sono.
Non solo perché la manifestazione Cefalù Pizza Fest, essendo calendarizzata da tempo, era tutt’altro che imprevedibile, ma anche, e soprattutto, perché la deroga va in senso opposto alla tutela ambientale a livello locale, per la quale il TUEL conferisce al sindaco e/o al vicesindaco il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti.
Non posso esimermi dal ricordare che tale deroga è stata, anche, inopportuna.
Infatti, il 12 giugno scorso il Consiglio comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, www.qualecefalu.it/node/24836 [5], il “Regolamento acustico comunale”, che, fissa alle ore 1,30 il limite orario oltre il quale non possono essere protratti gli eventi previsti sul lungomare G. Giardina.
Per quanto tale regolamento entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione all’Albo Pretorio, con la predetta ordinanza il (vice)sindaco ha sconfessato il voto, che, da consigliere comunale, aveva espresso, soltanto, ventiquattro ore prima.
Sarebbe il tempo che il (vice)sindaco ed il Sindaco facciano pace con sé stessi e con la Città.
Pasqualino Turdo, Consigliere comunale