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L’esecuzione della Sentenza [2]11 Settembre 2012, 03:38 - Pino Lo Presti [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Ho seguito quasi tutti i Consigli Comunali svoltisi sotto la Giunta Guercio (circa 140) pubblicandone i resoconti (quasi sempre con trascrizione completa di tutti gli interventi e momenti, allegandovi i più importanti documenti trattati) con una ricca documentazione fotografica che li rendeva vivi al lettore, spesso sino alle sfumature di taluni più significativi momenti, a partire dal 10 dicembre 2007 al 1 dicembre 2011 (passando attraverso le pagine web di Cefalunews, Donlappanio e Laltracefalu), in un numero che si aggira attorno al centinaio.
Non era mai successo nella storia democratica e della informazione cefaludesi che i Consigli comunali divenissero così popolari (è chiaro sempre all’interno di una ristretta cerchia di persone).
Pensate che un singolo resoconto costa in media 20/25 ore di lavoro (tra il seguire il consiglio e tutto il restante lavoro compositivo).
Alcune persone dovrebbero poter ricordare - di fronte al loro scetticismo sul costo-benefici di tanto lavoro - quanto fossi fermo nell’affermare il valore assoluto del “documento” (anche del modo di parlare, di gesticolare, di manifestarsi attraverso le espressioni del volto) specie - dicevo - in una città come Cefalù: della “rimozione”, cioè che tende, almeno apparentemente, a dimenticare ciò che si è detto la volta prima.
Desideravo che la gente vi si appassionasse seguendo il Consiglio come una puntata di un fotoromanzo, ma con il solo materiale documentario delle effettive parole, atti e delle effettive espressioni dei protagonisti.
Non è che mi aspettassi un Premio ma certo non quello che si è manifestato ieri sera al Consiglio comunale del 10 settembre 2010.
Praticamente, all’apertura dei lavori, il consigliere del PDL-Urbe, l’avv. Giovanni Iuppa, si alza per fare una Raccomandazione all’Ufficio di Presidenza che il prof. Antonio Franco presiede
Questi i dialoghi della - così mi è parsa - “farsa” (si può dire?):
Avrei, a nome del gruppo PDL-Urbe - ma penso di poter parlare a nome anche di qualche altro consigliere con il quale mi sono confrontato prima dell’inizio della seduta - da fare una raccomandazione all’ufficio che lei presiede.
Del seguente tenore.
Durante le sedute del consiglio comunale mi sono accorto, ci siamo accorti - posso dire tranquillamente - che il pubblico, vuoi per ragioni di stampa, si muove dietro i banchi dei consiglieri comunali, o anche per scambiare qualche parola con il Sindaco - per carità, ci mancherebbe altro - ma, riteniamo che sia inopportuno per l’aula e oltrechè anche fastidioso - per chi, qui, si siede per lavorare come noi, penso tutti - avere gente che, diciamo, tra virgolette, vìola - voglio dire - spazi che non sono quelli dedicati e lasciati al pubblico.
Io ritengo che le foto, le riprese, quelle che siano, si possono fare anche dal pubblico.
Ma, a prescindere dall’aspetto delle fotografie o delle riprese, voglio dire, in generale, abbiamo avuto modo di constatare più volte appunto che c’è uno strano e fastidioso e inopportuno gironzolare negli spazi che le forme del consiglio comunale vogliono che siano dei consiglieri comunali, della giunta e del Presidente.
Quindi, io la inviterei, ecco, in questo senso, a mantenere l’ordine sotto questo punto di vista, in aula.
Il Presidente
Grazie, ne avrò cura senz’altro; l’ho notato anch’io una certa libertà, ma anche le libertà vanno regolamentate. Credo che sarà nostra cura che venga mantenuta non solo la possibilità di lavorare in serenità ma anche la riservatezza giusta degli atti, degli appunti di ogni consigliere. Grazie consigliere Iuppa.
Più avanti continuando io a muovermi nell’Aula consiliare (nel corridoio esterno alle spalle dei consiglieri) fotografando, come facevo ormai da quasi cinque anni ... così come attendevo, interviene direttamente il Presidente del Consiglio, benevolmente stupito di me, che era come se non avessi capito.
Avrei voluto ricordargli che ero stato io stesso, la stessa sera che fu nominato Presidente del Consiglio, a chiedergli se mi autorizzava a fare il mio solito lavoro di servizio in quell’Aula e se per caso fosse meglio che io facessi una domanda formale scritta, e che la sua risposta fu che non era necessario.
Ma il tutto si conclude qua:
Il Presidente
Io, vi chiedo scusa, siccome il consigliere Iuppa neanche tre minuti fa ha fatto una raccomandazione... Pino dovresti cortesemente metterti ...(Pino alza l’indice perchè avrebbe una cosa da dire) no, in consiglio comunale no, mi dispiace.
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Alla fine del brevissimo Consiglio, che oltre ad aver ristabilito l’Ordine in Aula non ha prodotto altro, sono andato a complimentarmi con il consigliere Iuppa il quale non mostrò crepe nella corazza del fiero giustiziere che ha appena finito di fare solo il suo dovere.
Il consigliere La Rosa invece mi rinfacciò - col suo sorriso - che era troppo facile, per evitare querele, dire - come io ho scritto - che l’interessato avrebbe ben potuto smentire, se quanto io avevo riferito di aver udito non fosse corrisposto al vero (testualmente: Si dice che, all’ultimo momento il consigliere Marco La Rosa abbia ricevuto un telefonata dalla Vicari ma sono voci che lo stesso consigliere potrà ben smentire. https://www.qualecefalu.it/node/748# [5])
Dall’altro lato il consigliere Scialabba mi rimproverava di non aver riferito che il primo era stato lui a chiedere il rinvio del Punto 4° nello scorso Consiglio e non Patrizia Messina.
Ho risposto che a me nessuno mi paga per quello che faccio e che nessuno ha mai impedito una correzione o precisazione o una qualunque altra forma di contestazione a quanto mi trovavo di volta in volta a scrivere.
Per un attimo non capii che c’entrassero queste “esternazioni” con “la parte” svolta da Iuppa, ma anche ora devo fingere di non capire che forse, probabilmente, potrebbe aver potuto apparire analogo - tutto questo - ad una specie di vendetta, quella richiesta di Ordine; per aver svelato forse un vero segreto? Il quale comunque non può mai essere a me giunto che da persone, luoghi e momenti esterni al Consiglio!
In tutti questi anni, molti consiglieri potranno essere testimoni, assieme all’ex Sindaco, agli ex Assessori e all’ex Presidente del consiglio di quanto io sia stato "invadente", "indiscreto", "maleducato", "di quanto li abbia infastiditi"!
Certo, non è che dal lato della Maggioranza mi guardassero con un più benevolo occhio; lo stesso Sindaco che, negli anni passati, ebbe più volte a complimentarsi per me per "l'importante servizio che svolgevo per la città".
Nessuno, proprio nessuno ha fiatato su qualcosa che, al di là della mia persona, mi pare sia accaduto segnando, a mio avviso, questa consiliatura, in modo grave: è stato un segno di insofferenza verso l’attenzione ravvicinata della gente, un ristabilire le distanze, un chiudere spazi e stanze che, si badi bene, solo in ultimo, sono quelli/e fisici/che.
Pericolose alleanze quelle che si formano su questo versante.
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Assenti: Crm, Radio Cammarata e i ragazzi di Cefaluweb che già da un paio di occasioni stavano cominciando a cimentarsi con analoghe cronache del Consiglio comunale.
Nota: in merito alle motivazioni del rinvio "sine die" del Punto 5 (“Proposta di approvazione piano di lottizzazione per la costruzione di unità abitative in frazione Sant’Ambrogio”) ci fa specie osservare che esse derivino dall'assenza dei Pareri necessari; da ex consiglieri di Opposizione sempre puntuali nel richiedere, ad ogni atto della Amminsitrazione allora in carica, il corredo dei previsti Pareri, non ci aspettavamo questa distrazione!