A tutte le associazioni culturali di Cefalù - Comunicato da "Laltracefalu"

ritratto di Pino Lo Presti
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Dall’incontro con l’assessore Patanella è emerso che vi era stata una qualche difficoltà nel contattare tutte le associazioni operanti sul territorio. In effetti non esiste al Comune un elenco completo delle stesse.

Sarebbe certamente utile che ciascuna associazione si fornisse di una scheda di presentazione che raccolga, in maniera sintetica, tutte le informazioni relative alla propria natura, composizione, attività svolte, intenti.

La raccolta di tutte queste schede non ritornerebbe utile solo nell’organizzare - da parte di chiunque - successivi incontri - magari tematici -; permetterebbe infatti alle stesse associazioni di conoscersi meglio tra di loro.

Invitiamo perciò tutte le associazioni a volere inviare all’indirizzo info@laltracefalu.it tutte le informazioni utili alla riconoscibilità della propria identità e delle proprie potenzialità.

E’ intenzione de “L’altra Cefalù” dedicare uno spazio, nella Home, denominato “Associazionismo”, che, oltre a luogo di raccolta dei suddetti dati, funga al contempo da luogo per scambio di esperienze, informazioni e contatti.

L’idea di una Consulta permanente è forse una utopia in una città caratterizzata da una profonda sfiducia verso forme organizzative diverse da quella, più rassicurante e abituale, di “famiglia”, o ad essa comunque assimilabili.
Naturalmente vi sono ragioni, alla base di questo disincanto, le cui genesi affondano nella storia plurisecolare della nostra città, e del nostro Sud, le quali, assieme a tanti altri distillati della esperienza collettiva, costituiscono il corpo della sua, comunque, saggezza.
E, tuttavia è nell’ordine delle cose che ogni nuova generazione riprovi a fare, con modi e spirito nuovi, quei passi - o alcuni tra essi - da cui quelle hanno receduto; e ciò soprattutto quando questi siano nella direzione di un orizzonte di civiltà più inclusivo.

Abbiamo già visto - anche di recente (vedi “Comitato pro-apertura Teatro Comunale”) - quanto sia difficile convergere su un’azione comune nei confronti delle Istituzioni - troppo abituate ciascuna associazione a “trovare” la sua strada -, e tuttavia non credo che i cuori non subiscano, nell’intimo, il fascino di una comunità associazionistica aperta, democratica, trasparente, dinamica e fertile, capace di essere poi anche compatta nei confronti delle Istituzioni, sia in fase di accesso a finanziamenti sia in fase di stesura di programmi.

Un sogno, al momento, certo, ma se si dice di volere fare “cultura”, occorrerebbe riflettere un poco sul suo significato. Farla non può ridursi al riproporre, in maniera spesso acritica, prodotti culturali del passato; “cultura” è, in primo luogo, fare e ricavare esperienza dalla vita. Sperimentare, migliorare il modo di stare assieme agli altri è - io credo - l’origine di ogni vera crescita culturale, e il dovere di chiunque voglia qualificarsi come “operatore” nel campo. Un vero arricchimento culturale non può non accompagnarsi, e - nello stesso tempo - essere preceduto da un arricchimento della Civis.

Poichè non riteniamo di poter raggiungere tutti con questo nostro giovane strumento, preghiamo, chi ritenga che sia questa una cosa utile, di farsene promotore presso altri.

ritratto di Vito Patanella

grazie

ottima iniziativa