Scippo in via Spinuzza!

ritratto di Angelo Sciortino

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Un altro episodio di bullismo, un'altra prova di quanto sia caduta in basso Cefalù. La placida e tranquilla Cefalù, fino a pochi anni fa esempio di sicurezza. Inutile chiedersi di chi sia la colpa, perché essa è di tutte le istituzioni presenti e passate. E' di tutti coloro che hanno dato esempi di assoluta mancanza di rispetto della legge e della morale, pur di trarre qualche piccolo guadagno; è di quei genitori e di quegli insegnanti che sorridono di fronte a comportamenti, che non sono ragazzate, ma sintomo di un'assenza totale di regole morali individuali e pubbliche; è di coloro che dovrebbero vigilare perché la piazza della stazione ferroviaria non diventi terra di nessuno. Se tacessimo, sarebbe colpa anche dell'informazione di ogni ordine e grado.
Non si vogliono, in questa sede e in questo momento, sottolineare le colpe e indicare i presunti responsabili del degrado morale, ma proporre soluzioni. Soluzioni che non devono essere inventate, perché già previste dalla legge. Ecco in breve i punti essenziali:
1.i docenti hanno la responsabilità (in vigilando) di vigilare e quindi sono tenuti a risarcire i danni imputabili alla mancata vigilanza sugli alunni;
2.i bulli minorenni, dopo essere stati individuati devono essere affidati ai genitori (diffidati), affinché vengano educati in maniera appropriata;
3.i genitori hanno la responsabilità educativa (in educando) e pertanto, oltre ad essere diffidati dai servizi sociali, sono tenuti a risarcire i danni causati volontariamente dai figli minori a persone e cose;
4.i genitori che non sono in grado (per indigenza, per incapacità, per malattia, per criminalità, ecc,) di educare sufficientemente i figli, nell'età dell'obbligo, devono essere censiti in tempo utile dal Comune e controllati dai servizi sociali anche in base ai dati in possesso dall'ASL e dagli stessi uffici comunali (dati dell'anagrafe, dati dei vigili, dati raccolti dagli assessori all'istruzione, alla cultura, alla gioventù, ecc);
5.i servizi sociali comunali, devono provvedere "direttamente" ad individuare i mezzi e le modalità per educare i minorenni trascurati dalle famiglie (con l'affidamento alle case-famiglia, con l'adozione familiare, con l'adozione extrafamiliare o con l'affidamento ad istituti di rieducazione minorile);
6.i dirigenti scolastici, informati dai propri docenti sugli atti di bullismo, - ove gli organismi comunali di settore tardino ad intervenire, anche di fronte ad evidenti danneggiamenti di suppellettili e strutture edilizie, od ignorino le denunce dei genitori delle vittime del bullismo, - provvederanno a "sollecitare i servizi sociali" (e in caso di silenzio dell'Ente locale, informeranno anche la Procura della Repubblica del tribunale di zona) fornendo dati didattici raccolti in proprio sugli effetti evidenti (danni a persone e cose) del fenomeno "bullismo", senza "etichettare" con la "patente" di bulli gli alunni sospettati;
7.il sindaco, (che per dovere d'ufficio conosce le continue spese di ripristino delle suppellettili e degli edifici scolastici danneggiati dai bulli), ove non allerti tempestivamente i servizi sociali da lui diretti e non giustifichi la sua condotta amministrativa e contabile omissiva rispetto all'emergenza segnalata, prima o poi risponderà davanti alla Procura della Repubblica competente ed alla Corte dei conti di danno erariale, anche in merito agli sprechi per il ripristino della strutture scolastiche danneggiate (a seguito della carenza degli interventi sociali comunali).
Quanto descritto nei sette punti precedenti è previsto dalla legge e la Polizia Giudiziaria è tenuta a richiamare al suo rispetto i genitori, i docenti, i dirigenti scolastici, il sindaco, gli assistenti sociali e quant'altri siano obbligati ad attenervisi. Non farlo sarebbe una gravissima omissione, simile a quella di quegli agenti di Polizia Municipale, che troppo spesso fingono di non vedere i motorini in contro senso anche in via Spinuzza e di non sentirne neanche le assordanti marmitte.

ritratto di Daniele Tumminello

Ma che cosa é successo?

Scusa Angelo, non sono informato. Cosa è successo in via Spinuzza?

ritratto di Angelo Sciortino

Solo uno scippo!

Caro Daniele, si è trattato "soltanto" di uno scippo ai danni di una donna anziana. A detta di alcuni i responsabili erano appena sedicenni - anno più, anno meno - e andavano in controsenso prima nella via Spinuzza e poi nella piazza Garibaldi.
Finalmente, dopo questo episodio, anche Cefalù si è "evoluta"!