IL PORTO: vediamo che succede.....

ritratto di Rosario Fertitta

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Nel corso della seduta consiliare straordinaria, tenutasi all’interno dell’area portuale per dibattere l’ormai ben noto problema della “T” del nostro Porto, il Sindaco ha ufficialmente dichiarato che il Comune può mettere subito sul piatto la somma di euro 150.000 per fronteggiare l’emergenza.
Già un primo e concreto passo che potrebbe dare un sostanziale input alla vicenda.
Ciò che, però, in questa storia lascia alquanto perplessi è la discrasia, a volte notevole, circa l’importo dei lavori da sostenere tanto per risolvere momentaneamente il problema quanto per portarlo a definitiva soluzione.
Ho ascoltato, in più occasioni ed in più interventi radiofonici, l’Ing. Saro Di Paola il quale, rappresentando come suo solito in termini comprensibilissimi lo status della vicenda, ha lasciato intendere – anche forte della sua competenza tecnica – che un intervento risolutivo del problema comporterebbe un esborso di somme pari (se non minore) a quanto impegnato dal Sindaco.
Lo stesso consigliere Lapunzina, nel corso della predetta seduta “portuale”, intervenendo sulla vicenda, ha fatto espressamente riferimento ad un ipotesi progettuale che consentirebbe il totale ripristino dell’area in questione con una spesa di appena 100.000 euro.
Non sono a conoscenza se questa proposta progettuale sia o meno in possesso del Sindaco.
Se così non fosse, sarebbe più che opportuno operare in tal senso.
Di contro, anche dalle resocontazioni giornalistiche, si apprende che ci sarebbe l’idea di percorrere la “via dell’emergenza” mediante il ricorso all’utilizzo di pontili galleggianti o, idea ritenuta ancor più conducente, facendo ricorso ad un sistema di “passerelle” (aventi un sviluppo di circa 40 metri lineari) il cui costo ammonterebbe a circa 200.000 euro !!
Nella buona sostanza si correrebbe il rischio di azzerare totalmente le somme che il Sindaco è riuscito a trovare tra le pieghe del bilancio e che potrebbero servire per risolvere DEFINITIVAMENTE il problema della “T” in cemento, dirottandole su soluzioni di emergenza e provvisorie che vedrebbero l’Ente acquistare (??) o noleggiare (??) pontili o 40 metri di passerelle.
Non sfugga che per il definitivo ripristino della “T” in cemento è stata stimata una tempistica lavorativa di circa 60 giorni e che ogni ulteriore ritardo negli interventi non potrà far altro che aggravare ancor di più la situazione.
Ed allora, vista la esiguità delle somme a disposizione e l’assoluto “silenzio finanziario”, almeno a tutt’oggi, di altri sovraordinati Uffici ed Istituzioni si corre il serio rischio che l’approntamento di una soluzione estemporanea e di emergenza, alla fine, si trasformi in definitiva.
La storia della nostra terra è, purtroppo, ricchissima di esempi di tal natura.
Chissà se far girare per internet e sulle testate giornalistiche le foto del Porto di una cittadina turistica come Cefalù, oltre che creare un grave danno all’immagine, non sia propedeutico a qualche improvviso attacco di “filantropìa portuale” di qualche Privato che, resosi conto della grave tragedia che abbattutasi sulla nostra area portuale, si mostrerebbe caritatevole verso la nostra città ed impegnerebbe le proprie risorse finanziarie per risolvere definitivamente il problema.
Qualcuno potrebbe chiedersi in cambio di cosa.
Diamine ! Che domande……………
Rosario Fertitta.

ritratto di Saro Di Paola

IL MIO "PREVENTIVO SOMMARIO"

L'intervento dell'avv. Rosario Fertitta mi impone una precisazione relativamente alla quantificazione della spesa necessaria per la demolizione e per la ricostruzione dei due impalcati della banchina a T del porto di Cefalù.
Quantificazione sommaria, o come si dice in gergo “preventivo sommario” di € 200.000,00 che, come ho avuto modo di precisarGli nella replica ad un Suo commento al mio post "Il Consiglio comunale al porto e l'effetto boomerang", avevo fatto "d'emblais" nelle trasmissioni radiofoniche di "Radio Cammarata" e di CRM e che, poi, ho avuto modo di "verificare" a tavolino con l'ausilio del PREZZIARIO REGIONALE 2009 valido nella Regione Sicilia.
Devo premettere che il capitolo del prezziario regionale - il 17 - che riguarda le OPERE MARITTIME non prevede le due categorie opere che sono necessarie per ridare alle due banchine L'AGIBILITA' che non hanno più e cioè :
1) demolizione degli impalcati esistenti con tasporto a discarica del materiale di risulta;
2) realizzazione dei nuovi impalcati.
Per quanto il capitolo 17 del prezziario non preveda le due voci per le opere da eseguire a mare, nello stesso è,però, precisato che "per le categorie di opere non previste nel capitolo delle opere marittime vanno applicate le voci relative alle opere stradali”.
Per le opere di demolizione, neanche il capitolo delle opere stradali fissa un prezzo unitario.
Sicché la quantificazione della relativa spesa non può che essere fatta “a stima”.
Considerate le obiettive difficoltà dell'intervento ho “stimato a naso” tale spesa in € 90.000.
Per la realizzazione dei nuovi impalcati la voce 3.5.1 del prezziario fissa per quelli di lunghezza luce netta fino a 16 mt il prezzo unitario di € 276,00 al mq.
Tale prezzo comprende tutti gli oneri : trasporto e posa in opera delle travi precompresse longitudinali e di quelle trasversali di collegamento nonché il completamento col getto in opera della soletta superiore dello spessore di 20 cm.
Considerando per i due impalcati una superficie complessiva di 240 mq pari a 2x15,00 mt x 8,00 mt la spesa per i due impalcati risulta di €276,00 x 240 mq = € 66.240,00. Al riguardo, è’ doveroso precisare che non ho avuto modo di rilevare in sito le dimensioni dei due impalcati. Però, la lunghezza di 15 mt è quella precisata dall’Assessore ing. Torcivia nelle trasmissioni radiofoniche. La larghezza di 8,00 mt, invece, è quella da me stimata “a occhio”.
Dal che risulta che l’importo complessivo delle opere sarebbe di € 156.240,00.
Per cautelarmi da ogni possibile sorpresa ho, anche, contattato telefonicamente due tecnici, ingegneri, responsabili dei due più grossi stabilimenti industriali che in Sicilia producono le componenti prefabbricate di impalcati con caratteristiche analoghe a quelli del porto di Cefalù.
Ai due tecnici ho chiesto se i prezzi del prezziario regionale vigente siano o non siano remunerativi per le opere stradali.
I due tecnici mi hanno risposto che non sono remunerativi soltanto per viadotti e attraversamenti in luoghi impervi e difficili da raggiungere quali i fondovalle angusti di strade anguste.
Per quanto il prezziario precisi che per le opere marittime non previste nel capitolo 17 si applicano i prezzi previsti per le opere stradali, anche a volere essere estremamente cauti e ad aumentare del 50% il prezzo unitario dei due impalcati la spesa aumenterebbe di € 33.000,00 sommando l’importo complessivo di € 190.000,00.

ritratto di Rosario Fertitta

....e quindi, pur

....e quindi, pur trattandosi di stima eseguita "ad occhio" e pur applicando in via estremamente cautelativa una maggiorazione pari al 50%, ci ritroviamo a parlare di una spesa pari a circa 200.000 euro.
Tanti quanti se ne vorrebbero spendere per una passerella -provvisoria - di 40 metri lineari !!!