ALTRO CHE CAMPO DA GOLF : “MILKANA ORO” !

ritratto di Saro Di Paola

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La storia del campo da golf a Gibilmanna è la storia della stragrande maggioranza di quelle che, poi, sono finite per essere le ”grandi incompiute” o “le cattedrali nel deserto” di cui è disseminato il territorio della Repubblica Italiana.
Opere per le quali, nel Bel Paese, tanto danaro pubblico è stato sperperato.
Opere decise, generalmente, nei piani alti del palazzo della politica.
Opere, generalmente, progettate male o progettate nei luoghi sbagliati.
Opere, generalmente, finanziate, più per soddisfare qualche “appetito” delle figure apicali dei gabinetti di ministri e assessori, che non per soddisfare effettive esigenze delle comunità locali.
Opere che, per la politica e per la burocrazia, è bastato iniziare.
Opere per le quali la politica ha trovato i fondi magari, e solo, per il primo lotto.
Opere realizzate con fondi che sono venuti meno a tante altre opere già iniziate,ospedali, alloggi popolari, scuole, palestre, porti di cui tanto bisogno vi sarebbe stato, e vi sarebbe, e che, magari, sono rimaste esse stesse incompiute proprio perché i fondi per ultimarle sono stati sperperati per iniziarne di altre.

Per tornare al campo da golf di Gibilmanna, non ho la pretesa di scriverne la storia.
Non dispongo, infatti, degli atti deliberativi e non ho titolo per averli messi a disposizione.
Vado a memoria e non posso essere preciso e puntuale.
La memoria, però, mi basta per fare comprendere come sono andati i fatti che fecero determinare il Consiglio Comunale del tempo nell’adozione di quella variante al PRG che fu l’atto prodromico necessario per una scelta che, il tempo, ha dimostrato ASSOLUTAMENTE ERRATA e che, in altro non si è tradotta se non nello SPERPERO DI PUBBLICO DANARO.

Si era nel quinquennio consiliare dal 1983 al 1988, quando, un professionista, molto “ammanigliato” con i vertici burocratici dell’Assessorato Regionale a Turismo, il padre era direttore generale di quell’assessorato, si presentò all’amministrazione comunale di Cefalù dicendo che se il Comune gli avesse messo a disposizione un’area avrebbe fatto finanziare un campo di golf a Cefalù.

Alla maggioranza e all’opposizione del tempo la proposta non sembrò vera.
In quel campo da golf videro, infatti, il toccasana per i mali del turismo a Cefalù.
Ebbero a dire che, finalmente col campo da golf il turismo avrebbe fatto il salto di qualità.
Che, finalmente, a Cefalù, sarebbe arrivato il turismo d’èlite.
Che, finalmente,Cefalù avrebbe avuto una struttura per destagionalizzare i flussi.
Allora, come oggi, concentrati da aprile a ottobre.

In linea di principio, a parte i toni trionfalistici, nulla da eccepire!
Però, dove localizzare l’area per allocarvi il campo da golf che il PRG non aveva previsto ?
Per evitare espropri di terreni e con essi le legittime resistenze dei privati che avrebbero potuto far perdere il finanziamento, l’area venne localizzata nel bosco comunale di Gibilmanna.
DETTO, FATTO!
In men che non si dica vennero approvati la variante al PRG ed il progetto del campo da golf a nove buche.

Il “cefalutano di Cefalunews”, stamattina, dopo il sequestro di quanto resta della “CLUB HOUSE” di quel campo si è posta la domanda :
“CHI HA VOTATO QUEL CAMPO DA GOLF ?“
Potrei provare a ricordare i nomi di quei consiglieri, alcuni dei quali, frattanto, sono passati a miglior vita.
Fu un voto quasi unanime e se, in quella seduta, dovessimo essere stati presenti tutti e trenta i consiglieri- non ne ho il ricordo esatto-, si tratterebbe, per me, di ricordare ventotto nomi.
Potrei farlo, ma corro il rischio di commettere qualche errore.

Sono, invece, certo di non sbagliarmi se ricordo i nomi dei due consiglieri che votammo contro : Saro Di Paola ed il compianto Pasquale Curcio.
Un ingegnere ed un operatore del turismo.
Uno della maggioranza, io, e uno della opposizione, Curcio.
Due noci che, nel “sacco” di quel Consiglio, non fecero “scrusciu”.
Non riuscimmo a dissuadere uno solo dei colleghi consiglieri.
Io, addirittura, avevo cercato di rompere le uova nel paniere.
Ancora una volta da consigliere di maggioranza ero stato la voce del dissenso all’interno della maggioranza.
E, se non ricordo male, addirittura nel ruolo di capogruppo della D.C. che, allora, aveva ben 14 consiglieri su 30 !
Roba da espulsione dal partito!
ROBA DA PAZZI!
COL MIO ATTEGGIAMENTO RISCHIAVO DI FARE PERDERE UN FINANZIAMENTO A CEFALU’!
Almeno un miliardo delle vecchie lire che trenta anni addietro erano davvero tanto.

Ahimè, ancora una volta non riuscii a convincere uno solo dei miei colleghi di gruppo.
Eppure, mai come in quella occasione ci avevo azzeccato!
In aula e fuori, avevo fatto prefigurare uno scenario.
Lo stesso che si sono trovato davanti agli occhi le Forze dell’ordine e che le ha indotto al sequestro di quel che resta del “campo da golf” .
Quella che sarebbe dovuta essere la Club house ridotta a STALLA : sterco DI MUCCHE ovunque!

“ALTRO CHE CAMPO DA GOLF, ALTRO CHE TURISMO D’ELITE!, a Gibilmanna : MILKANA ORO!”
Queste, tra tante altre, le parole testuali con le quali, circa trenta anni addietro, avevo previsto che, a Gibilmanna, le mucche avrebbero continuato a pascolare come sempre vi avevano pascolato.
Erano parole che evocavano le immagini di uno spot pubblicitario che in quegli anni, sulle pagine dei rotocalchi e in tv, reclamizzava il famoso formaggino a spicchio “MILKANA ORO” :
MUCCHE AL PASCOLO in un paesaggio da Alpi svizzere!

Saro Di Paola, 5 aprile 2010

ritratto di Angelo Sciortino

Giustizia lenta!

Ricordo la tua posizione nel lontano 1988. Sono passati 22 anni perché la storia ti desse ragione, come allora te l'abbiamo data in pochi.
Non preoccupartene, però: siamo nell'Italia in cui il povero Galileo ha dovuto aspettare ben 350 anni per avere giustizia.
Noi, per le cose che denunziamo adesso, aspetteremo il 2032.Non è poi tanto, al confronto!