Un esempio di autorizzazione sanitaria per acqua da sorgente da destinare all'impianto di potabilizzazione

ritratto di Rosario Lapunzina
Versione stampabile

DECRETO 19 dicembre 2007.
Autorizzazione al comune di Roccamena all'utilizzo per il consumo umano delle acque provenienti dalla sorgente Malvello, sita in territorio del comune di Monreale.

IL DIRIGENTE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Vista l'istanza prot. n. 907 del 15 febbraio 2007 del comune di Roccamena (PA), tendente ad ottenere l'autorizzazione sanitaria ad utilizzare per il consumo umano le acque provenienti dalla sorgente Malvello, sita in territorio di Monreale (PA) al N.T.C. foglio di mappa 167, particella 217, per l'approvvigionamento idrico del comune di Roccamena (PA), previo trattamento ad osmosi inversa presso l'impianto di potabilizzazione ai fini dell'abbattimento dei fluoruri,entro i limiti consentiti dal decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni;
Vista la documentazione prodotta:
- relazione tecnica descrittiva con eleborati grafici e relativo schema di funzionamento dell'impianto di potabilizzazione esistente e modulo aggiuntivo ad osmosi inversa per l'abbattimento dei fluoruri in eccesso del dirigente dell'ufficio tecnico comunale di Roccamena;
- copia del D.I.G. n. 1726 del 22 settembre 2003, rilasciato dal dipartimento Ispettorato regionale sanitario dell'Assessorato regionale della sanità, relativo alla classificazione delle acque superficiali alimentate dalla sorgente Malvello;
- copia del verbale di collaudo dell'impianto modulo ad osmosi inversa effettuato in data 9 novembre 2006 dalla ditta Culligan;
- rapporti di prova del dipartimento igiene e sanità pubblica dell'Università degli studi di Catania, dei campioni di acqua sia sull'acqua grezza che sull'acqua trattata, dove si evince che il parametro fluoruri rientra nel valore consentito dal decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni;
Vista la relazione descrittiva, prot. n. 837/U/SIAN/VG del 28 agosto 2007, da parte del responsabile SIAN dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, ove si evince che dal verbale di sopralluogo effettuato in data 4 luglio 2007 da personale sanitario dello stesso servizio SIAN dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo risulta che l'impianto di trattamento ad osmosi inversa risulta igienicamente idoneo e conforme a quanto riportato nelle planimetrie;
Viste le analisi microbiologiche e chimico-fisiche effettuate rispettivamente dal laboratorio di sanità pubblica dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo e dal dipartimento A.R.P.A. di Palermo, ove si evince che i parametri microbiologici, nonché il parametro fluoruro, rientrano nei limiti previsti dal decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni, a seguito del trattamento ad osmosi inversa;
Vista la legge n. 71/90;
Visto il decreto n. 13306 del 18 novembre 1994;
Visto il decreto n. 3446 del 21 novembre 1992 e successive modificazioni;
Visto il decreto n. 29477 del 21 luglio 1999;
Visto il decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni;

Decreta:

Art. 1

Il comune di Roccamena (PA) è autorizzato ad utilizzare per il consumo umano le acque provenienti dalla sorgente Malvello, sita in territorio di Monreale (PA), al N.T.C. foglio di mappa 167, particella 217, per l'approvvigionamento idrico del comune di Roccamena, previo trattamento ad osmosi inversa presso l'impianto di potabilizzazione ai fini dell'abbattimento dei fluoruri, entro i limiti consentiti dal decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni.

Art. 2

Il laboratorio di sanità pubblica dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo e il dipartimento provinciale A.R.P.A. di Palermo sono incaricati di effettuare i controlli analitici sulle suddette acque, nel punto di scaturigine della sorgente, in uscita dall'impianto di trattamento sia ad osmosi inversa che di potabilizzazione, nonché nella rete di distribuzione cittadina con la frequenza e le modalità previste dal precitato decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni.
Gli esiti delle suddette analisi dovranno essere trasmessi al sindaco del comune di Roccamena (PA), al responsabile servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, nonché al servizio 1 - dipartimento I.R.S.

Art. 3

La validità del presente provvedimento è subordinata al mantenimento dei requisiti di qualità delle acque ai sensi del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni.
Pertanto, in caso di superamento dei valori massimi ammissibili (V.M.A.) dei parametri microbiologici o chimici, rispettivamente il laboratorio di sanità pubblica dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo o il dipartimento provinciale A.R.P.A. di Palermo dovranno darne immediata comunicazione al sindaco del comune di Roccamena (PA) e al SIAN dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, per i conseguenziali adempimenti di rispettiva competenza, nonché al servizio 1 - dipartimento I.R.S.

Art. 4

Il comune di Roccamena (PA) effettuerà controlli interni presso l'impianto di potabilizzazione e nella rete di distribuzione potabile, ai sensi del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni, trasmettendo le risultanze analitiche al responsabile SIAN dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo e al servizio 1 - dipartimento I.R.S. e dando tempestiva comunicazione agli stessi organi, in caso di superamento dei parametri.

Art. 5

Il presente provvedimento è inviato al sindaco del comune di Roccamena (PA), al responsabile servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo, nonché alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione in parte I.
Palermo, 19 dicembre 2007.
CIRIMINNA

ritratto di Saro Di Paola

LA PIU' INUTILE DELLE AUTORIZZAZIONI

Che un "DIRIGENTE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO" abbia rilasciato "L'autorizzazione al comune di Roccamena all'utilizzo per il consumo umano delle acque provenienti dalla sorgente Malvello, sita in territorio del comune di Monreale",
NON E' LA PROVA e, neanche, UNA PROVA che quella AUTORIZZAZIONE SIA PREVISTA DAL COMPLESSO DELLA NORMATIVA VIGENTE.
Ciò NONOSTANTE i "VISTO" CHE LA IMPREZIOSISCONO.

NON E' NEANCHE ARGOMENTO che possa servire a sostenere la tesi che una autorizzazione di tal guisa SIA INDISPENSABILE
"per proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia", cioè per PERSEGUIRE LA FINALITA' che il Legislatore si è prefisso di raggiungere ed ha indicato nell'ART. 1 del D.Legis. n ° 31 del 2001.

AL RIGUARDO SONO GLI ARTICOLI 3 e 4 della "AUTORIZZAZIONE" che viene portata come "ESEMPIO" a "D E C R E T A R E", è proprio il caso di dirlo, la ASSOLUTA I N U T I L I T A' della stessa.

ARTICOLO 3
La validità del presente provvedimento è subordinata al mantenimento dei requisiti di qualità delle acque ai sensi del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni.......

ARTCOLO 4
Il comune di Roccamena (PA) effettuerà controlli interni presso l'impianto di potabilizzazione e nella rete di distribuzione potabile, ai sensi del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modificazioni, trasmettendo le risultanze analitiche al responsabile SIAN dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Palermo e al servizio 1 - dipartimento I.R.S. e dando tempestiva comunicazione agli stessi organi, in caso di superamento dei parametri.

Come dire che è il rispetto dei valori dei parametri dell'acqua TRATTATA e DISTRIBUITA l'unico BALUARDO IDONEO ED INDISPENSABILE A GARANTIRE LA QUALITA' DELL'ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO.

I N
C L A R I S
N O N
F I T
I N T E R P R E T A T I O !

Come dire, altresì, che se al Comune di Cefalù fosse stata rilasciata "l'autorizzazione sanitaria" per la sorgente di Presidiana e per il pozzo di Santa Barbara, così come è stata rilasciata al comune di Roccamena per la sorgente Malvello,
la stessa sarebbe stata
A S S O L U T A M E N T E
I N U T I L E,
NEL GENNAIO SCORSO, allorquando nell'acqua "distribuita", quella sì, "le risultanze analitiche" hanno evidenziato un eccesso di CLORITI.
ALTRO CHE "INDISPENSABILE" !

E se, nella lingua italiana, INDISPENSABILE non è sinonimo di INUTILE vuol proprio dire che ABBIAMO SCHERZATO!