Porto di Cefalù

ritratto di Rosario Lapunzina

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Siamo certi che la preoccupazione che nutriamo in ordine alla vicenda sia parimenti presente nei componenti della civica Amministrazione. Ma il ritorno a condizioni minime di agibilità del porto di Cefalù non può essere certo atteso nel silenzio. Sono trascorsi oltre due mesi da quando il Consiglio comunale fu convocato, su richiesta del Sindaco, nello spiazzo di Presidiana. Di lì a
qualche settimana, si tenne quel tavolo tecnico presso la Provincia regionale di Palermo, con cui si dava l´annuncio di un intervento, classificato di somma urgenza, finalizzato alla "...realizzazione di una passerella aerea che possa consentire provvisoriamente, ma nell'immediato, il ripristino delle condizioni di fruibilità del pontile, nelle more della realizzazione degli interventi infrastrutturali definitivi".
Riteniamo che per gli interventi defintivi, nonostante la immediata sottoscrizione del protocollo di intesa tra Sindaco e Presidente della Provincia, la Città dovrà attendere a lungo.
Ma l´intervento provvisorio non può tardare più di tanto. Altrimenti, di che "somma urgenza" parliamo?
A stagione estiva ormai iniziata, chiediamo al Sindaco di attivare ogni mezzo di interlocuzione e di "democratica" pressione presso le competenti Istituzioni, per addivenire, nell´immediato, alla soluzione di una forte criticità, che crea notevoli problemi ai lavoratori ed alle loro famiglie, oltre ad arrecare danno alla economia turistica di Cefalù.

Cefalù,06/06/2010
Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina)

ritratto di Saro Di Paola

IL TEATRINO E LE "MINKIATE"

Caro Rosario,prima che, il 31 marzo scorso al porto di Presidiana, venisse celebrata, "su richiesta del sindaco", la seduta straordinaria e urgente del Consiglio Comunale, ebbi a definirla "TEATRINO".

Tu sei stato uno dei consiglieri che mi ha dato sulla voce :
avrei offeso le istituzioni.
Me ne sono dispiaciuto.

IL TEMPO TRASCORSO da quel 31 marzo ha, però, dimostrato, che ci avevo "azzeccato".
Purtroppo.

Da allora sono passati quasi 70 giorni, 18 dei quali sono stati spesi, addirittura, per sapere chi dovesse intestarsi la "pratica" per le autorizzazioni.
E' stato, ed è, il tempo trascorso infruttuosamente, LA RIPROVA PIU' PATENTE CHE quella seduta altro non sia stato se non TEATRINO.
Un teatrino che ha offeso la Città e l'intelligenza di tutti.

Eppure vi sarebbe stato un modo per rendere proficua quella seduta.
UN MODO con il quale le istituzioni mi avrebbero potuto dare sulla voce.
CON I FATTI!

Sarebbe bastato che qualcuno dei partecipanti a quella seduta avesse osservato le passerelle, allora depositate a terra proprio a non più di dieci metri dal "palcoscenico" ed oggi montate per accedere dalla terra ferma ai pontili galleggianti "L'ORMEGGIO" e "MOLO SUD".
Tali passerelle hanno una luce di 9 metri, quelle che si devono fare per superare le due campate collassate dovranno avere una luce di 16 metri.

Sarebbe bastato che qualcuno le avesse guardate e le avesse indicate come tipologia di soluzione da adottare e da realizzare da lì a pochi giorni.

Sarebbe, poi, bastato che qualcuno avesse chiesto ai concessionari dei due pontili quanto avevano speso per le loro passerelle per farsi una idea dei costi di quelle a farsi.

Si fossero guardate quelle passerelle, si sarebbe evitato, quantomeno, di dire, consentimelo non trovo altro vocabolo più efficace, alcune sonore "MINKIATE" :
che il costo delle stesse sarebbe stato ingente, molto maggiore dei pontili galleggianti e che si sarebbe aggirato intorno ai 200.000 euro.

Caro Rosario, al 6 di giugno, il teatrino non è ancora finito.
Continua...........tra "una minkiata e l'altra" !
Ed a me torna in mente una canzone dei Righeira di qualche anno addietro :
L'ESTATE STA FINENDO........

ritratto di Giuseppe Aquia

Come sempre saro di paola

Come sempre saro di paola caro consigliere dimostra di toccare i punti giusti e le parole ad hoc.sono veramente minkiate e noi lo abbiamo ripetuto lei si e limitato a dire di avere offeso le istituzioni, ma quali sono queste istituzione in questo paese se poi al bisogno non vi sono mai?mi dica o mi spieghi una sola cosa utile fatta in questo paese negli ultimi anni,a parte fare riunioni nei loro alberghi di riferimento.niente non hanno fatto niente queste famose istituzioni che dovrebbero consentire ai cittadini quanto meno di alleviare i disagi,invece di allungare tutti i vari problemi strada di s.ambrogio e del faro docet.Caro consigliere la verità che state tenendo in piedi un teatrino un carrozzone per pochi intimi.naturalmente lei almeno ha provato a chiudere questo capitolo vergognoso di questo paese.glieni dò atto. ma non dica offese alle istuzioni altrimenti ci deve spiegare quali?

ritratto di Rosario Fertitta

IL PORTO E LE SONORE MINKIATE

Richiamando alla mente il mio precedente intervento del 2 aprile avevo avuto sentore (ahimè...) che sul Porto di Cefalù e sul problema della "T" in cemento non si sarebbe mosso alcunchè....
Adesso non posso che convenire con l'Ing. Saro Di Paola sulla dissertazione afferente le "sonore MINKIATE" sull'argomento.
Eh sì..
Perchè la sonorità delle stesse è risultata più che assordante a giudicare dai numerosi interventi sulle radio locali che, quasi settimanalmente, si sono occupate di questo ennesimo problema della nostra Città.
E' quasi parossistico che, a fronte di tale grave situazione, ci siano organizzazioni crocieristiche internazionali che scelgono Cefalù come propria destinazione.
Il cronico silenzio sull'argomento sta causando ingentissimi danni all'immagine della nostra Città, alla marineria locale, agli imprenditori privati che operano all'interno dell'area portuale e che si trovano costretti a sopportare i gravi costi di questa incresciosa situazione.
Il tutto mentre l'ennesima stagione estiva sta scivolando via lentamente.....
Avevamo sentito di 150.000 euro pronti per gli interventi più immediati, di passerelle volanti, di pontili galleggianti...
Ognuno a rincorrere il proprio interlocutore sulla bontà della soluzione tecnica proposta.
Ad oggi, tutte, "sonore MINKIATE" (scusami Saro Di Paola, ma non intendo affatto sottrarti il copyright).
Tale stato di cose è frutto soltanto della burocrazia e delle pastoie amministrative oppure c'è dietro una abile e sopraffina regìa che tende a creare i presupposti per un intervento (più o meno interessato) di "filantropìa portuale" ??