Grande serata di Teatro alla “Dafne” - “L’Armonia” celebra il 25°

ritratto di Pino Lo Presti

Versione stampabile

A testimonianza del grande affetto del pubblico cefaludese per i 25 anni di attività teatrale svolta con umiltà e spirito di servizio nei confronti della città e della cultura popolare siciliana, il “tutto esaurito”, ieri sera, 12 luglio, alla Arena Dafne di Cefalù per lo spettacolo “U sapiti com’è” (di F. S. Agnetta) offerto dalla Associazione culturale “L’Armonia”.
“Assordante” è stato definito il “silenzio della Amministrazione comunale”, in questa occasione, dal Presidente regionale della Fondazione nazionale “Teatro Autonomo”, Santi Consoli.

Alcuni momenti della serata (a seguire l’incontro a Radio Cammarata di domenica 11, con A. Geraci, in “Adesso parliamo di...”

-Il Presidente, Nicola Cefalù

-amici che nel corso degli anni hanno collaborato con L’Armonia

- Santi Consoli

- Luciano Luciani, Presidente del Fernando Santi, che ha portato L’Armonia all’estero nelle varie comunità di emigrati

momenti dello spettacolo

- dietro il sipario

- dietro il sipario

- dietro il sipario


_____________________________________

A Radio Cammarata, domenica 11

- Nicola Cefalù

Nicola Cefalù
25 anni di attività in “armonia”. Nasce come Cooperativa nel luglio del 1985. L’idea nacque a giugno mangiando un pizza in piazza duomo, tra ragazzi della Azione Cattolica che ogni anno mettevano su una Commedia.
La prima discussione fu sul nome. Perchè “armonia”, perchè effettivamente si trattava di un gruppo di ragazzi molto affiatati e assidui tra di loro, una sorta di famiglia allargata. La prima rappresentazione fu nell’agosto ’85, in occasione della festa del SS. Salvatore. Si trattava de “I turchi”, una commedia brillante.
Saro Barranco un nostro punto di sostegno; ha sempre fatto il segretario ma soprattutto il factotum.
Essendo un teatro dialettale, gli autori sono soprattutto siciliani, Giuseppe Macrì, Rosso Giusti, Martoglio ma anche contemporanei. Vogliamo fare conoscere, anche al di fuori della nostra terra, la nostra cultura.
Abbiamo girato quasi tutta l’Italia, e poi in Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti etc... grazie anche all’Istituto Fernando Santi che si occupa di rapporti con gli italiani all’estero.
E’ qui la maggiore emozione perchè si incontra gente che manca dalla sua terra da decenni e che si entusiama per ciò che la nostra presenza gli ricorda ed evoca. A Baltimora addirittura fecero una colletta per farci, come gesto di gratitudine, un regalo di addio.

- Edoardo Falletta

Eduardo Falletta
Il mio lavoro di regista, dopo tanti anni si è di molto semplificato perchè ormai tutti “partecipano” alla messa in scena dei lavori; in base alla esperienza che hanno, molti di loro calzano il loro personaggio a pennello, e, nello stesso tempo, lo caratterizzano. Spesso la caratterizzazione nasce spontanea. Certo ci sono dei suggerimenti, delle “messe a punto”, però molto lavoro mi viene sgravato perchè loro stessi già si immedesimo nelle parti.
Per le prove abbiamo in affitto un locale, che ci siamo sempre autogestiti in quanto non abbiamo mai avuto supporti da parte di Enti. Quei pochi proventi che provengono dai nostri sacrifici, dalle nostre messe in scena non facciamo altro che farli andare nelle spese vive per il mantenimento della associazione; e qualche volta è pure successo che ci siamo dovuti autotassare per riequilibrare le uscite.
I costumi li recuperiamo da guardaroba di amici che ce li vengono a portare. Per lavori come ad esempio “Il medico dei pazzi” , trattandosi di costumi primi ‘900 sono stati completamente “fatti” in sartoria.

- Massimo Falletta

Massino Falletta, scenografo
L’allestimento scenico non è prerogativa solo di uno anzi, al contrario, è il frutto della collaborazione di tutti.
La dimensione collaborativa “familiare” vale anche per il lavori tecnici. Mastro Nino Culotta è il factotum della carpenteria. D’altra parte anche nei grandi teatri esiste la figura dei grandi “carpentieri” che sistemano le scene.

- Maria Luisa Glorioso

Maria Luisa Glorioso
Ci sono nata dentro l’ Armonia, una passione trasmessa dai miei genitori. Nel ’98 mi si chiese se volevo entrare a farne parte. Non ci ho pensato un attimo. Adesso sono 12 anni che faccio parte appieno della nostra Compagnia.
Il regista non è severo ma “preciso”.

Edoardo
Perchè bisogna “incoraggiare”, anche quando c’è qualche piccola cosa che il pubblico “non sà” ma che noialtri sappiamo che non va, non bisogna scoraggiare ma incoraggiare, e “far meglio”!

Maria Luisa
Preciso, ma severo no. Sul palcoscenico mi trovo molto bene perchè siamo tutti amici.
(si annuncia il prossimo matrimonio, l’8 settembre con Luca)

- Luca Valenziano

Luca Valenziano
Il fidanzamento non è nato sulle scena ma fuori, piuttosto nell’Armonia sono entrato per merito suo. Naturalmente, essendo fidanzato, quante parti da fidanzato ho fatto me le sono dimenticate!

- Marco Falletta, figlio d’Arte

Nicola
Oltre le normali rappresentazioni teatrali, dall’ ’85 è stata per noi una consuetudine fare, per Natale, il Presepe Vivente. Ultimamente questa consuetudine si sta dissolvendo perchè sappiamo benissimo quello che c’è al Comune di Cefalù, quindi non ne parliamo. Dicono che questa non è una tradizione cefaludese... come la “lirica” che andremo presto a sentire. Ma non facciamo polemica!
Abbiamo anche fatto la manifestazione “Il pane del Re”, la rievocazione del Re Ferdinando quando è venuto a Cefalù, per qualche anno la Frottola, la prima edizione della Vecchia Strina. Anche per il carnevale abbiamo collaborato con altre associazioni, quando a Cefalù esisteva il Carnevale!
Parecipiamo a molte rassegne in Sicilia e anche fuori; ci è capitato di vincere dei primi premi.

- Saro Barranco

Saro Barranco
Cammarata 1988, con la commedia “Fiat voluntas Dei”, primo premio alla Compagnia e a Nicola Cefalù come migliore attore protagonista (interpetava il ruolo di Padre Attanasio).

Nicola
L’ultimo, l’anno scorso, a Montemaggiore dove abbiamo vinto il premio della Critica con “U sapiti com’è”, il nostro “cavallo di battaglia”, con il quale ringrazieremo il pubblico cefaludese domani alla Arena Dafne che, ci è stata concessa gratuitamente dai gestori.
Sono invitate tutte le associazioni.

“Il sogno nel cassetto”

Nicola
Due sogni. Il primo risale al ’98, e che, “nel cassetto”, avrà fatto le ragnatele, e cioè a dire - come dicevo in una intervista datata 14 gennaio 1988 , poter recitare nel Teatro comunale di Cefalù. Mi sa tanto che stando così le cose questo rimarrà solo e sempre un sogno.

Eduardo
Anche perchè siamo un gruppo “legittimato” ad avere un posto nel Teatro nostro di Cefalù.

Nicola
Il secondo sogno è quello di riuscire, un giorno, ad avere un Comitato, un Circolo di associazioni che potesse finalmente gestire gli spettacoli che si fanno a Cefalù. Se noi associazioni locali ci unissimo potremmo organizzare delle manifestazioni estive a Cefalù non per 10/15 giorni ma per due mesi pieni senza spendere cifra esorbitanti e senza bisogno di chiamare “grandi menti” da fuori, perchè a Cefalù “di menti” ce ne sono!

Da ieri 12 luglio partirà il sito della associazione “Cefalù Teatro Armonia”: www.armoniateatro.it storia, foto etc...

ritratto di Saro Di Paola

ROBA DA POPOLINO !

Lo dico con GRANDE AMAREZZA, ma sento di doverlo dire :
se L'ARMONIA non fosse stata una compagnia di "CIFALUTANI CA SCUORCIA" e fosse stata una compagnia di "FORESTIERI" sarebbe venuto pure l'assessore alla cultura, quello importante, il MAESTRO VERONESI.
Pure una TARGA RICORDO avrebbero consegnato a Nicola e all'ARMONIA.

Ma sono CIFALUTANI ....... eppoi fanno teatro dialettale..... ROBA DA POPOLINO!