Cronaca flash Consiglio Comunale del 7 settembre

ritratto di Staff

Versione stampabile

Approvati il Regolamento per le concessioni in uso dei beni Comunali e il Regolamento per l’Istituzione del mercato degli agricoltori “ Porta delle Madonie”.

Il Consiglio Comunale è tornato a riunirsi, ieri sera, dopo una breve pausa estiva. Ad inizio di seduta è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, barbaramente assassinato in un agguato di stampo camorristico. Prosegue la sessione dei lavori che si è aperta il 10 agosto scorso. I lavori d’aula si stanno rilevando particolarmente interessanti e proficui in quanto sono stati esaminati ed approvati, in via definitiva, provvedimenti di fondamentale importanza, come il regolamento per la concessione in uso dei beni comunali, ed altri, come il regolamento per l’istituzione del mercato contadino, che puntano a fornire ai cittadini un notevole risparmio nell’acquisto dei prodotti agricoli e, allo stesso tempo, a garantire una migliore qualità e genuinità degli stessi. Proprio la seduta di ieri sera ha visto il varo di questi due provvedimenti che, per motivi diversi, sono stati al centro del dibattito politico da diverso tempo. Il primo provvedimento, di cui stiamo parlando, ha visto la luce dopo essere stato invocato da anni, in particolare dal gruppo del partito Democratico e dal suo capogruppo Rosario Lapunzina, giacché rappresenta uno strumento indispensabile per promuovere un autentico sviluppo economico della città, attraverso la valorizzazione e la messa a reddito del patrimonio comunale, evitando che i beni comunali siano concessi secondo decisioni arbitrarie degli amministratori pro tempore, al fine di tutelare sempre, prioritariamente, l’interesse collettivo. Il secondo provvedimento, alcuni mesi orsono, è stato al centro di una forte polemica politica che aveva visto contrapporsi la maggioranza dei Consiglieri comunali al Sindaco. Oggetto dello scontro era stato il fatto che l’istituzione del Mercato Contadino, contrariamente a quanto fatto negli altri comuni dove è stato già istituito, era stata deliberata con Ordinanza sindacale, anziché con un regolamento approvato dal Consiglio Comunale. A quel punto ben 13 Consiglieri (tra cui quelli espressione dei gruppi del PD e del PDL – Sicilia) avevano sottoscritto un forte documento per chiedere al Primo cittadino di revocare la propria Ordinanza e rispettare la potestà regolamentare che la legge affida in via esclusiva al Consiglio. In conseguenza di ciò il Sindaco aveva provveduto alla revoca dell’ordinanza e il provvedimento è stato esaminato ed approvato dal Consiglio dopo essere stato emendato in maniera considerevole.
Prima di dare conto, brevemente, delle novità contenute nei due Regolamenti approvati registriamo il vivace confronto che c’è stato in aula tra il Capogruppo del P.D. Rosario Lapunzina e la responsabile del Servizio Commercio. Quest’ultima, infatti, nell’ambito della presentazione dei pareri, non vincolanti, agli emendamenti presentati da numerosi consiglieri e che erano già stati approvati dalle competenti commissioni consiliari, ha manifestato, su alcuni punti, un forte dissenso rispetto ad alcune novità introdotte dal Consiglio, usando espressioni grammaticali ed argomentazioni che, a giudizio del Capogruppo del Pd, sono andate oltre rispetto all’ambito proprio di un responsabile di servizio. Quest’ultimo, infatti, deve limitarsi a fondare i propri pareri su argomentazioni di tipo tecnico e non può né avanzare argomentazioni di tipo politico, che sono di competenza dei consiglieri che ne rispondono davanti agli elettori, né, tantomeno può introdurre aspetti che attengono ad altri uffici del comune (come il Comando di Polizia Municipale, per quanto riguarda le questioni attinenti alla viabilità e il servizio Economico – finanziario, per quanto riguarda gli aspetti inerenti le spese da affrontare per l’istituzione del mercato). Il consigliere Lapunzina ha poi evidenziato il fatto che in alcuni uffici è diffusa la cattiva abitudine di non presentare in consiglio delle proposte di delibera su determinate questioni per poi operare nella prassi quotidiana in maniera discrezionale, motivando le decisioni assunte con l’espressione “nelle more che il Consiglio si esprima”. A parere dell’esponente del Partito Democratico questa è una prassi che non può essere accettata. Per la cronaca è da sottolineare che gli emendamenti sui quali era stato dato parere “contrario” o “assolutamente contrario” da parte del responsabile dell’Ufficio Commercio sono stati approvati tutti all’unanimità dei presenti.

Passiamo, ora, ad illustrare le principali novità introdotte dai due Regolamenti approvati:

Regolamento per le concessioni in uso dei beni Comunali

Il testo del regolamento, licenziato in maniera definitiva dal Consiglio Comunale è frutto di una riscrittura pressoché totale dell’originaria proposta presentata dall’Amministrazione. Il Regolamento rappresenta uno strumento indispensabile per conseguire la valorizzazione e la messa a reddito del patrimonio comunale, tutelando in maniera particolare i beni culturali che rappresentano l’essenza stessa di Cefalù eliminando la possibilità da parte delle Amministrazioni Comunali pro tempore di poter affidare il patrimonio comunale in maniera discrezionale, come è stato fatto in passato, senza sostanziali benefici per l’interesse pubblico.
Analizziamo i tratti salienti del provvedimento:
• disciplina la gestione e le concessioni in uso a terzi, pubblici e privati, di beni demaniali e patrimoniali appartenenti al Comune di Cefalù o nella disponibilità dell’Ente, nel rispetto dei principi di economicità di gestione, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse.
• ha lo scopo di assicurare la migliore fruibilità dei beni da parte dei cittadini, la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, la valorizzazione ed il più proficuo utilizzo del patrimonio immobiliare comunale.
• delinea in maniera chiara la distinzione tra beni appartenenti al demanio comunale, al patrimonio indisponibile e al patrimonio disponibile del comune, individuando le procedure e i limiti per l’affidamento dei beni, a seconda della categoria di appartenenza, eliminando scelte di tipo discrezionale e privilegiando, in via generale, il criterio della procedura di evidenza pubblica.
• Viene ridefinita la disciplina delle concessioni temporanee che vengono suddivise in due categorie: di breve periodo e ricorrenti.
• Vengono fortemente limitati i casi di concessioni gratuite per evitare gli abusi del passato e rispettare i principio di valorizzazione e di messa a reddito dei beni comunali. In ogni caso è previsto l’obbligo dei concessionari di farsi carico delle utenze idriche elettriche e telefoniche.
• Si prevede che la Corte delle stelle potrà ospitare la Consulta delle Associazioni (prevista dall’art. 29 dello Statuto Comunale) non appena verrà costituita.
• Si prevede che i locali del Castello Bordonaro potranno essere utilizzati anche come sede del Distretto Turistico Cefalù – Parchi delle Madonie e dell’Himera.
• Si prevede una disciplina particolare a tutela dei beni culturali, tra i quali rientrano: la Rocca, Il teatro comunale “S. Cicero”, il Lavatoio Medioevale e il Bastione di Capo Marchiafava.
• Teatro comunale: Anche in considerazione dell’importante ruolo che potrà svolgere per le attività culturali, in quanto luogo simbolo di una auspicabile rinascita culturale, e al fine di conseguire una piena valorizzazione, Il Teatro Comunale “ S. Cicero” sarà gestito attraverso la costituzione di una Fondazione, a maggioranza pubblica, con l’apporto di soggetti privati. La “Fondazione Teatro S. Cicero” sarà costituita con apposito statuto che dovrà prevedere opportune forme di coinvolgimento delle associazioni locali che operano in ambito culturale, teatrale e musicale. Scopi della fondazione saranno: programmare gestire e promuovere eventi ed iniziative musicali (con particolare riferimento alla musica classica), di danza e di prosa, oltre ad attività collaterali utili a favorire la crescita culturale della collettività, rispetto alle suddette discipline artistiche, senza preclusione di generi. Ulteriore scopo sarà quello di organizzare specifiche iniziative, direttamente o in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati e con le scuole, rivolte alla formazione e qualificazione professionale di quadri artistici e tecnici per le attività di propria competenza e alla promozione e sviluppo dei valori artistici nelle giovani generazioni.

• Rocca: la Rocca di Cefalù, con il suo patrimonio naturalistico, storico-culturale e archeologico, riconosciuto dall’U.E. attraverso l’inserimento nei Siti di Interesse Comunitario, sarà gestita direttamente dal Comune di Cefalù; Nell’area del Parco archeologico i servizi per il pubblico e quelli diretti alla vigilanza, alla pulizia, all’allocazione e gestione di servizi igienici per i visitatori, e alle attività a garanzia della pubblica fruizione, nonché le attività di guida e assistenza didattica, nel caso in cui si tratti di attività lucrative, potranno essere affidati a privati, mediante procedure di evidenza pubblica e a titolo oneroso, sulla base della valutazione comparativa di specifici progetti che non potranno avere una durata superiore a sei anni.Si prevede anche che, nell’ambito delle procedure di evidenza pubblica, si dovrà tenere conto della specifica idoneità e qualificazione tecnico – organizzativa dei partecipanti, con particolare riferimento alla conoscenza delle tradizioni legate all’ambiente ed al territorio cefaludese. Ai privati potrà essere affidata, inoltre, la gestione di punti vendita di souvenir e libri e la creazione di un servizio bar, purché tali attività siano allocate al di fuori del cancello d’ingresso dell’area archeologica e che le aree destinate a tali attività siano attrezzate in maniera rispettosa del contesto e in conformità con i vincoli archeologici e paesaggistici.
• Si prevede, inoltre, che gli uffici effettuino una periodica ricognizione dei beni disponibili, e di quelli che torneranno ad esserlo alla scadenza dei contratti di affidamento, per evitare che accadano, nuovamente, casi di occupazione di beni comunali senza alcun titolo, come è stato nel caso della vicenda legata alla Corte delle Stelle e all’Opera dei pupi.

Istituzione del mercato degli agricoltori “ Porta delle Madonie”

Ecco le principali novità previste dal Regolamento:

• Oggetto del Regolamento è la regolamentazione delle modalità di svolgimento del mercato contadino, di vendita dei prodotti e di partecipazione degli imprenditori agricoli al Mercato degli agricoltori del Comune di Cefalù, in applicazione del D.M. 3510 del 20/11/2007, in esecuzione delle linee guida prot. n. 52040 del 26/05/2008, approvate dall’Assessorato Regionale Dipartimento Interventi Infrastrutturali Servizio IX – Economia e Servizi Rurali sui mercati riservati all’esercizio della vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli.
• Il Mercato degli Agricoltori del Comune di Cefalù avrà le seguenti caratteristiche:
Luogo di svolgimento: Via Cirincione, nell’area già destinata a parcheggio degli autobus turistici e nella zona immediatamente a valle, nella quale saranno allocati gli spazi per le attività di ristorazione.
Dimensione: n. 20 spazi espositivi.
Frequenza: quindicinale: 1°mercoledì e 3° mercoledì del mese.
Orari: dalle ore 07:00 alle ore 14:00.
Straordinariamente il mercato si potrà svolgere in una giornata diversa da quella stabilita, purché si rispetti la cadenza quindicinale, nel caso in cui si verificasse una coincidenza con una festività o con altre manifestazioni organizzate dal Comune. In tal caso il Sindaco provvederà, con apposita ordinanza, ad indicare una data diversa, sentito il Comitato di Mercato.
• A garanzia della genuinità dei prodotti in vendita, L’attività di vendita sarà consentita solo ad imprenditori “ accreditati” dal Dipartimento Interventi Infrastrutturali, che esercitino la propria attività produttiva nell’ambito del territorio siciliano: imprese di cui all’art. 8 della legge 29/12/1993 n. 580, o dichiarazione del regime di esonero ai sensi del Decreto Legge n. 262 del 03/10/2006; con priorità assoluta per le aziende che esercitano la propria attività nell’ambito del territorio del Distretto Turistico Cefalù, Parchi delle Madonie e dell’Himera.
• Saranno inoltre previsti degli spazi per gli operatori della ristorazione locale che si impegnano a partecipare devono utilizzare prodotti provenienti dal territorio regionale, preparati secondo la tradizione e le consuetudini del territorio o presentare piatti a confronto, sempre nell’ambito territoriale siciliano.