Comunque sopravviviamo (Giuseppe Neri)

ritratto di Giusi Farinella

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(Staff - in attesa di completare la registrazione del sig. Neri, riteniamo di poter fare una deroga al regolamento, pubblicandone questo intervento pervenutoci tramite il sig. G. Farinella)

"Il 2010 turistico è già archiviato, le mancate presenze turistiche, non possono non suonare come campanello d’allarme per la nostra comunità, né tanto meno il calo maggiore di altre zone ci può fare adagiare nel vecchio detto…….”mal comune mezzo gaudio”.
Bisogna prendere atto che il calo di circa il 6% delle presenze che si registrerà a fine anno è dovuto essenzialmente alla crisi economica, ad una promozione inesistente della Sicilia da parte dell'assessorato regionale al turismo e ad una non rinnovata offerta della destinazione "Cefalù".
Comunque sopravviviamo
Bisogna prendere atto che il turismo a Cefalù attraversa un periodo di stasi, ma anche il turista sta subendo una trasformazione notevole: esige attrattive culturali, vuole un ambiente rilassante e quieto, il contatto con una natura non inquinata ……….esige una Città organizzata e non improvvisata.
E’ a questo mancato rinnovarsi dell’offerta Cefalù, alle notevoli deficienze di programmazione, pianificazione ecc. , più che ad ogni congiuntura o crisi che si deve imputare la flessione del nostro incoming tradizionale.
Ma cambiare passo si può.
Non è semplice intervenire all’inizio di un nuovo anno turistico senza cadere nella trappola della banalità, promettendo cioè di impegnarsi ancora di più che nel passato per fare sempre meglio.
E’ scontato che una azienda – a qualsiasi settore appartenga - abbia l’obiettivo di fare meglio dell’anno precedente.
E’ scritto nel “Manuale di impresa”, pagina 1, capitolo 1, riga 1.
Nel mondo – nel mondo in generale - il turismo e Cefalù non fanno certo eccezione, oggigiorno è difficile inventarsi qualcosa di nuovo e di originale: non esiste un territorio del business ancora inesplorato, non c’è strada del marketing strategico che non sia già stata battuta da altri.
Hai voglia a trovare uno spunto per dare un taglio al passato e cominciare l’anno con una linfa tutta nuova.

Hai voglia;………… “ma se po’ fa !”

Uscire dagli schemi, rinnovarsi, confrontarsi con gli altri settori e con i mercati stranieri, mettere in discussione le proprie abitudini e perfino le proprie convinzioni, tentare soluzioni creative o almeno non scartarle a priori.
E' questa la strada, non proprio inesplorata a onor del vero, ma battuta soltanto da pochi coraggiosi, per superare se stessi e quindi i concorrenti.
L’originalità, la creatività, l’innovazione sono un valore aggiunto non sempre percepito come tale ma capace, se gliene si dà l’occasione, di ottenere risultati superiori a qualsiasi altro strumento.
Individuare approcci originali, uscire dal déjà-vu, caratterizzare in modo diverso l’immagine di Cefalù può essere la chiave di svolta per ottenere “un prodotto” memorabile e di successo.
Quello che occorre per un futuro turistico è una visione complessiva più ricca, meno settaria, più produttiva.
E’ “la visione”, “l’idea di Cefalù” che bisogna cambiare, ………….perché viva e non sopravviva.
Giuseppe Neri

ritratto di Giusi Farinella

"Mala tempora currunt"

C'è molto da fare e da lavorare e non mi sottraggo ai miei doveri, infatti ieri ho concluso un contratto con un importante T.O. Russo (in un tavolo di piazza Duomo tra uno scampo e un sorso di buon vino) e domenica parto per il WTM di Londra (bistecca di Angus e un bicchiere di Forty Hall Organic Vineyard) .
C'è molto da lavorare ... le diminuzioni registrate delle presenze sono la chiara dimostrazione della crisi generale, aggravata dall'appannamento d'immagine della nostra città.
Un’immagine turistica disastrosa .... servizi scadenti o inesistenti.
Un territorio che con Simona Vicari era riuscita a rilanciare la sua immagine a livello turistico, ma che dopo una buona ripresa negli anni scorsi sta precipitando nel baratro.
Gli alberghi non riescono più a fare il tutto esaurito nemmeno ad agosto, i bed and breakfast non fanno più affari come un tempo, gli appartamenti rimangono vuoti.
Il grido d’allarme degli albergatori, oggi esternato da Giuseppe Neri, è reale.
Anche i nostri commercianti sono preoccupati.
Si, perché non dobbiamo dimenticare che il turismo ha ripercussioni positive e benefiche anche negli altri settori e se consideriamo che esso è indubbiamente il settore trainante dell’intera economia della nostra città, sia in termini di contribuzione al PIL che in termini di creazione di posti di lavoro, …………."malatempora currunt" per l'economia di Cefalù.
Una crisi da fare tremare l’intera economia del nostro territorio che sta subendo colpi pesanti a livello di presenze e quindi di ricchezza per tutte le attività,
………siamo sempre più poveri.
Mi si rizzano i capelli a pensare che nessuno di questi nostri odierni politici comprende che bisogna formulare un piano di politica turistica, indicare obiettivi credibili e strumenti di organizzazione e di gestione del territorio e dei servizi efficienti, moderni e capaci di soddisfare l’ospite.
Per partire il settore, egregi Amministratori e signori Consiglieri comunali, ha bisogno di politiche di rilancio e per rilanciare il turismo è necessario che lo sviluppo del territorio passi obbligatoriamente attraverso un’ampia qualificazione dei servizi e il coinvolgimento delle imprese della filiera del turismo.
Cefalù può e deve individuare una linea guida unitaria su cui tutti devono convergere, ciascuno dando un contributo in relazione alle proprie possibilità.
E' questo lo strumento vincente per una politica di rilancio di Cefalù.
Io non mi arrendo .. non resto passivo .. tra un un buon bicchiere di vino e l'altro .. cerco sempre di fare il mio ..
per la nostra Cefalù.
Dai Cefalù ... possiamo farcela

ritratto di Angelo Sciortino

Cefalù non è l'America

Perché in America, se un politico o un imprenditore sbaglia, recita il "mea culpa", come ha fatto Obama dopo la sconfitta.
In Italia, e a Cefalù in particolare, non si fa così e si preferisce scaricare le colpe sugli altri, evitando un esame di coscienza, che forse ci aiuterebbe a correggere i nostri errori.
Questo esame di coscienza fra quanti bicchieri di vino?

ritratto di Giusi Farinella

copiare e incollare

Cercando per copiare e incollare ho trovato qualcosa di bello per Cefalù

Collegatevi con

http://viaggi.libero.it/il_viaggio/archivio/pg1.phtml?ssonc=296156342

Viva Cefalù

ritratto di Giusi Farinella

Tirare a campare.

Non posso non essere in armonia con i pensieri di Angelo: anche noi albergatori o operatori del turismo abbiamo le nostre colpe, non vi è dubbio e ne sono consapevole.
La stragrande maggioranza degli albergatori cefaludesi (che gestiscono piccole unità ricettive) "tira a campare" accontentandosi di quello che "passa il convento", cioè investe poco in promozione,evidente conseguenza del "nanismo" strutturale dei nostri alberghi.
La questione principe, amio parere, rimane quella di "fare sistema" e di creare un'"offerta integrata".
In questo manchiamo e per questo dobbiamo recitare il "Mea Culpa"
Nel nostro paese ci sono sporadiche iniziative di cooperazione, ma non producono effetti duraturi perchè non adeguatamente organizzate, armonizzate, promosse e messe a sistema (esempio il "Consorzio").
A mio parere anche il "Distretto Turistico" farà (purtroppo) la stessa fine.
Di chi la colpa di non riusciare a fare sistema ?
Ecco penso che le colpe ricadono al 50% sul mondo degli uomini politici ai quali abbiamo affidato le nostre sorti e della nostra economia e il rimanente 50% ricade sugli albergatori (poichè divisi) non riescono a fare "massa critica" non ottenendo alcun mutamento qualitativo.
E i nostri cari e onesti uomini politici approfittano delle nostre divisioni e se ne fregano delle nostre lamentele.
Una altra cosa (oltre ad essere responsabili "FIFTY-FIFTY" del non riuscire a fare sistema e quindi non riuscire a fare decollare turisticamente Cefalù) ci accomuna ai politici: stiamo tutti a litigare come vecchie e squallide "comari".
E allora che si fa ??
Tiriamo a campare

ritratto di Giusi Farinella

Ho dimenticato, caro Angelo,

Ho dimenticato, caro Angelo, ad invitarti a bere un buon bicchiere di vino.
Che ne pensi accetti la mia offerta ?
O il vino ti fa male vista la tua età (scherzo) ?
Ciao